Interludio.- Iniziazione

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-Domani è il grande giorno.- Niall fece un passo verso Matthew, che sedeva mostrandogli la schiena, le gambe penzoloni dal tetto della Casa. Al ragazzo irlandese le altezze piacevano: gli davano la sensazione di essere al sicuro, anche se sapeva che era ridicolo considerato che sarebbe bastato un passo falso a cadere rovinosamente a terra.

L'amico si strinse nelle spalle.- Non sono emozionato.

-Dovresti.- ribattè Niall sedendosi vicino a lui. Poteva vedere la città da quella posizione, i grattacieli e le strade trafficate. Lui era cresciuto in una Casa persa nel nulla: non c'erano altro che campi verdi, pascoli di pecore, alti crinali rocciosi che si gettavano nel mare grigio e sempre tumultuoso, freddo anche in estate.- Non è da tutti essere iniziati all'Ordine a Tredici anni.

Matthew fece una smorfia.- Cecily e Jamie dicono che sono pronto, che sarebbe inutile aspettare. Non fanno altro che fammi sembrare anche più patetico di quanto non sia già: il povero orfanello senza patria adesso riceve l'ennesimo privilegio solo perchè è senza genitori.

Niall alzò gli occhi al cielo; Matthew gli piaceva, era un ragazzino più grande e sveglio, simpatico, mai troppo serio ma a volte iniziava a fare degli strani discorsi sulla famiglia, sul sangue che lo legava all'Ordine, sulla libertà e sul destino che non capiva mai fino in fondo. Sembrava che a volte il suo cervello si scollegasse per delle ore, durante cui lui parlava senza rendersi conto delle cose strane che diceva.

-Hai scelto che Arma userai?- chiese per distrarre l'amico dalle solite nefaste farneticazioni. Quello era l'argomento di discussione preferito nella Casa in quelle settimane: che cosa avrebbe scelto lo straordinario Matthew? Durante l'allenamento aveva dimostrato una mira infallibile, perfetta per le armi da lancio, ma anche una forza inaudita, essenziale nell'uo delle armi pesanti; allo stesso tempo, la sua grazie con le spade incantava tutti e l'abilità con le lance era innegabile.

Non esisteva Arma che Matthew non padroneggiasse alla perfezione: il punto era, cosa voleva essere lui? Letale, aggraziato, violento? Sembrava che potesse essere tutto quello che voleva. Eppure nessuno riusciva a capire cosa avrebbe deciso di fare alla fine, neppure chi, come Jamie, lo aveva cresciuto.

-Sì.- mormorò lentamente Matthew, l'espressione triste.- Lo so da una vita, Niall. L'ho scelta senza neppure saperlo, l'ha scelta il mio cuore più che la mia testa.

Lui aggrottò le ciglia.- Credere che tu abbia un cuore resta difficile.

Rimase un po' in silenzio, contemplando le stelle.- Tu credi al destino? Ad una forza più potente di noi che ci manovra a suo piacimento?

-No.- rispose Niall.- Perchè dovrei? Io non sono stato mai destinato a fare nulla di che nella mia vita; sarei dovuto essere un contadino come tanti, figlio di contadini. Il Destino non sembra un granchè se lo vedi dal mio punto di vista.

Matthew sorrise.- Neppure se lo vedi dal mio.

Non dissero più nulla.



La cerimonia di Iniziazione avveniva nella Casa di appartenenza: raramente qualcuno era iniziato a Roma, per meriti particolari. Beth e Cecily avevano avuto quell'onore, al loro tempo, ma Matthew non era abbastanza speciale per Mahumut da perdere tempo in una cerimonia ufficiale nella Sala Bianca; al ragazzino non importava nulla, a dire la verità. Lui non aveva voglia di diventare un Armato, non davvero. Era nato per quello, lo sapeva, ma dentro di lui sognava un destino diverso, fatto da qualcosa che non fosse sangue.

Da piccolo non vedeva l'ora di essere a tutti gli effetti un Armato come Jamie, letale e straordinario, ma crescendo aveva iniziato a non essere più così smanioso; la loro vita era dura e pericolosa, fatta di Guerra. Naturalmente, non aveva scelta: poteva solo accettare il suo Medaglione e il Vincolo o uscire dall'Ordine. Sarebbe stato un dolore terribile, dimenticarli: non poteva cancellare il suo passato, Lilo o Nadine, Jamie o Beth, Marie o Antony. Lui li voleva ricordare e solo restando quello che era destinato ad essere poteva farlo.

La porta dello Studio si aprì; la Cerimonia sarebbe stata eseguita in quella stanza, per l'occasione addobbata con nastri oro e azzurri che ingentilivano le librerie e gli schedari che Marie aveva sempre curato e che ora erano sotto al controllo di Cecily. Gli Armati della Casa e anche i Discepoli erano radunati, in attesa; Beth per mano a Jamie, in braccio il piccolo Lilo che dormiva, Alex ed Alexia spalla a spalla, Niall incuriosito accanto a loro e poi una selva di visi per lui inutili e sconosciuti, quelli dei suoi compagni di avventura, degli altri Discepoli. Ma lui non era come loro: lui era speciale.

-Matthew.- disse la voce solenne di Cecily, in piedi davanti alla scrivania, agghindata con un abito dorato, i capelli legati in diverse trecce che scendevano sulle spalle nude.- Tu desideri con tutto il tuo cuore essere un Armato?

-Lo desidero.- mentì lui combattuto, ma consapevole che quella era la sua strada.

-Desideri proteggere il Mondo e gli Umani dai Demoni?

-Lo desidero.- rispose deciso, facendo un passo avanti.

-Questo.- Cecily fece dondolare un Medaglione per la catena e lui ebbe una fitta di orgoglio al pensiero che lo avrebbe portato al collo.- Significa che sarai fedele all'Ordine, alle sue leggi, alle sue battaglie. Che combatterai per e con noi: lo farai, Matthew?

-Lo farò.- la Tutrice gli fece scivolare al collo la collana, che sembrò prendere fuoco al contatto con la sua pelle.- Lo giuro, Cecily, sulla tomba di Lilo e Nadine e su quelle dei miei genitori.

Le labbra di Alex ebbero un tremito: ogni Armato giurava su quello che aveva di più caro. Beth aveva giurato su Jamie, Cecily su Alexia: era qualcosa di importante per tutti loro, Matthew lo sapeva. Cecily sorrise, mostrandogli un Vincolo che scintillava e posandolo sul palmo teso del ragazzo.- Questo è tuo.- gli bla fronte.- Ora, Armato, dimmi quale sarà la tua arma.

Lui alzò gli occhi senza cambiare espressione.- La Katana distrutta dal fuoco sarà forgiata di nuovo.- disse semplicemente.-Questa è la mia scelta.

Stavolta, fu Cecily a trattenere le lacrime, mentre annuiva.

-Benvenuto nell'Ordine.- esclamò Jamie improvvisamente, rompendo il silenzio. Lo guardava con occhi triti, vecchi, lontani.- Piccolo Matthew.


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora