Capitolo 30.-Scontro tra fuochi

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Cecily si voltò di scatto quando Beth urlò e la vide a terra, il viso cinereo, mentre un' ondata di demoni le si avvicinava, attirata dalla fragilità momentanea della donna...qualcosa la colpì con violenza alla tempie e precipitò a terra, atterrando sulle rocce aguzze dello scoglio, le ali che si piegavano dolorosamente sotto il suo peso.

Rotolò di lato, accecata dal dolore e alzò la testa, con la terribile sensazione di essere arrivata alla fine anche prima di quanto avrebbe mai immaginato. Sopra di lei incombeva un Khose, che agitava le lunghe dita artigliate in una sorta di saluto ironico, pronto a decapitarla o ferirla mortalmente. Tese la mano verso il viso della Fata, che si coprì con l'avambraccio, gli occhi chiusi, tremando, aspettando l'oblio, paralizzata. Fu investita da un getto di un liquido colloso e sentì un suono molliccio, qualcosa di pesante che cadeva a terra; aprì gli occhi ansante e vide Alexia, ferma davanti a lei, il viso furioso, una spada sollevata nelle mani affusolate, la spada dorata di Cecily.

-Giù le mani da lei!- gridò con rabbia, dando un calcio alla testa del Demone e scavalcando il cadavere mutilato; si inginocchiò, preoccupata, gli occhi che brillavano come monete preziose.- Cecy, stai bene?

Lei non rispose, ma la afferrò per la treccia e la tirò più vicina, baciandola, coprendo le sue labbra sporche di sangue con le sue. L'Armata rispose al bacio con entusiasmo, lasciando cadere l'arco e la spada e accarezzò la guancia della Fata, sorridendo, felice nell'orrore...

Beth urlò di nuovo. Cecily si voltò scattando in piedi, ma Matthias aveva già interposto la sua figura snella tra la Guardiana e un demone che stava cercando di attaccarla e combatteva con rabbia, lanciando manciate di fuoco azzurro contro i Pferd, che si dimenavano, arsi vivi.

-Beth!- urlò Cecily scivolando sul sangue, inginocchiandosi accanto all' amica.-Sei ferita?







-Il bambino!- gemette la donna, e urlò di nuovo, tenendosi la pancia. -Non so cosa sta succedendo, ma...

Alex fece un urlo selvaggio.- Non toccate la mia famiglia!- decapitò con un gesto secco una figura nebulosa, atterrando davanti alla sorella. Strinse la mano di Matthias.- State bene?

-No.- Cecily posò le mani sulla pancia di Beth, che gemette, il sangue scuro che fluiva abbondante.- Sta avendo qualche problema qui. Ti avevo detto di riposare!

-Dannazione, quanti sono?- Alexia allontanò un demone, ansante, con un calcio.- Sono troppi, perché Jamie non....

Non finì la frase. Improvvisamente, i Pferd si immobilizzarono e iniziarono a gemere, tenendosi la testa, stringendosi con le braccia mostruose: era un suono raccapricciante, di dolore, sconfitta, perdita; Beth urlò di nuovo, unendo il suo dolore a quello dei Demoni di cui un tempo era stata schiava.

-Cosa sta...- chiese una voce agitata e Cecily scorse una sagoma sporca correre verso di loro, ma Matthias lanciò un grido.- Calendula! No!








-Piccolo Armato innamorato.- cinguettò Kevin guardando Matthew, i denti scoperti; la ferita che il ragazzo gli aveva inferto ore prima era diventata uno squarcio grondante sangue attraverso cui vedeva perfino i tendini muoversi mentre parlava.- Sei arrabbiato perché ho rapito Calendula? Perché le ho fatto tanto male?

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora