Capitolo 23.- Solo te

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Ben presto tutti gli Armati risvegliati dall'arrivo notturno di Calendula, Niall e Matthew tornarono alle loro attività: Jamie e Beth nella loro stanza, dove Lilo aveva continuato a sonnecchiare per tutto il tempo, Cecily ed Alexia nello Studio per avvisare tutti che i tre giovani erano arrivati sani e salvi.

Il silenzio calò di nuovo sulla Casa.

Calendula si chiuse alle spalle la porta del suo piccolo bagno: aveva fatto una lunga doccia, cancellando ogni traccia dei giorni passati dalla sua pelle arrossata, screpolata, ancora segnata da piccoli lividi nascosti e cicatrici sottili che un tempo non c'erano; nonostante tutte le parole di Matthew, i suoi baci e le sue rassicurazioni, la sua schiena continuava a sembrarle orribile.

Alzò gli occhi per guardare la stanza che era stata sua nelle settimane precedenti: il letto a baldacchino con le tende tirate, la poltrona davanti alla finestra, l'armadio pieno di abiti non suoi. Niente che le fosse davvero familiare.

Nulla le apparteneva in quella vita che stava tentando di costruire partendo da ceneri e macerie di bugie. Era un pensiero sconfortante; si avvicinò alla finestra, guardando la città che stava lentamente spegnendo le luci in favore delle tenebre.

Chissà quanti esseri nel buio la volevano morta?

Chinò la testa, tirando la tende; non sarebbe riuscita a dormire da sola, in quell'enorme e comodo letto, con i ricordi di quello che era successo in Russia ancora freschi dentro di lei, con il terrore di essere catturata e torturata di nuovo. Tentò comunque di stendersi, ma non riusciva a chiudere occhio: appena abbassava le palpebre,nonostante fosse sfinita, l'immagine di Sybil che si pugnalava, di Lilo che piangeva, di Ksenija che la picchiava e poi che si teneva la testa sanguinante, di Volodja che la frustava, il moncherino di Michail, la morte atroce di Luska le vorticavano in testa e la facevano ridestare, ansante, mentre le ombre nella camera diventavano sempre più vivide, si muovevano, spaventandola a morte.

Alla fine, si arrese: doveva trovare Matthew, la sua assenza le impediva di riposare.

Era strano: non era mai stata spaventata dal buio o dalla notte, non aveva mai avuto problemi a dormire, neppure quando era molto piccola; era come se tutto quello che le era stata fatto l'avesse resa nemica delle tenebre, desiderosa di trovare un luogo dove scappare, ma allo stesso tempo incapace di trovare la pace nei sogni come in passato.

Solo lui le dava la pace che cercava, la sensazione di essere nel posto giusto. Perchè non era andato da lei? Eppure poco prima...




Indossò a caso dei vestiti, legando i capelli bagnati in un nodo e uscì nel corridoio. Poteva sentire il suo stesso respiro spezzato, spaventato, mentre avanzava con cautela nelle tenebre, le orecchie tese, la mente in subbuglio; non riusciva a smettere di pensare a Beatrice, Justin, Kevin, Ksenija, Volodija, a tutto quello che sarebbe potuto andare storto nel piano sconosciuto di Beth...

Si bloccò, guardandosi attorno: si era persa. Non aveva idea di dove si trovasse, non sapeva come ci fosse arrivata; si affacciò ad una delle finestre e scoprì che si trovava in alto, sola, senza avere idea di come tornare verso il basso, dal momento che aveva camminato senza una meta e senza pensare davvero.

-Calendula.- la voce dolce al suo orecchio la fece sussultare e si voltò di scatto; illuminati appena dalla flebile luce che filtrava dai vetri, scorse gli occhi azzurri di Matthew, fissi su di lei, che la squadravano da oltre alcune ciocche bionde.- Pulcina, cosa fai qui?

Lei abbassò la testa, imbarazzata, guardandosi i piedi scalzi.- Cercavo...-si zittì, arrossendo.

Lui le alzò il mento.- Cosa? La biblioteca? Volevi leggere?

-Te.- ammise lei, stringendosi tra le braccia ed arrossendo.- Volevo venire da te perchè non riesco a dormire e tu non ti presentavi.

Lui si addolcì, sorridendo.- Che coincidenza...-le sfiorò la fronte con le labbra fredde e Calendula sentì profumo di aria sulla sua pelle, il particolarissimo profumo che aveva qualcuno dopo aver passato del tempo a zonzo nella notte.- Io volevo venire da te.

-Davvero? E da dove arrivi?-alzò un sopracciglio.- Hai già trovato una Discepola che ti...ti aiuti a sfogarti?

Lui non rise, aggrottando le ciglia. La prese per la vita, sollevandola e posandola a sedere su uno dei davanzali, le mani abbandonate sulle sue cosce lasciate nude dai pantaloncini del pigiama.- Ero sul tetto, volevo pensare e sapevo che lassù non c'era nessuno, come sempre; poi mi sono reso conto che non sarei riuscito a dormire senza di te e così... Come pensi che potrei stare con un'altra, Calendula? Io amo te.-si intristì, gli occhi che scivolavano sul suo viso, incantati.- Non farei altro che pensare a te, lo faccio da mesi ormai; non importa con chi sto, la mia testa torna sempre a te, mi fa vedere solo te. Con Ksenija, Sybil, con chiunque...non riuscivo a fare altro che rivedere il tuo corpo nudo e bellissimo, risentivo i tuoi gemiti. Non posso neppure considerare di tradirti, sei tutto per me. Tutto, pulcina.

Il suo cuore perse un battito.- Scherzavo, Matth...-prima che potesse finire, il ragazzo la stava baciando con forza, la lingua che le accarezzava i denti, le labbra, le mani che le sfioravano la schiena; l'accarezzò lentamente, facendola inarcare contro di lui e la sollevò tra le braccia, tenendole le dita intrecciate sotto le cosce.-Andiamo a letto.-disse contro il suo collo, mentre lei allacciava le gambe attorno ai suoi fianchi.- Voglio dormire con te per il resto della mia vita.





ANGOLO DELL'AUTORE.

La dolcezza di Matthew e Calendula alle volte.  Tra poco il piano di Beth e Natasha verrà del tutto rivelato...la Guardiana avrà accettato davvero di mettersi in pericolo per salvare il Mondo, di nuovo?


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora