Capitolo 3.- Dolce terra d'Irlanda

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Di solito non c'erano feste quando arrivava un nuovo Discepolo o un altro nuovo membro di quella Casa; Matthew aveva guardato, durante quei dodici anni, decine di persone arrivare, andare e non tornare. Nessuna di loro aveva avuto festeggiamenti particolari, ma Cecily aveva detto che si trattava di un caso speciale, che era qualcuno di importante e che non era una Discepola, bensì una vera Armata, cacciata dalla sua Casa per motivi che non aveva precisato. Era quasi mezzanotte quando Matthew scese dalla scale verso l'Atrio, seguito da Calendula.

-Strano orario per arrivare.- disse Beth sottovoce quando Matthew le si mise al fianco, rivolta a Jamie, che reggeva Lilo. Sembrava assonnato e la testa ricadeva contro la spalla del padre a tratti.- Tutta questa confusione non lo aiuta a dormire.

Calendula si fermò accanto a Niall, che le strinse la mano in un gesto di conforto; Matthew si irritò impercettibilmente e si voltò verso Jamie.-Qualcosa non va?- chiese in un sussurro.

Alexia ed Alex stavano dando indicazioni ai Discepoli di stare fermi, in ordine. Vide Sybil con la coda dell'occhio, i capelli lucenti, che lo guardava truce. Non le parlava dal giorno prima e sapeva che era sbagliato, ma gli importava più di Calendula che non di lei. Chiuse gli occhi; come poteva aver fatto breccia nel suo cuore così in fretta? Destino? Amore? Il richiamo dell'anima?

-Nulla.- rispose Jamie raddrizzandosi e cullando Lilo.- Solo che Cecily non è chiara. Dice che questo Armato è speciale, ma non spiega il perché. Io non capisco. Matthias e Beatrice l'hanno accompagnata al porto per accoglierlo.

-Arriva con mezzi Umani?- chiese Calendula sorpresa.- Non credevo che voi viaggiaste come noi.

-Non ha una Casa, non più.- spiegò Beth, sorridendole.- Alcuni Armati sono vagabondi: magari sono stati cacciati, oppure erano Umani e sono stati scoperti... Mahumut sta addolcendo le regole, ma alcuni Tutori sono...attaccati alle tradizioni. Se non hai una Casa, un punto di partenza, non hai a disposizione nessun Legame.

La ragazza annuì, ma sembrava piuttosto confusa e Matthew era certo che non avesse capito a cosa si stava riferendo la donna; approfittò del momento e intrecciò le dita alle sue, facendola imporporare e attirandola più vicina per sentire il suo profumo. La porta si aprì ed entrò Cecily, i capelli rossi trattenuti da un nodo. Si fermò, accostando il portone e alzò lo sguardo sui presenti. Scese istantaneo un profondo silenzio, rotto solo dal loro respiro.

-Questa sera stiamo per accogliere una persona molto speciale. - disse alla fine. Un mormorio si levò dai presenti, ma Jamie alzò un sopracciglio, la mano che volava alla spada.- Una persona che ha avuto una vita difficile. Pochi di voi ricorderanno l'Ordine come lo era prima della Guerra; ancora meno sapranno chi fosse Elias, il Capo che con la sua cecità aiutò lo scoppio del conflitto e fu destituito. Sono certa che nessuno fra voi sa che egli aveva un figlio.

Matthew sgranò gli occhi, mentre Niall gli scoccava uno sguardo perplesso.- Sai di chi parla?

-Solo in parte, ero piccolo quando l'ho visto l'ultima volta.- Matthew ricordava vagamente un uomo fragile, curvo, instabile, che aveva quasi portato il mondo alla rovina. Sapeva che era stato imprigionato a Roma per i suoi errori e che era morto dopo pochi anni, malato e consumato dalla sua rabbia.- Non sapevo del figlio.- e a giudicare dagli sguardi di Beth e Jamie, neppure loro.

Cecily alzò le mani per chiedere il silenzio.- Suo figlio odiava suo padre. Ha vissuto per anni lontano da Berlino, da Roma, da ogni luogo dove Elias mettesse piede. Ha sempre mentito circa le sue origini, diventando Tutore di una delle Case meno famose, posta in un luogo dove il mare e il cielo non hanno distinzione. Ha fatto grandi cose: ha accolto Umani smarriti, ha permesso agli Armati di restare nel mondo Umano, ha creato un ponte, un ponte fra due mondi che erano distinti.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora