Capitolo 23.- Questione di sangue

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-Guerra? Lui non ne ha mai parlato.- si strinse nelle spalle. I suoi occhi saettavano a destra e sinistra, disperati.

Pareva che non volesse dire quelle cose, non davvero, ma la magia era troppo forte per lui. Matthew ebbe un moto di compassione per quell'uomo.- Ha detto che aveva bisogno di un posto dove stare, che lo avevano cacciato dalla Casa...e io pensavo solo a quanto fosse noioso che un figlio abbandonato dovesse tornare a rompere. Ero vecchio, insomma e anche lui era grande, diciotto anni o giù di lì. Ma cosa si fa se tuo figlio ha delle lame? Ovviamente l'ho fatto restare.

Matthew si tese. Lame. Rivide delle lame tonde nella penombra di una stanza, che minacciavano una ragazza spaventata e sentì il dolore dei vetri nella pelle...Cecily era pallida.- Justin. Tuo figlio si chiama Justin. - sussurrò.- Si chiamava così.

Natasha era immobile, gli occhi fermi, ma cupi.- Il Traditore.- mormorò.

-Sì, sì. Justin: non so perchè l'abbia tenuto, credevo che Antje avesse abortito, sarebbe stato logico farlo; invece lo ha allevato e me lo sono trovato sul groppone. Ha detto delle cose riguardo al fatto che mi odiava, che sapeva di me perchè sua madre gliene aveva parlato... ma che non mi aveva mai cercato perché disprezzava gli Umani. Aveva bisogno di un posto dove stare mentre recuperava...una ragazza, forse? Non ci avevo capito molto, era agitato e parlava di cose che non capivo. Cercava un modo per tutelarsi da non so cosa.- Beth. Matthew sapeva che per un lungo periodo Justin era rimasto lì, in città, nell'ombra, braccato da Jamie, per rapire Beth e portarla ad Epoh. Ma ovviamente Claudio non poteva saperlo.- Poi ha portato quei libri strani, quelle cose in altre lingue, devono essere ancora a casa mia se quella ragazzina non le ha rotte.

-Calendula.- Matthew aggrottò le ciglia, avvicinandosi pericolosamente all'uomo.- Cosa c'entra lei? Se non è tua nipote, perchè l'hai portata qui? Chi la vuole?

Claudio si tappò la bocca con le mani, per soffocare un fiume di parole, ma Natasha fece un gesto deciso e i suoi polsi finirono bloccati a mezzaria. La sua voce risuonò forte, una valanga di informazioni che lui non voleva condividere.







-Calendula è mia figlia.- disse con rabbia alla fine. -Quando ho lasciato il vostro Mondo, sono stato in Italia per anni interi e ho conosciuto questa ragazza dolcissima...e abbiamo avuto una figlia; o meglio, lei era incinta quando me ne sono andato per trasferirmi qui. Non era per la gravidanza, ma perchè non mi piaceva il posto, non mi piaceva più molto neppure lei. Mi ha mandato una sua foto quando è nata: era bellissima, certo, ma non sarei mai tornato per una figlia indesiderata, avevo una vita. Almeno, credevo di averla; poi è comparso Justin: non sapeva nulla di lei, ma ha visto quella foto, si è incuriosito, ha fatto domande, ha scoperto che era sua sorella. Mi ha detto di farla venire qui: non potevo, glielo ho spiegato. Calendula l'ho lasciata indietro, quella donna si è risposata e poi è morta, me lo ha detto suo marito. Mi ha anche detto che l'avrebbe allevata lui, come una figlia. Lui insisteva:  Calendula era quello che gli serviva per tutelarsi, era l'ultima tessera del mosaico. Poi è sparito. Mi ha mollato quelle carte non ne ho più saputo nulla per dodici lunghi anni: credevo fosse morto. Lo speravo, a dire la verità, mi faceva paura.

Matthew deglutì, il mondo che girava vorticosamente. Calendula era la sorellastra di Justin, la sorella di un traditore, del Traditore per eccellenza. Calendula, la dolce, innocente Calendula.

Tutti le avevano mentito, la sua vita era una bugia; gli si strinse il cuore al pensiero dei suoi occhi mentre parlava della sua famiglia, quella famiglia che in realtà non era altro che una finzione. Ebbe il voltastomaco: eccola, la vera famiglia di quella ragazza così bella e intelligente, un vecchio e un traditore. Si sentì male per il modo in cui l'aveva trattata, solo perchè era spaventato da quei sentimenti che lo stavano facendo diventare diverso, crollare...

-Cosa è successo dopo?- Natasha parlò seccamente, ma la paura nei suoi occhi fece irrigidire Matthew. L'uomo, in lacrime, si morse a sangue un labbro, ma fallì di nuovo: non poteva fare altro che rispondere .

-Un anno fa, è arrivata una donna in casa mia. Mi ha detto di chiedere alla famiglia di mia moglie di permettermi di vedere mia figlia. Non volevo, ma lei è stata convincente. Mi ha minacciato con delle lame, le stesse che usava mio figlio ed ho ceduto. Un mese dopo, Calendula era qui; poco prima del suo arrivo quella donna mi ha dato da bere una strana roba che mi ha ridotto così, mi ha mandato in ospedale. E mi è venuta a trovare spesso, dicendo che Calendula le serviva viva, che mi avrebbe guarito quando lei fosse stata nelle sue mani. A me di Calendula non importa nulla, voglio solo che quella donna mi faccia guarire. Lei può, ma non lo farà prima di aver finito il Rituale...lo chiamava così. Qualche settimana fa ha mandato un ragazzo a portarmi quel libro sulle favole. Ha detto che sarebbe stato l'ultimo passo. Calendula doveva leggere la sesta storia e poi...sarei stato guarito. Però lei non l'ha letta, non so perché se ne è andata. E non è più tornata.- arricciò il naso.- Lei se lo è ripreso, un paio i giorni fa. Ha detto che ci penserà lei, che posso anche restare per sempre invalido per quanto la riguarda, che me lo merito per quello che ho fatto ad Antje.

-Perchè le serviva Calendula?- chiese Natasha con rabbia.- Cosa vuole da lei?

-Il suo sangue.- mormorò Claudio.- Quella donna spaventosa vuole il suo sangue per un Rituale.- diede in una risatina nervosa.- Spero che serva per guarire le cicatrici: la sua faccia sembra un albero nodoso.





ANGOLO DELL'AUTORE.

Boom. :3 E il peggio deve ancora venire.


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora