Capitolo 29.- Nato per proteggerla

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Sybil e molti degli altri ragazzi inseriti nel corso avanzato si erano radunati nell'Atrio, chiacchierando eccitati; potevano uscire dalla Casa solo se un membro effettivo li accompagnava ed era evidente che adoravano andare in giro a divertirsi.

Beth li guardava distante, persa nei suoi pensieri mentre Jamie teneva in braccio un agitatissimo Lilo, che sembrava voler seguire  i Discepoli in quella gita; Matthew scese le scale seguito da Calendula, che aveva indossato un vestito azzurro che in passato era appartenuto a Marie.

Le stava bene e non solo perché esaltava la sua pelle candida: era qualcosa di più...profondo.  Matthew si doveva obbligare per non sfiorare la spalla nuda e invitante della ragazza, ben conscio del fatto che lei si sarebbe voltata e se ne sarebbe andata irritata, soprattutto dopo il loro scambio di battute riguardo alla biancheria; in realtà, lui non riusciva a smettere di pensare a lei che indossava effettivamente qualcosa di così provocante ed era un pensiero che lo faceva fremere. Niall era appoggiato alla balaustra in fondo alle scale, con degli occhiali calati sugli occhi. Si mordicchiava nervosamente un'unghia ed era distratto, più del solito.

-Che succede?-chiese Matthew avvicinandosi, per smetterla di guardare la vena che pulsava sul collo di Calendula ed allontanare l'immagine di lei che sorrideva stesa nel suo letto.- Sembri perso.

Lui scrollò le spalle.- Alex parlava di un nuovo arrivo. Odio i nuovi Discepoli, mi mettono sempre pressione: non so mai se mi posso fidare oppure no.

Matthew alzò gli occhi al cielo.- Ancora? Ma quanti altri ne dobbiamo ospitare ed addestrare? Mi sembra di vivere in una scuola!

-Cecily ha detto che l'ha incontrato in Italia.- commentò .- E che è stato cacciato dalla Casa di origine perché..in realtà non me lo ha voluto dire. Cioè, si è accorta che stavo origliando e mi ha sbattuto fuori.- si massaggiò la schiena.- Con violenza.

Matthew gli diede una pacca sulla spalla, sentendosi quasi in colpa per aver pensato che avesse baciato Calendula, poi lanciò un'occhiata alla Tutrice, che stava parlando con Beatrice e Matthias.- Qualcuno di loro verrà con noi?

-No.- a parlare era stata Alexia, in tono affettuoso. Si alzò sulle punte per scompigliare i capelli di Matthew come quando era un bambino, sorridente.- Abbiamo da fare. Persone da incontrare, torte di cui discutere, demoni da classificare, armi da sistemare...- sbuffò.- Non ho più l'età per una gita al lago.

-Vi fidate di noi per badare a tutti quei ragazzini?- chiese Niall a disagio.- Sono...sono tanti.

Agitò una mano.- Se non vi sentite adatti, Beatrice vi può accompagnare.- alzò un sopracciglio.- Lei e Matthias dovevano pulire la palestra, ma se voi la volete al seguito...

Matthew alzò la mano.- Va ben così Lexia.- sorrise, rassicurante. Non aveva nessuna voglia di stare con Beatrice o Matthias; erano sempre troppo misteriosi e non gli permettevano di avere il controllo come avrebbe voluto. Non aveva neppure voglia di andare al lago, ma dopotutto era il modo migliore per passare un po' di tempo in pace, lontano della Casa e dallo stress costante.- In pieno giorno non ci sono pericoli e loro sono capaci di tenere a bada i Demoni minori.

Jamie gli mise una mano sulla spalla, chinandosi in avanti.- Matthew, ti posso dire due parole?





Con il terribile presentimento che le due parole riguardassero Sybil e quello che era accaduto quella mattina, il ragazzo seguì a capo chino Jamie fino ad un angolo isolato dell'Atrio, lontano dal chiacchiericcio crescente. Di solito, lui non lo rimproverava per le sue storie passeggere, ma si sarebbe potuto arrabbiare all'idea che avesse usato Sybil in modo così palese.

Dopotutto, era pur sempre una Discepola molto giovane e lui un Armato a tutti gli effetti: non era contro le regole, ma si trattava di qualcosa di torbido. L'uomo lo guardò a lungo, gli occhi bianchi persi in quelli azzurri.- Sai che devi stare molto attento là fuori?

Lui si irrigidì.- Sono...Jamie sono tutti Armati, quasi ufficialmente. Non sono sprovveduti, sanno affrontare...

-Non parlavo di loro.- gli occhi dell'Armato saettarono verso Calendula, che stava chiacchierando con Beth, gli occhi fissi nei suoi. Alexia le aveva passato un braccio attorno alle spalle in un gesto protettivo. Era quello che tutti lì sembravano voler fare, proteggerla, ma Matthew sapeva che lui era nato per farlo, per farla stare bene e non si spiegava il perchè; lo sentiva dentro di sè.- Parlavo di lei. Hai visto il modo in cui sa mettersi nei guai per salvare ed aiutare gli altri?

-Non lascerei mai che la accadesse qualcosa!- sbottò irritato.- Non la perderò di vista...non la lascerei neppure allontanare da me, se servisse a proteggerla. Se io non andassi con loro, non le avrei permesso di seguirli.- la fissò, perso nella contemplazione della sua bellezza così serena e semplice. Jamie si appoggiò al muro, le braccia incrociate. Sorrise ironico.- Il tuo Vincolo le sta bene.

-Certo che le sta bene.- commentò apatico.- La sua pelle è così bella che starebbe bene in ogni modo.- ebbe un brivido al pensiero di qualcuno come Kevin che aggrediva quella pelle diafana, tagliandola, ferendola...non lo avrebbe permesso, decise Matthew, l'avrebbe difesa da tutto.

-Anche a me sembrava che il mio Vincolo fosse perfetto per Beth.- Jamie distolse gli occhi dalla ragazza, con aria strana.- Ma questo significa che la dovrai proteggere Matthew. Che non è un gioco.

- Non la considero un gioco!- ribatté arrabbiato.- La proteggo sempre, voglio che stia bene, lo voglio davvero.

Jamie gli scompigliò i capelli, raddrizzandosi.- Sì. Anche se mi sfugge il motivo.- sorrise sornione.- Ma ognuno ha i suoi segreti, dico bene?



ANGOLO DELL'AUTORE.

Buonsalve, scusate il ritardo ma ho avuto molto da studiare (seriamente mi sento male all'idea che mi aspettano altri MESI del genere). 

Non trovate che Matthew sia un amore quando vuole proteggere Calendula? :3 


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora