Capitolo 2.- Liberi?

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Matthew la posò delicatamente sul letto dell'Infermeria e tirò delle cortine candide in modo che fossero soli, senza lo sguardo di fuoco di Kahius addosso. Gli piaceva il satiro, più di qualunque Guaritore avessero avuto nella Casa da anni, e di certo non c'era il rischio che scappasse come Calliope per colpa sua, ma gli sembrava giusto che Calendula avesse un attimo di pace e quegli zoccoli non dovevano essere una buona compagnia.

-Stai bene?- chiese la ragazza fissandolo preoccupata, le labbra che tremavano. Lui annuì, ma era rigido e quando si voltò per sedersi accanto a lei, sembrava arrabbiato. Le prese il polso e le fece stendere delicatamente il braccio, controllando la ferita: non era infetta, ma Calendula sussultò quando posò delicatamente lo traccio bagnato sulla pelle rossa es esposta.- Ahi!

-Scusami.- mormorò bloccandosi e alzando gli occhi per incontrare i suoi, colmi di dubbi e domande.-Ti fa male? L'acqua ha rallentato il processo di guarigione...

-Cosa è successo Matthew?-chiese lei piano.- Perchè sono viva?

Lui socchiuse gli occhi, ricordando la paura che aveva provato quando l'aveva vista saltare vero il vuoto, il suo tuffo subito dopo, le grida di Jamie e della sua famiglia mentre la afferrava e bloccava quella caduta, dandosi una spinta contro la scogliera scivolosa per atterrare più lontano, lontano dalle rocce, in quel mare oscuro e freddo. Lei era gelida quando l'aveva portata verso la riva, tremava, sembrava che quello shock fosse stato troppo per il suo piccolo corpo Umano, ma invece...-Perchè non volevo che tu morissi. Non potevo lasciarti andare così, senza lottare.

Lei sbattè le ciglia.-Volevo solo...

-Non voglio ascoltare, Calendula.- sibilò lui, passandosi le dita sul viso.- Non voglio. Hai fatto....hai fatto qualcosa di orribile.

Lei sussultò, fissandolo con le labbra socchiuse.- Non è vero! Volevo aiutarvi! E se vuoi trattarmi come una bambina perchè ho preso una scelta che a te non è piaciuta, allora sono io a non voler ascoltare te!

-Bene.- Matthew alzò gli occhi al cielo.- Quindi cosa si fa?

-Non lo so.- si strinse fra le braccia e rimasero a lungo in totale silenzio, mentre la sua ferita iniziava a chiudersi lentamente.- Avresti dovuto lasciarmelo fare.






Strinse i pugni, fissando le nocche che sbiancavano, sentendo le unghie penetrare nei palmi.- E perchè? Così non avresti dovuto affrontare la verità?- la guardò con occhi duri.- Non puoi morire perchè hai paura, Calendula. Non è questo il modo in cui risolverai i tuoi problemi.

-Io non volevo morire per paura!- scattò la ragazza, inginocchiandosi sul letto, le guance in fiamme.- Io volevo aiutarvi, salvarvi da me! Cosa accadrà quando qualcun altro vorrà richiamare la Regina? Sono una chiave per distruggervi, Matthew. Non posso restare qui, in questo mondo!

L'Armato si alzò, furioso.- Io non ti lascerò andare, ragazzina. Io non ti permetterò di sacrificarti per l'Ordine, se è questo quello che vuoi.- abbassò la voce.- Non ne vale la pena: non perderò te per paura di quello che potrebbe accadere. Nessuno ti rapirà mai più, ti proteggeremo, ti...

Lei sentì le lacrime pungerle gli occhi.- E cosa intendi fare? Obbligarmi a vivere? Tenermi per sempre prigioniera in questa Casa?-alzò la mano tremante ed indicò oltre le finestre, tremando.- Là fuori ci sono altri come Justin! Altri che prenderanno il suo posto, Matthew, non potrai proteggermi per sempre!

-Se dovrò, lo farò!- strillò furibondo, mentre Calendula scattava in piedi, mettendosi davanti a lui. La superava di parecchio e doveva inclinare il collo per fissarlo negli occhi. Era arrabbiata, era chiaro, e lui non potè che amarla per quella rabbia, per la sua personale ribellione, per il coraggio nel volersi sacrificare per il Mondo. -Non capisci? Se tu muori, Calendula, lei vive! È lei che dobbiamo fermare, chiaro? Tu devi stare bene!

La ragazza sussultò.- Non è vero! Non rinascerà, il Rituale...

Lui rise amaro.- Cosa pensi di sapere di questo mondo, Calendula, dopo esserci vissuta per poche settimane, senza vedere le sue innumerevoli atrocità? Tu non sai nulla, sei solo una piccola bambina Umana e spaventata che non capisce il valore della sua vita!







Era come se non si fossero baciati fino a pochi minuti prima, come se la rabbia avesse preso il sopravvento dopo il primo istintivo moto di sollievo. Calendula si protese verso Matthew, adirata, cercando di colpirlo con la mano.-Non sono una bambina!- L'Armato le blocco il polso con un gesto brusco, fissandola, gli occhi in fiamme.-Ti stai comportando da tale!

-Tu non sai nulla di me!- disse con rabbia, la voce spezzata.- La mia intera vita è stata una bugia, cosa importa vivere o morire? Non ho una famiglia, non ho un passato, non ho niente e nessuno, neppure qualcuno che pianga per me!- alzò l'altra mano e Matthew la afferrò per il polso, sospingendola contro il muro accanto al letto, premendo il suo corpo contro quello caldo e morbido di lei.- Questo è il mio destino, Matthew! Non puoi battere il mio dannato destino, non importa quello che tu vuoi!

-Non esiste il Destino.- sibilò lui, tenendola contro di sè, le mani che la stringevano delicatamente per la vita, mentre lei teneva le sue posate sul suo petto, come a respingerlo, ma non poteva allontanarlo, era troppo forte.- Non esiste, Calendula! Tutto è solo un immenso pentolone ribollente di casualità, possibilità, percentuali e forse. Niente è scritto, tu puoi scegliere.

-No, che non posso.- sussurrò e scoppiò in lacrime di nuovo, strattonando violentemente il ragazzo.- Non ho il diritto di scegliere chi amare, perchè ho scelto te e tu non lo accetti! Non posso scegliere cosa fare, perchè da me dipende la distruzione del Mondo! Non posso decidere se morire o vivere, perchè tu me lo impedisci!

Matthew chiuse gli occhi, ansante.- Tu sei libera. Non capisci? Tu hai la libertà, perchè sei Umana! Il tuo sangue non è legato a questo Mondo di orrore, tu puoi essere quello che vuoi, non capisci quanto è sacro questo tuo diritto?

-E tu, Matthew, non sei forse libero?- disse lei e singhiozzò amara, ridendo tra le lacrime.- Tu scegli  Matthew. Hai scelto Sybil, hai scelto di sbagliare, di usarla. Il problema delle tue scelte è che sono sbagliate e tu ne sei pienamente consapevole!-lo spinse di lato, puntandogli un dito al petto.- E il mio sangue, bastardo, è lo stesso che distruggerà il vostro Mondo! Non importa cosa io scelga, la mia vita è solo un errore! Io sono solo un errore indesiderato, che nessuno aveva previsto!




ANGOLO DELL'AUTORE.

Cosa farà Matthew? Spoiler: pinguini minorenni a nanna presto domani. (u.u)


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora