Capitolo 14.- Lo farò

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- Vedi anche tu quello che vedo io, Cecy?-chiese quando la porta si fu chiusa alle spalle di Niall, che aveva lasciato controvoglia l'Ufficio, scoccando sguardi preoccupati a Calendula, come se non la volesse lasciare sola con Matthew.

La Tutrice annuì distrattamente, tormentando il medaglione.- Una colomba. Credevo fosse solo la mia fantasia, ma...ma è così, vero?

-Anime affini.- Natasha sorrise distratta e Matthew ebbe il folle desiderio di poter vedere attraverso i suoi occhi. Poi la Fata sospirò.- Quale è il tuo nome?

-Calendula.- disse la ragazza in tono titubante, ferma immobile al centro della stanza, impaurita. Non era mai stata al cospetto di una Fata come Natasha, il cui potere ancestrale sembrava espandersi come un'aura tutto attorno e la sua paura fece venire voglia a Matthew di abbracciarla, di proteggerla anche dagli occhi indagatori della donna, di stringerla con forza e impedire a Natasha di farle domande.

-Calendula.- ripetè lei con occhi brillanti.- Come la pianta lenitiva, che cura il dolore. Helemia sapeva preparare un decotto di calendula che fermava la cancrena: utile e potente, ma difficile da realizzare.

-Cosa vuoi sapere su Kevin?- chiese Matthew seccamente, alzandosi ed avvicinandosi alla ragazza senza guardarla.

Natasha sorrise.- Anzitutto se ha parlato con te per davvero.

-Perchè avrei dovuto mentire?- Matthew si strinse nelle spalle.- Ieri sera, mentre lo sorvegliavo, ha detto un mucchio di cose stupide riguardo al fatto di sapere mantenere un segreto. E poi...-esitò, puntando gli occhi sulla piccola Calendula.- Ha detto che ci avrebbe detto quello che sapeva se avesse potuto vederla.

La ragazza impallidì e lo guardò terrorizzata, come pregandolo in silenzio di non permetterlo. Lui non le sorrise, ma pensò che fosse ridicolo che credesse che l'avrebbe lasciata nella stessa stanza con quel mostro: era già tanto sopportare che vivessero sotto lo stesso tetto.




-Interessante.- Natasha si battè il dito medio sul mento, con espressione pensierosa, appollaiata con grazia innata sulla scrivania.- Sembra una proposta da prendere in considerazione.

-Natasha!- sibilò Cecily ridestandosi dal suo torpore.- Stiamo parlando di cedere? Di stare al suo gioco?

-No.- disse lei piano, gli occhi puntati sul Vincolo al collo di Calendula.- Ma questa proposta è utile. Sapere qualcosa di Kevin pare impossibile: se bastasse lasciarlo con questa ragazza e venire a sapere almeno una piccola parte di quello che lui....

-No.-  Matthew si mise davanti a Calendula, i pugni stretti lungo i fianchi, la mente che correva alla frusta che aveva trovato a casa di quell'essere .- È fuori questione.

Natasha inclinò il capo.- Puoi andare con lei, se questo ti tranquillizza.- puntualizzò.- Cinque minuti e potremmo finalmente avere qualcosa da cui partire per indagare, un appiglio, per quanto piccolo.

Cecily si alzò, furente.- No! Non lascerò mai che una ragazza indifesa resti nella stessa stanza con una Fata oscura.- c'era dolore nella sua voce, ma anche rabbia.- Natasha il tuo popolo per noi è un alleato, ma non sacrificherò un'Umana per voi.

-Le Fate sono cadute nella vostra Guerra.- disse lei senza tono.- Non chiedo di sacrificare questa ragazza. Solo di...

-Era diverso!- scattò Matthew, posando la mano sulla spada.- Era per salvare il vostro Mondo tanto quanto il nostro! Calendula non è addestrata, non può mettersi in un pericolo così evidente e assurdo solo per sentire le cazzate di Kevin!

-Anche in questo caso i nostri mondi potrebbero essere in grave pericolo.- Natasha lo guardava impassibile.- Una sola anima non vale forse due mondi, Matthew?

-Non se è la sua.- sibilò il giovane e fece per estrarre la katana, mentre anche Cecily portava la mano ad uno dei suoi pugnali, ma una mano minuta lo afferrò per il polso, bloccandolo, infondendo con quel tocco insignificante una pace profonda nel suo petto; si voltò di scatto, abbassando gli occhi.



Calendula stava fissando Natasha, con espressione vacua, le dita attorno al polso dell'Armato. Poi raddrizzò la testa, una luce negli occhi scuri.

-Se lo faccio.- disse con voce flebile.- Lui rivelerà quello che sa?

-Così dice.- Matthew scosse il capo, scivolando dal suo tocco con rimpianto.- Ma non ci sono certezze, Calendula.- guardò ostentatamente Natasha.- Alle Fate piace giocare.

-Però è una possibilità.- disse tra sé la ragazza e si morse un labbro.- Lo farò.

Natasha sorrise sorniona, mentre Cecily si bloccava, lasciando cadere il pugnale, gli occhi sgranati.

-No, che non lo farai.- Matthew parlò tra i denti, ringhiando.- Non ti metterai in pericolo per le Fate. Per notizie che potrebbero non essere vere...Io non te lo permetto!

-Lo farò.- ripetè lei stavolta guardando l'Armato negli occhi, con una sfida, come a dirgli che di quello che lui voleva non le importava per nulla. Matthew pensò che avrebbe voluto essere guardato così sempre da lei, ogni ora della sua vita; se fossero stati soli, si sarebbe avventato su quelle labbra, sollevandola di peso e facendo qualche follia sulla scrivania, senza curarsi di nulla.- Lo farò subito.

Cecily esitò.- Io non...- sembrava troppo stanca per lottare contro Calendula.- Non è sicuro.

-Io non sono al sicuro in questo momento.- ribattè lei con voce triste, alzando gli occhi scuri sul volto della Fata.- Perchè non rischiare?




ANGOLO DELL'AUTORE.

Cosa avrà da dire Kevin a Calendula? E Matthew, come reagirà a questo colloquio? Spoiler: nel prossimo capitolo il rapporto tra Calendula e Matthew sarà di nuovo messo in discussione. Cosa sono esattamente questi due ragazzi l'uno per l'altra? Ah, saperlo...


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora