Capitolo 13.- La verità di Neithel

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-Tutti voi siete destinati a morire.

Matthew disolse lo sguardo dal viso pallido di morte del suo migliore amico, ancora steso tra le braccia di Galway, alzando la Katana.

Neithel si era rialzata e li fissava, senza un graffio, coperta di sangue non suo; alcuni Armati la tenevano sotto tiro con le loro armi, ma lei non appariva per nulla turbata, anzi sorrideva, fissandoli con quegli occhi neri così privi di vita.

-Anche tu lo sei.- disse la voce forte e decisa di Volodjia, a pochi metri da Matthew, con una spada sollevata.- Hai ucciso degli esseri superiori a te, Umana!

La donna sorrise ironica.- Mi piace questo temperamento, giovane Armato. Mi piace davvero molto.- aprì le braccia, esponendo il corpo vulnerabile.- Avanti, colpiscimi.

Volodjia strinse gli occhi, rafforzando la presa sulla sua arma e avvicinandosi. Matthew sentì i suoi muscoli contrarsi: quel corpo era di Marie. Marie non doveva morire per colpa di Neithel, per mano di Volodjia. Non lo avrebbe permesso: sapeva che da qualche parte dietro quegli occhi c'era ancora il dolce sorriso della sua Marie.

-Fernati!- Beth fece un passo avanti, anticipando Matthew.- Fermati, idiota! Lei è Neithel, la Regina! Lei è un'anima, la morte del suo Contenitore non la fermerà!

Volodjia alzà sopreso la testa, fissando la piccola Guardiana che gli stava dando degli ordini; era chiaro dal modo in cui la guardava che non aveva intenzione di cedere passivamente.

-E chi lo dice?- chiese beffardo.- Tu?

-Sai chi è la donna a cui stai parlando?- la voce di Jamie rimbombò per la Sala Bianca, le ali candide dispiegate, gli occhi di brace che fulminavano il ragazzo.- Lei è la Guardiana che ha distrutto il Mondo di Epoh! Lei è un eroe di guerra, ragazzino, porta rispetto a chi ha combattuto per te!

-Rispetto.- sputò Volodjai rabbioso.- Io rispetto la mia Missione, rispetto l'Ordine e quello che di sacro c'è in questo Mondo! Non i vostri Umani, i vostri sentimenti, i vostri ordini.

-E la tua Missione è distruggere il Mondo?- Calendula si alzò, il viso striato di lacrime, affrontando a testa alta quello stesso ragazzo che l'aveva torturata poche settimane prima.- Se permetti a Neithel di vincere, lo farai!

-Stai zitta, Umana!- gridò lui con le vene del collo che si gonfiavano, rosso in viso.- Tu non hai il diritto di parlare in questa Sala!

-No, tu non ne hai il diritto.- disse in un ringhio Matthew, attirando Calendula al suo fianco.- Tu non capisci niente di questo Mondo, Volodjia.

-State zitti tutti!- esclamò una voce perentoria.




Mahumut stava risalendo le scalinate della Sala Bianca, calpestando i cadaveri, sporco di sangue, ma illeso; un muscolo si contraeva sulla sua guancia.- Qui comando solo io!

Beth lo fissò astiosa, ma rimase in silenzio; Matthew, invece, sospinse Calendula alle sue spalle, verso Jamie.

-Mahumut.- disse in tono dolce Marie, soridente.- Sei sorpreso di rivedermi qui?

-Non lo so.- la squadrò.- Ho sempre saputo che essere un'Umana non faceva per te...o per lei, dovrei forse dire.

La donna rise, quella risata sgraziata e stridula che Matthew non avrebbe più dimenticato.- Sei più saggio di quanto non immagino questi tuoi Armati. Sai chi sono io, vero?

-Non ci volevo credere.- sussurrò lui penosamente.- Non volevo credere che...che il più grande nemico del nostro Mondo, che quel nemico che solo su libri proibiti Natasha e le altre Fate mi potevano indicare fosse vivo e volesse arrivare al cuore dell'Ordine...o potesse arrivarci.

-Questo è il mio posto.- rispose lei.- Qui regnano la corruzione, il male e la distruzione, anche se voi avete sempre finto che non sia così. Avete punito le Fate per i loro peccati, millenni fa...ma voi non pagate mai per i vostri.

-E quali sono i nostri peccati, Neithel?- Cecily si avvicinò lentamente, zoppicando, le ali ripiegate indietro.- Se sei tanto saggia, perchè non ci dici cosa vuoi?

Lei rimase in silenzio, poi alzò la braccia e le allargò.- Voglio il posto che mi spetta. Voglio difendere questa Terra dalla vostra sporca presenza, dalla vostra corruzione; per secoli, mentre ero nascosta nel mio esilio forzato tra i Reietti, guardavo con odio voi Armati, le vostre Case che crescevano, il vostro potere che non emergeva...Gli Armati possono aprire le porte al potere, possono incanalarlo dentro di loro, eppure siete così concentrati sui vostri patetici Umani e Demoni da non capire le vere potenzialità del vostro sangue. Nessuno di voi sa davvero cosa era l'Ordine, perchè è nato e quale era la sua vera Missione. Voi non lo potete sapere, ma io posso illuminarvi, posso spiegarvi, posso guidarvi

-Io so cosa era l'Ordine al principio.- la voce pacata di Natasha si levò dagli spalti, dove era ferma, come una bellissima statua rossa.- Era il male, Neithel! Erano pazzi e vanagloriosi, volevano il Potere e tu ne sei la dimostrazione! Non puoi cambiare la storia.

-La storia è scritta dai vincitori e tu lo sai bene, Natasha!- urlò con rabbia la donna.- Non dai vinti! Sono state le Fate e le Guardiane a decidere che l'Ordine, il mio Ordine era malato e non poteva esistere nella forma che io volevo. Tu, tu Fata maledetta, tu Prima Custode, tu hai il coraggio di parlare di storia?

La Fata digrignò i denti.- La storia è quello che deve essere per il bene di tutti. Non esiste una sola verità, lo sai bene: paghiamo ogni errore e ogni azione, Neithel, entrambe lo abbiamo fatto. Da secoli. Da millenni.

-Di cosa state parlando?- Mahumut si intromise in qulla conversazione senso capo nè coda.- Cosa diavolo state dicendo? Spiegateci!

Anche Cecily pareva completamente basita, guardava Natsaha interrogativa, ansante. Alexia comparve al suo fianco, sporca e con un taglio in viso, ma viva.-Natasha...

-Tutti voi Armati credete ciecamente al vostro Codice, alla vostra Missione, alla vostra Storia.- disse Neithel con un sorrisetto, facendo passare lo sguardo attorno alla Sala.- Eppure la verità vi sfugge, il passato vi ha mentito, quello che sapete non è altro che un pallido spettro senza vita. Voi Armati non sapete nulla.

-E allora aiutaci a capire, se sei davvero la nostra salvatrice.- Volodjia la fissava, ora più incuriosito che ostile.

Neithel sorrise ancora di più, come se fosse sinceramente divertita per la piega che la situazione stava predendo.- Molto bene.

-Neithel io te lo proibisco!- Natasha urlò, gli occhi colmi di lacrime.- Ti proibisco di dirlo! Questo va contro tutte le Regole del Mondo!

-Io non ho mai rispettato le regole, Natasha.- rispose lei e fissò gli occhi dei presenti, fissi su di lei in attesa.-Se così fosse, non avrei mai fondato l'Ordine.





ANGOLO DELL'AUTORE.

La verità sull'Ordine sta per essere rivelata. Segreti antichi ed oscuri emergeranno dalle tenebre del passato...e condizioneranno il futuro di tutti gli Armati e delle Fate.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora