Interludio.- Custode del segreto

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Edom, qualche anno prima


Natasha si svegliò presto, come accadeva spesso. Edom era un posto dove notte e giorno non erano nettamente distinti dal sorgere del sole: si viveva in una perenne luce purpurea e solo lievi mutamenti indicavano il passare delle ore. Anche se per delle Fate, esseri immortali, pensare allo scorrere del tempo era noioso e astratto: lei non ricordava di essere nata, semplicemente sapeva che esisteva e che aveva iniziato ad esistere molti secoli prima, prima ancora che il Mondo fosse quello che ora conosceva.

Natasha era viva quando Lucifero era precipitato, quando Epoh lo aveva seguito, quando i Mondi Demoniaci erano stati spartiti tra gli Angeli Caduti più importanti, quando le Guardiane erano nate dagli Angeli Caduti che avevano scelto di non unirsi ai Demoni, quando quelle creature mostruose erano state inviate sulla terra, quando i primi uomini avevano iniziato a vivere e a prosperare.

Aveva assistito allo scorrere lento del tempo, aveva vissuto tra gli Uomini al tempo della Pace, aveva visto la Furia della Regina e la sua pazzia, aveva visto la nascita degli Armati e la loro lenta ma graduale crescita, la loro decadenza. Era sempre rimasta, immutata mentre attorno il Mondo cambiava, immutata anche tra le Fate che si spostavano, viaggiavano, cambiavano, chiedevano.

Lei non faceva domande: Natasha era nata insieme agli Angeli, insieme alle stelle e alla luna, al sole e alla vita stessa. Non aveva nulla da chiedere a nessuno, nessuna domanda o curiosità: lei sapeva e anche se spesso si fingeva meno antica di come era per cercare di attenuare la sua differenza perfino dalle fate più potenti come Helemia.

Si intristì mentre si avvicinava alla grande finestra che dominava la Parte Benedetta di Edom, al di qua del Muro; le Fate del Convento si affaccendavano per le strade, con altre fate provenienti da altri Regni demoniaci e perfino quelle che fino alla sconfitta di Epoh erano vissute con gli Umani.

Un tempo, Natasha lo ricordava bene, la Terra era stata delle Fate. Gli Umani erano arrvati dopo ed anche gli Armati; ebbe un brivido e si strinse tra le braccia: quella storia non sarebbe dovuta mai essere scoperta. Nessuno doveva sapere la verità, era la Missione della sua vita.

-Fingerai per sempre di non sapere?- la voce di lui le suonò ironica, come spesso accadeva.- Fingerai di non sapere che l'Ordine ha una storia che non deve essere raccontata?

-La storia è solo un insieme di eventi: io la racconto secondo la mia visione.

Lui sedette irritato.- Solo noi ricordiamo, Natasha, solo noi. Non dirai mai la verità agli Armati? Neppure a Cecily?

Si oscurò.- Hai mai detto la verità a qualcuno, nella tua intera vita, Ombra?- si voltò, arcuando un sopracciglio e fissando la figura stesa nel suo letto, avvolta dalle lenzuola di seta leggera.- Sai bene che questo segreto deve arrivare nella tomba con me.

Lui agitò la mano facendo brillare l'anello pesante dei Rehiel, i mercenari dei mondi demoniaci.-Non dobbiamo la nostra fedeltà a nessuno se non a noi stessi.

-Io, te e Sharia facemmo un sacro giuramento. La Regina non deve mai più intaccare l'equilibrio e la pace: non vedi che il Mondo ha bisogno dell'Ordine, non per come era, ma per quello che è?

Ombra alzò le mani.- Natasha, gli Armati non sono stupidi; non credi che un giorno capiranno che qualcosa non va? Non pensi che se indagassero scoprirebbero che...

-No!- stavolta parlò in tono arrabbiato.- Ombra, ascoltami molto bene: non importa cosa accadrà, gli Armati non devono sapere. Nè della Regina, nè del Giudizio: cosa ne sarebbe di loro se ne avessero idea? Come reagirebbero?

-Li stai privando della verità, Fata.- disse lui serio e freddo.- Un giorno non molto lontano te ne pentirai: i segreti non restano tali per sempre.

-Questo sì.- sussurrò lei.- Ho rinunciato alla mia vita, all'amore e...a tante cose, Ombra, per diventare eterna custode di questo segreto. E la mia missione non sarà vana, così come non lo sarà la tua.- abbassò il tono.- Hai trovato...

-I Rehiel sono nati da pochi anni, sai quanti sono i Regni Demoniaci? Potrebbe essere ovunque. È come cercare un ago in un pagliaio.

-Trovatelo.- disse lei senza espressione.- Il Giudizio non deve assolutamente essere una possibilità; tutto quello che abbiamo fatto, questi millenni, queste privazioni, questa nuova Alleanza...niente avrebbe più senso se trovassero quel dannato bastardo.

-E se scoprissero la verità?- la punzecchiò lui.- Cosa farai Natasha in quel caso?

-E chi gliela dirà? Tu, Ombra? Sai bene che non ti conviene. Io? Io sono la Custode di questo segreto e non lo farò mai. Sharia è morta. Solo la Regina stessa potrebbe rivelare agli Armati la loro vera condizione, la missione originaria. E anche allora, non la accetterebbero.

-Preferirebbero una vita di prigionia piuttosto che accettare la verità?

-Preferirebbero la morte piuttosto che accettare di essere stati ingannati per millenni.





ANGOLO DELL'AUTORE.

Natasha sa qualcosa della Regina, qualcosa che riguarda l'origine dell'Ordine stesso ma non intende rivelare il suo segreto. Cosa è il Giudizio? Quale segreto cela questa Fata antica? Bhe, lo scopriremo in parte nel prossimo futuro ed in parte...*rullo di tamburi*....nell'ultimo libro della Trilogia dell'Ordine "Sangue Impuro". 


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora