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Dopo aver convinto il proprio Capo, Raffaele abbandonò il lavoro mezz'ora prima del previsto e sfrecciò con la sua auto fino alla Biblioteca comunale di Tovo Sant'agata, situata al di sopra dell'edificio del Comune. Non sapeva se fosse fornita o meno, in quanto era stata creata da poco in seguito a continue pressioni degli abitanti del luogo ed era ancora tradizionale, slegata da tecnologia digitale, per cui avrebbe dovuto iniziare le sue ricerche senza l'aiuto di un computer. Certo, non era un assiduo lettore e non aveva mai occasione di addentrarsi in un luogo di cultura, ma gli parve un buon punto di inizio per ricerche che si sarebbero basate su indizi esili.

Salutò la bibliotecaria, che conosceva alla pari di quasi tutti i compaesani e si accomodò in una delle due stanzette in cui era segmentata la libreria. Quella immediatamente vicina all'ingresso era più grande e disponeva di vari posti liberi, di cui solo due occupati da un paio di giovani studenti che tutto sembrava stessero facendo fuorché studiare. Per cui, per non essere disturbato, optò per appoggiare la propria borsa sulla panca che avrebbe occupato poco dopo.

Raggiunse il bancone dietro il quale la bibliotecaria armeggiava con alcuni documenti e si fermò. La donna gli sorrise. Nonostante l'uomo che gli stava di fronte fosse vestito ancora in abiti da lavoro non del tutto puliti, gli domandò cosa desiderasse nel modo più gentile possibile. Raffaele pensò che, essendo ancora primo pomeriggio, avrebbe potuto tornare a casa e cambiarsi d'abito, ma la fretta e la concitazione per il lavoro da compiere, il cui pensiero lo aveva tormentato sin da quando si era alzato per recarsi in fabbrica, aveva fatto passare in secondo piano l'aspetto relativo all'abbigliamento.

"Voglio documentarmi sulla Terra Promessa." disse l'operaio. "Avrete sicuramente qualcosa sull'argomento."

La donna mugugnò e indossò gli occhiali, inscenando il più classico dei cliché, dopodiché diede un'occhiata al database dell'unico computer della biblioteca, appoggiando l'indice e il pollice sulla mano, attendendo l'esito della ricerca. Poi si alzò dalla sedia e fece segno a Raffaele di seguirla, conducendolo lungo un'enorme scaffale, dal quale prelevò alcuni volumi, per poi porli tra le mani del diretto interessato, lasciando intendere che avrebbe dovuto portarseli al tavolo per conto suo.

"Questi sono i tomi che parlano in maniera dettagliata della Terra di Caanan e vi sono parecchi commenti sui passi della Bibbia più importanti."

Proprio quello che mi serve, pensava Raffale, mentre si trascinava al suo posto, cercando di trattenere gli imponenti volumi con l'aiuto del mento. Poi, una volta appoggiato il materiale sul tavolo, l'entusiasmo in parte si smorzò. Non aveva mai amato studiare e vedere la mole di quei libri gli fece pensare che non sarebbe stato divertente ricercare ciò di cui aveva bisogno, specie se la quantità di informazioni era tale da richiedere diverse ore di "compiti".

È l'ora di dimostrare che non sei un'asino, si disse Raffaele, rimembrando le parole della vecchia maestra delle elementari che, vedendo il proprio allievo per nulla interessato a imparare, lo tacciava costantemente di indolenza e scarsa intelligenza. Quelle parole il giovane operaio non le aveva mai scordate e pensò che forse, non solo per prendersi una rivincita sull'odiata insegnante ma anche per una soddisfazione personale, avrebbe dovuto proseguire con gli studi. Ma sapeva che era troppo tardi e l'unica cosa che poteva permettersi di studiare erano solo quei grossi volumi appoggiati di fronte a sé.

Mettiamoci all'opera.

Afferrò il primo dei volumi dell'imponente pila e ne spulciò l'indice. A quanto pare la Terra di Caanan era l'argomento principe del libro, per cui poté iniziare a leggere ciò che gli interessava sin dalle prime pagine. Facendo scorrere le prime parole, la propria mente si rappresentò la possibilità che tutto ciò che stava facendo potesse rivelarsi inutile in quanto la visione notturna che lo aveva accecato poteva essere solo ciò che in realtà sembrava. Un sogno. A quel punto, pensò che aveva di fronte a sé due scelte; proseguire nella lettura o tornare a casa.

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