Vista la tarda ora era probabile che Giorgio dormisse, ma Raffaele se ne curò. Una persona comune si sarebbe infuriata, elencando irripetibili epiteti per aver dovuto subire la sveglia forzata, ma sapeva che il Parroco avrebbe compreso. Questi rispose quasi subito e, ben lungi dal sembrare appena destato. Che le brutte esperienza vissute gli avessero definitivamente tolto il sonno? Sperava di no, altrimenti analoga sorte sarebbe spettata a lui. Per fortuna non ci fu nemmeno bisogno di convincerlo ad accompagnarlo al tofet. Anzi, dopo aver chiesto ulteriori delucidazioni, gli assicurò che sarebbe subito arrivato a prenderlo. Giunsero a Bormio verso le due di notte e il paese, com'era prevedibile, dormiva.
Seguirono le indicazioni stradali che Fausto Pozzo aveva fornito loro e si ritrovarono di fronte a un cancello, che proteggeva quella che sembrava una comune villa. A primo impatto, sembrava il nascondiglio ideale per ciò che i due stavano cercando, in quanto nessuno avrebbe mai sospettato che al suo interno vi fosse un antico cimitero. D'altronde i Pozzo erano – e forse il passato era d'obbligo – molto ricchi e potevano permettersi tutti i nascondigli che desideravano.
Presero le torce e ispezionarono la zona circostante la magione. Non c'era nessun punto d'accesso, motivo per cui non rimaneva che tentare di scavalcare la recinzione, invero non troppo alta.
"Quanti crimini occorrono per diventare dei veri criminali?" domandò Raffaele, puntando la luce di fronte a sé.
"Siamo a buon punto, amico." rispose Giorgio, trafficando nelle tasche della giacca.
"Potrebbero esserci delle telecamere."
"Non ci sarebbe alcun motivo di sorvegliare questo luogo. Nessuno lo conosce e a parte tombe e lapidi non dovrebbe esserci null'altro."
"Non si sa mai."
"Comunque sia, ho pensato a tutto." lo tranquillizzò il Parroco, mostrandogli due passamontagna. Raffaele sgranò gli occhi.
"Sul serio?!".
L'uomo fece spallucce. "Se davvero ci sono telecamere e non veniamo catturati, non rimarranno immagini di noi."
"Sempre più incredibile. Un prete missionario travestito da ladro."
"Ci conviene davvero sorridere. Finché possiamo".
Indossarono le maschere e poi si guardarono attorno, per evitare di incorrere in qualche passante ma, data l'ora tarda, le strade erano deserte. Scavalcarono il basso muro e, una volta dall'altra parte, non notarono alcuna telecamera anche se, visto il buio pesto, non potevano essere sicuri della loro assenza. Poi, attraversarono l'oscuro cortile, davvero ben tenuto, al ché Raffaele non poté che chiedersi chi vivesse in quella lussuosa villa che non doveva possedere una struttura così perfetta senza un motivo valido. Tutte le luci erano spente, conferendo alla magione un aspetto cupo e tetro, coerente con la presenza di un cimitero.
"Ora possiamo cominciare la ricerca." disse Raffaele, sentendosi strano con addosso il passamontagna. "Ma dove."
"Deve per forza essere qui." lo rassicurò Giorgio. "La proprietà non può essere più grande di quella che abbiamo ispezionato sulla montagna."
Avanzarono e si fermarono di fronte alla facciata dell'edificio. La costeggiarono, notarono dei piccoli passaggi laterali, optando per quello di sinistra, che attraversarono cercando di non scivolare nella minuscola aiuola che tagliava a metà il sentiero. Man mano che avanzavano, la visibilità si faceva sempre più labile e la luce della torcia diveniva poco utile. Eppure, senza particolari problemi, giunsero sul retro della villa.
E lo trovarono di fronte a loro.
Eppure, a prima vista, non si trattava di un comune cimitero. Un rettangolo di vegetazione avvolgeva alcune lapide, fissate al suolo che guardava dal basso un cielo sempre più scuro. Raffaele si avvicinò con molta cautela e contò le pietre una a una, appurando che erano sette. Tuttavia, nessuna di esse aveva una foto, ma solo la scritta con il nome e alcune candele che, stranamente, erano spente. Trovò quella appartenente a Maria e, di fianco alla sua trovò un piccolo spazio vuoto e, rabbrividendo, capì l'antifona.
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Ombre
Mystery / ThrillerNelle tranquille montagne della Valtellina una misteriosa furia omicida si abbatte sui membri di una famiglia influente. Sulle prime si crede all'attacco di una belva feroce, ma in seguito le indagini porteranno a credere si tratti di un essere antr...