Raffaele lasciò che l'ombra si muovesse furtiva tra le pareti, seguendone però gli spostamenti con un filo di tensione, nonostante sapesse che Maria non gli avrebbe fatto alcun male. Dall'oscura sagoma si separò l'esile braccio, che prese a sfiorare il muro con le proprie dita, quasi stesse chiedendo al fratello di giocare con lei. In effetti dalle poche immagini che la sua mente gli aveva concesso di vedere, Raffaele, avendo avuto modo di ammirarne la giocosità e solarità, non poté esimersi dal sorridere.
Qualche istante dopo la sua figura scomparve e Raffaele la ricercò sulle altre tre mura, senza però trovarne traccia. Poi, la porta si spalancò lentamente emettendo un fastidioso cigolio. Raffaele, sbigottito, si alzò e si diresse all'ingresso, sicuro di averlo sigillato come sempre. Non era un esperto in materia di investigazione, ma si riteneva intelligente abbastanza per capire che Maria gli aveva fornito un indizio. Dunque infilò la giacca e uscì dal proprio appartamento.
Socchiuse la porta e si fermò sul piazzale, limitandosi ad attendere. Quando il protagonista di quella piccola messa in scena gli si presentò di fronte, Raffaele sorrise scuotendo la testa, cercando di ignorare il tremore causato dal gelo notturno e, senza pronunciare una sola parola, seguì il suo inatteso ospite lungo le strade fredde e buie del paesino.
"Sai, mi erano mancate le nostre passeggiate." esordì Geremia, camminando con le mani incrociate dietro la schiena.
"Ti sembrerà strano, ma è lo stesso anche per me." replicò Raffaele.
"E così hai finalmente scoperto la verità."
"Fammi indovinare. Preferivi restassi nell'ignoranza."
"Tu che dici?".
Il giovane operaio rifletté. "Non vorrai dirmi che sapevi che io prima o poi..."
"Visto?" affermò il Profeta. "Capisci al volo."
"E allora per quale motivo non sei intervenuto? Avresti potuto aiutarmi."
"Impossibile, era qualcosa che dovevi fare da solo. Nessuno poteva abbattere quel muro... tranne te, ovviamente."
"Non pensavo potesse portare a tanta sofferenza scoprire i propri ricordi."
"Di questo non devi preoccuparti, sei forte." lo rassicurò Geremia. "E ciò che sei riuscito a compiere testimonia che sei stato un'ottima scelta."
"E se non ce l'avessi fatta?" ipotizzò il giovane operaio.
"Ce l'hai fatta, no?"
"Si, ma c'è stato un momento in cui sono stato certo di fallire."
"Impara ad avere più fiducia in te stesso. E in chi ti ha scelto."
Raffaele annuì, non del tutto convinto. "Quel che resta dei miei ricordi nascosti tornerà?"
"Un po' per volta." affermò l'anziano Profeta. "Non devi avere fretta."
"Sono costretto ad averne, visto tutto quello che sta accadendo."
"Per ora ti basti quel piccolo ricordo."
"Posso sapere il perché?".
"Consideralo una specie di... scintilla." spiegò l'altro. "Tra non molto ti sarà utile a capire molte cose."
Raffaele si accigliò. "Non capisco."
"Dimmi, secondo te perché è stata scelta Maria per compiere questa missione?".
"Perché è mia sorella."
"E ciò cosa può voler dire?".
Il giovane operaio sbuffò. "Scusami, ma sono troppo confuso per riuscire a comprendere anche le cose più elementari."
Geremia non insistette e si limitò ad annuire, avvolto da quell'aura di tranquillità dentro gli abiti di un clochard vissuto, dalla lunga barba e con un buffo berretto di lana in testa. Dava l'impressione di un vecchietto buono e pacifico e forse era proprio questo il motivo per cui aveva scelto di apparire indossando stracci, per mostrare la sua vera anima, colma di umiltà. Certo, Raffaele non poteva saperlo come non poteva conoscere tutto ciò che lo riguardava, ma lo confortava averlo a fianco in quel momento, bisognoso di una parola, di un consiglio.
"Lei è qui per aiutarti." riprese Geremia. "Ma contrariamente a quanto pensi, la sua venuta non c'entra solo con la missione. Maria è qui per farti capire che non dovresti avere paura, ma solo a imparare ad avere Fede."
"Posso sapere il motivo di ciò?" chiese Raffaele.
"Perché dopo l'orribile tragedia che l'ha colpita, la sua anima è stata accolta nel Suo Regno, dove ha trovato la Pace."
"Pace? Ora è un Angelo della Morte!".
"Solo fino a quando il suo compito sarà terminato." assicurò il Profeta. "Poi le verrà affidato un'altra missione, ma di un altro genere."
"E quale" volle sapere il giovane operaio.
Il Profeta gli fece l'occhiolino. "Lo vedrai."
"Parlare con te equivale a gettare nel dimenticatoio ogni cosa a cui ho creduto fino a oggi."
"Oh, c'è un'altra cosa che devo chiederti."
"E sarebbe?".
Geremia si fece serio. "Perdona tua madre. Lo so che sei arrabbiato con lei per tanti motivi, tra cui averti abbandonato e non averti mai parlato di Maria. Anche per lei ciò che è accaduto venticinque anni fa è stato terribile e l'ha portata più volte a tentare il suicidio per i sensi di colpo. Ma ti assicuro che prega ogni giorno per te, invocando il tuo perdono. Non c'è notte che riesca ad addormentarsi senza prima struggersi per il rimorso."
Raffaele rifletté attentamente su quelle parole. Quante cose del suo passato non conosceva, tutte nascoste dietro altrettanti pareti che avrebbe dovuto distruggere faticosamente. "Ci proverò." promise. "Ma ti dico fin da subito che non sarà facile. Ci vorrà del tempo."
"So che riuscirai." disse Geremia. "Troverai nel tuo cuore la forza di perdonarla. Ah, Raffaele..."
"Cosa?".
"Stai molto attento."
"Lo so."
L'anziano gli mise una mano sulla spalla. "Dovrai combattere e mostrare tutto il suo coraggio. E sappi che io credo in te."
Pronunciate quelle parole, il Profeta scomparve. Raffaele, avvolto dalla morsa del gelo, saettò verso casa, dove pensò a tutto ciò che gli era stato chiesto. La ricerca di una Fede perduta, trovare la forza di perdonare sua madre. Si chiese se davvero tutto ciò potesse aiutarlo nella difficile missione che lo attendeva. Sicuramente il discorso di Geremia lo avevano colpito, in particolare quelle che gli ricordavano che presto avrebbe dovuto combattere e che Lui contava sul suo coraggio. E ciò sarebbe avvenuto presto.
Già, molto presto.
STAI LEGGENDO
Ombre
Mystery / ThrillerNelle tranquille montagne della Valtellina una misteriosa furia omicida si abbatte sui membri di una famiglia influente. Sulle prime si crede all'attacco di una belva feroce, ma in seguito le indagini porteranno a credere si tratti di un essere antr...