5.

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Lili

-Forza Lili svegliati, altrimenti arriveremo tardi alle lezioni!- La voce di Mads mi stava perforando le orecchie. Oh cazzo.

Mi ci vollero pochi secondi per mettere a fuoco la situazione: quella mattina sarebbero iniziate le mie prime lezioni al college e nel primo pomeriggio avrei dovuto sciare per la prima volta in vita mia.

Mi alzai con la velocità di una lumaca, con le continue imprecazioni di Mads, che era già pronta nel suo impeccabile stile: gonnellina rossa a quadri, dalla quale si potevano intravedere le lunghe gambe chilometriche; maglietta nera aderente, che metteva in risalto le curve, e stivaletti neri con un minimo di tacco. Era perfetta. Io, sicuramente, somigliavo ad uno zombie. Scivolai giù dal letto a malincuore, dopodichè raggiunsi il bagno. Eh sì, somigliavo proprio ad uno zombie.

Alla velocità della luce indossai una camicia a righe bianche e azzurre, jeans scuri semplici e i classici scarponcini da montagna, i miei preferiti. Zaino blu in spalla e di corsa giù per le scale.

-Ehi Mads, così mi fai cadere, rallenta!- le urlai alle spalle.

-Non possiamo fare tardi. Bisogna sempre colazione e siamo in ritardo pazzesco...per colpa tua!- puntualizzò.

-Scusa..-

Subito dopo arrivammo nella stessa sala dove la sera prima c'era stato il buffet.

Era semi deserta. Era chiaro che tutti si erano svegliati di buon mattino per essere puntuali... noi no. Prendemmo posto in tavolino per due ed io mi avventai subito su una brioche calda, sfornata di prima mattina. Stavamo mangiando in silenzio, quando davanti ai nostri occhi si materializzò un ragazzo che, molto probabilmente, faceva il cameriere.

-Buongiorno! Cosa vi porto di buono?- domandò, sfoderando un sorriso a trentadue denti.

-Per me un cappuccino con poco latte- rispose prontamente Mads.

-E per te?- chiese nuovamente il cameriere rivolgendosi verso di me.

-A me... cioccolata calda, grazie-

-Va bene, arrivano subito- E scomparse all'istante.

Dopo nemmeno cinque minuti era già di ritorno con le nostre fumanti e invitanti prenotazioni.

-Grazie mille- dissi, appena appoggiò la tazza fumante davanti ai miei occhi.

-Buon appetito, ragazze!-

-Grazie- rispondemmo in coro.

Dopo aver fatto colazione, ci dirigemmo davanti ad un quadro enorme, appeso alla parete della Sala Grande, per informarci su dove andare. Mads decise di seguire tutte le materie scientifiche, perché amava la matematica. A me, invece, mi toccò subito un'ora di greco.

Salutai Mads e ci dammo appuntamento in mensa, all'ora di pranzo.

Mi diressi nell'aula 4B. Entrai.

Davanti a me un'immensa aula, in cui i banchi erano tutti singoli, separati l'uno dall'altro. Tirai un sospiro di sollievo: almeno non si presentava il dilemma di:"Con chi stare il primo giorno?". Opprimente.

Presi posto in uno dei banchi vicino alla finestra, mentre piano piano stavano entrando anche altri studenti. Erano quasi tutti femmine, quando arrivò lui.

Che diamine ci faceva nella mia classe? Anche lui avrebbe seguito il corso di greco?

Oh merda.

Appena entrò, le ragazze rimasero imbambolate a fissarlo, aspettando anche solo un saluto da parte sua.

Lui, sapeva che faceva questo affetto su molte ragazze. Fece finta di niente e, quando si diresse verso di me, abbassai subito lo sguardo. Non volevo assolutamente apparire come tutte le altre ragazze. Anche perché non me ne fregava un accidente di lui! Dopo il suono della seconda campanella, entrò in classe il professor Bross, colui che ci avrebbe insegnato greco per tutto l'anno. Era un uomo di una certa età, con lunghi baffi bianchi e pochi capelli in testa. Portava una cravatta a righe e dei pantaloni marroni, in tinta con quest'ultima. In mano teneva una ventiquattrore marrone scuro, che posò dolcemente sulla cattedra. Si presentò alla classe e quando iniziò a fare l'appello e un breve epilogo di ogni ragazzo, mi sentii morire. Non ero pronta a rivelare la mia identità di secchiona a tutta la classe. Mi avrebbero sicuramente presa in giro.

Feci del mio meglio per stare calma, anche se ogni mio tentativo risultava vano.

-Lili Reinhart- esclamò il professor Bross.

-Presente- risposi io, il più tranquilla possibile.

-Bene, vedo che i suoi voti sono tutti ottimi, soprattutto nelle materie letterarie. Le piace molto studiare?-

-Bè... sì, mi piace rinchiudermi in casa come un ghiro. Leggo e studio-

Oh mio dio, cosa avevo appena detto?! Come un ghiro? Ma che diavolo di risposta era?! Bastò pochissimo e tutti fecero una lieve risatina. Ridete, ridete... stronzi, pensai, imbarazzata. -Bene, mi fa piacere avere in classe persone come lei, Lili. Sono lieto della sua presenza- Oddio, ma come parlava questo?! E mi dava pure del lei? Bene, mi ero subito fatta riconoscere. Brava Lili, davvero brava!

Fortunatamente le lezioni passarono velocemente. Conobbi la professoressa di latino e italiano, la signorina Gale e la professoressa di matematica e scienze, di cui non ricordo nemmeno il nome da quanto era strano.

Venni a sapere, inoltre, che, con mia grande gioia, l'unica lezione in comune con Cole era greco.

Meno male, meno male.





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BACI

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora