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-La temperatura si alzerà solo di qualche grado, ma ti consiglio di levarti giaccone e lupetto, sennò sentirai sempre più caldo, fino a perdere i sensi- Cole riprese la sua brillante spiegazione sulla temperatura del deposito e cazzate varie. Io ero terrorizzata solo all'idea di togliermi il giaccone.

Sotto la giacca, indossavo un lupetto striminzito, che a malapena arrivava sotto l'ombelico. Della mia canottiera tutta aderente poi non se ne parlava nemmeno. Ero sempre stata molto timida fin da bambina e mi vergognavo immensamente di mostrare il mio corpo agli altri.

Quando ero piccola, mia madre mi portava al mare e cercavo in tutti i modi di tenermi i vestiti addosso anche per fare il bagno, perché la vergogna era tale da costringermi a comportarmi in questa maniera, ma adesso... Se non mi fossi tolta la giacca, sarei svenuta per il troppo caldo.

Ero costretta dalla situazione... ancora.

Stavo cercando di trovare una soluzione che non comprendesse lo spoglio dei vestiti e l'esibizione del mio corpo, quando la mia attenzione venne catturata da Cole.

Si era tolto il giaccone ed era rimasto con solo una canottiera bianca addosso, che metteva in risalto il suo fisico atletico. Avevo già avuto l'occasione di poter osservare un fisico tanto perfetto, ma rivederlo ogni volta, era sempre una sorpresa.

-Smettila di contemplarmi e inizia a toglierti i vestiti. Se svieni non sarò certo io a portarti in Infermeria, ti avviso-

Cole mi sorprese mentre lo stavo guardando.

Ah-ah, che simpaticone.

Il mio stupido comportamento serviva solo a rinforzare il suo fastidiosissimo ego che, per quanto mi riguardava, era già alle stelle!

Mi morsi la lingua per cercare di non rispondere con una delle mie battutine amare, che sicuramente avrebbe provocato un'altra asfissiante discussione.

Alla fine, dopo aver superato mille problemi mentali, mi decisi a togliermi la giacca da sci.

Quella era la cosa più pesante ed ero riuscita a sbarazzarmene.

Adesso rimaneva il lupetto.

-Bel maglioncino- Cole mi stava squadrando da capo a piedi, con un sorrisetto malizioso che non si decideva a scomparire dal suo volto.

Bastardo...

 -Non mi provocare- ringhiai accigliata.

Adesso era arrivato il momento di sfilarmi di dosso anche il lupetto. Ma come fare se Cole non smetteva di puntarmi come un falco?

-La vuoi smettere di fissarmi? Metti soggezione!- mi lamentai. -Io ti fisso quanto mi pare- ammise, alzando un sopracciglio -E poi...- riprese, avvicinandosi.

Oh-oh.

Allarme! Allarme! Allarme!

Cartellino rosso!

Non poteva avvicinarsi ancora.

Non qui.

Non quando io ero in queste condizioni.

Non in questa stanza.

Non con questo caldo!

-Fermati- dissi, con voce tremante.

Perché doveva sempre farmi questo effetto?

-E se non volessi?- Rimasi a bocca aperta, incapace di controbattere anche con una sola parola.

Il suo effetto su di me era così tanto devastante da farmi rimanere senza parole e con un caos infinito che si rimescolava dentro la mia testa. Non ero in grado di pensare lucidamente, diamine!

Pensavo avesse altre intenzioni, quando mi prese per le spalle e, invece di poggiare le sue irresistibili labbra sulle mie, si avvicinò al mio orecchio e sussurrò: -Devo dirti tutta la verità-

Nel sentire quelle cinque parole, la mia mente divenne subito più chiara.

E' vero, me ne ero completamente dimenticata!

La verità... La verità sul perché Cole odiasse così tanto Hart... La verità sul perché aveva avuto quella reazione così violenta... e sul perché mi aveva trattata in quella maniera... Questa era l'unica verità da sapere.

L'unica che volevo sentire e ascoltare, fino all'ultima parola.

La mia curiosità si fece subito sentire e non persi tempo: -Forza allora, raccontami- dissi scostandomi e guardandolo dritto negli occhi. Distolse per primo lo sguardo, guardando un punto indefinito verso la sua sinistra.

-Siediti-

Ancora con questi ordini!

Non avrebbe mai imparato...

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora