57.

1.4K 55 16
                                    

Io non credo proprio- sorrise e si avvicinò a me.

Lo guardai spaesata, mentre mi ritrovai imprigionata nel colore dei suoi occhi, grandi e magnetici.

Osservai assorta ogni particolare del suo volto.

-Sono così bello, Reinhart?- domandò all'improvviso.

In quel momento non mi sentivo per niente a disagio, era come se l'imbarazzo tra di noi si fosse dissolto in una nuvola di fumo.

Non esitai a rispondere: -Sei bellissimo-

Gli accarezzai la guancia destra. I miei polpastrelli percepirono un lieve accenno di barba. Anche Cole non distoglieva lo sguardo dal mio viso.

-Adesso mi viene da pensare che anch'io sono bellissima, dato che non la smetti di fissarmi- essere più provocante del solito mi riuscì senza troppi problemi. Forse l'alcool stava facendo effetto sulla mia interminabile timidezza.

-E' da quando sei arrivata che cerco di dirtelo- disse, catturando una ciocca dei miei capelli e sistemandomela dietro l'orecchio.

-Allora baciami- le parole uscirono dalla mia bocca chiare e senza alcuna esitazione. Non avevo più paura di mostrare i miei veri sentimenti. Cole si protese verso di me e, circondandomi la schiena con le sue lunghissime braccia, mi attirò a sè, facendo combaciare dolcemente le nostre labbra. All'inizio fu un bacio dolce e molto, molto lento. Un vero concentrato di autentico romanticismo. Afferrai la nuca di Cole e la spinsi violentemente verso di me, facendo diventare il bacio più rude e poco casto. Le nostre lingue non smettevano di cercarsi, mentre le mie labbra stavano andando a fuoco. Cole mi faceva sempre venire i brividi ogni volta che mi sfiorava con il suo semplice tocco da uomo esperto.

Ci sapeva fare, il ragazzo, e lo adoravo per questo.

Anche perché io ero impacciata e spesso e volentieri non sapevo come accidenti comportarmi. Sentivo le sue mani grandi accarezzarmi i fianchi e stringermi forte, come se non volesse lasciarmi andare mai più.

Stavo per afferrare la sua mano e condurla sotto il mio vestito, quando Cole si allontanò da me.

Riaprii gli occhi solo dopo qualche secondo, sentendo ancora il suo sapore sulle mie labbra. Lo guardai con aria interrogativa. Cole corrugò la fronte.

Non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa, così decisi di tentare il tutto per tutto: -Facciamo l'amore. Qui, ora-

Quelle parole provocarono un risolino sulla bocca di Cole, mentre iniziai ad afferrare la sua maglietta e a strattonarla per togliergliela finalmente di dosso. Non riuscii a credere ai miei occhi, quando Cole mi serrò le mani sui fianchi, immobilizzandomi.

-Sei ubriaca, Lili- mi fece notare.

Aaah, era questo il problema... -E allora?- esitai -Non mi vuoi più?- domandai preoccupata. Io lo desideravo disperatamente, ma Cole non sembrava essere preso dalla situazione quanto me.

-Io ti desidero come non ho mai desiderato nessun'altra- Quelle parole riuscirono a creare un sorriso a trentadue denti sul mio viso. Sembravo una pazza, ma non me ne importava un fico secco.

Volevo Cole e basta.

-Ma adesso, in queste condizioni, non potrei rispondere delle mie azioni...- disse, allontanandosi ancora un po' da me.

Notai che c'era troppo spazio tra di noi, così mi avvicinai. Sembrava che i ruoli si fossero invertiti... incredibile.

-E tu non rispondere delle tue azioni- imprigionai il volto di Cole tra le mani.

-Lili, non posso- affermò in tono deciso, afferrando le mie mani e allontanandole dal suo viso. Accidenti, non lo sopportavo quando cercava di fare il bravo ragazzo!

Perché lui, non era un bravo ragazzo.

Così, mi venne in mente una mossa azzardata e altrettanto rischiosa. Senza pensarci minimamente, afferrai i bordi del mio vestito nero e lo sfilai lentamente dalla testa, esponendo il mio corpo alla vista di Cole, che rimase senza parole e con gli occhi sgranati. Ero rimasta in mutande, reggiseno e calzamaglia nere e Cole non smetteva di guardarmi imbambolato. Mentre se ne stava fermo a contemplare il mio corpo seminudo, mi avvicinai, muovendomi in modo sensuale.

-E adesso, puoi?- gli sussurrai all'orecchio.

Cole serrò la mascella e deglutì. Mi accorsi persino della sua erezione che cercava di contenere in tutti i modi possibili all'interno dei pantaloni.

Fiera di me, pensai subito alla prossima mossa da fare.

-Rivestiti subito Lili, mi stai torturando- disse, piegandosi per raccogliere il mio vestito e porgendomelo, questa volta però senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Quella sera il bastardo si era trasformato nel Principe Azzurro che io, in quel momento, detestai più di ogni altra cosa. Disprezzando le parole che Cole mi aveva sussurrato qualche secondo prima, iniziai ad accarezzargli il petto, facendo scorrere la mia mano su tutti i suoi addominali. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto fosse bello. All'improvviso Cole mi afferrò la mano e la strinse intorno alla sua:-Attenta Lili, stai giocando con il fuoco- mi avvertì, guardandomi serio.

-Allora vorrà dire che mi brucerò- dicendo così, cercai le sue labbra, ma Cole si ritrasse.

-Smettila- mi poggiò le grandi mani sulle spalle e mi allontanò ancora una volta.

-Sarà il caso che ti metta a letto e che esca da questa stanza, prima di pentirmene amaramente- disse, più a sè stesso che a me.

-Ma io ho appena iniziato- ribadii, sorridendogli e cingendomi i fianchi con le braccia.

Cole proseguì, senza fare caso alle mie ultime parole: -Dove tieni il pigiama?- mi chiese.

-Ma io non voglio mettermi il pigiama, ora!- adesso ero piuttosto spazientita.

Non capiva che volevo fare l'amore con lui!?

-Lili, dimmi dove hai messo questo cazzo di pigiama- ora anche lui sembrava aver perso la pazienza.

Mi rassegnai: -Sotto il cuscino-

Cole afferrò il mio pigiama e me lo porse.

-Vai in bagno e cambiati, io ti preparo il letto-

Oddio, era diventato persino premuroso!

-Posso cambiarmi anche qui, se per te non è un problema- cercai nuovamente di provocarlo.

Ero curiosa di sapere fin quanto avrebbe resistito.

-Come vuoi- Cazzo, questa risposta non me l'aspettavo. Bene, diamo inizio alla prossima mossa audace, mi imposi nella mia testa.

Poggiai il mio sedere sul letto di Mads e lentamente mi sfilai le calze, mentre Cole stava mettendo in ordine il mio copriletto arancione di Snoopy.

Sistemate le coperte, Cole mi lanciò una breve occhiata: -Ti vuoi vestire?!- Ero rimasta solo in mutande e reggiseno.

Quella sera, avevo deciso che lo avrei torturato fino alla pazzia.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora