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Lili.

-Tesoro! Quanto mi sei mancata!- L'abbraccio di mia madre non appena varcai la porta di casa per poco non mi soffocò.

-Anche tu, mamma- risposi con voce strozzata.

-Dai, entra-

Mia madre mi fece spazio ed entrai in casa.

Mmh, profumo di casa, famiglia e... cucinato! Wow, pensavo già a cosa avremmo mangiato per cena.

Avevo un certo languorino... Avevo un assoluto bisogno di chiacchierare con lei davanti a un buon piatto caldo. E le polpette di mia madre sarebbero state un ottimo rimedio a tutti i miei problemi, ne ero sicura.

-E' per questo che hai deciso di venire qui?-

Avevo raccontato per filo e per segno tutto quello che era successo dalla sua ultima visita al college, prima di Natale. Il fidanzamento con Cole le discussioni, la visita a Washington, la festa per coppie, Camila, il suo compleanno, Grace, Ashley... Non avevo tralasciato niente. Ormai, anche se non lo volevo, lui era entrato a far parte della mia vita e sarebbe stato difficile escluderlo per sempre. Forse non ero ancora pronta per mettere la parola fine alla nostra storia. Annuii alla domanda di mia madre.

-Mamma, non so che fare...- ammisi, giocherellando con un pezzetto di pane, avanzato dalla deliziosa cena.

-Non voglio condizionare le tue scelte, ma non puoi vivere questa storia pensando al giorno in cui lui ti tradirà. In un rapporto ci vuole fiducia, rispetto, amore reciproco-

Aveva ragione.

-Il fatto che lui abbia fatto tutto questo per te, non ti da niente a cui pensare?-

-Sì, certo... ma dopo Camila...-

-Ma lui ti ha assicurato più volte che quella ragazza è una storia vecchia e che è stato solo un incidente, no?-Aveva ragione anche su questo.

-Ho paura di non essere abbastanza per lui-

Ecco, questo era il mio problema più grande.

Lui era così... fantastico, bello, irresistibile, passionale, invincibile.

Io, invece... avevo un sacco di difetti e insicurezze che non avrei eliminato tanto facilmente.

-Forse Lili non ti sei ancora resa conto della persona straordinaria che sei diventata dopo la morte di tuo padre- disse tutto d'un fiato con voce rotta.

Quelle parole mi colpirono e passarono alcuni secondi prima che potessi alzare lo sguardo e incontrare quello di mia madre, con piccoli rivoli di lacrime che le stavano scivolando lungo il bellissimo viso.

-Mamma...- adesso anche la mia voce era un po' tremolante, ma non ci potevo fare niente.

-Avevi solo undici anni e non ti rendi nemmeno conto di tutto ciò che hai fatto per me. Sei stata la mia ancora di salvezza, la spalla su cui poter contare. Sempre. Il mio orizzonte che riusciva in qualunque modo a ricordarmi il perché dovevamo sopportare tutto quel dolore. Lili, tuo padre sarebbe stato orgoglioso di te e della persona che sei nello stesso identico modo in cui lo sono io. E... e se quel ragazzo ti farà star male, allora... allora vuol dire che non ha capito un cazzo dalla vita- concluse quel meraviglioso discorso poetico con un sorriso comprensivo stampato in volto. Non riuscii a trattenere le lacrime e in un attimo sprofondai in un mare di acqua salata. Iniziai ad asciugarmi le guance bagnate, anche se non serviva a molto.

Sorrisi a mia madre e mi alzai per andare a stringerla in un grosso abbraccio.

Il suo calore e profumo riuscirono a darmi il conforto e la sicurezza di cui avevo bisogno.

Entrambe non eravamo riuscite ad accettare la malattia che aveva portato via mio padre, ma parlarne ci aveva sempre fatto bene.

Ci confidavamo le nostre paure, incertezze, dolori. Sempre. E non potevo desiderare mamma migliore.

Adesso ero sicura di me stessa.

Adesso sapevo esattamente cosa fare.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora