Cole.
-Cole, tesoro- sentii la dolce voce di mia madre e la sua mano che sfiorava delicatamente la mia fronte, spostando i capelli.
Aprii gli occhi e me la ritrovai davanti, intenta a fissarmi.
-Mamma-
-Sono le due, Cole. Ti sei addormentato qui?- mi chiese, continuando ad accarezzarmi i capelli.
Lo faceva sempre quando vedeva che c'era qualcosa che non andava e avevo bisogno di sentire il suo tocco magico sulla pelle.
-Sì. Adesso... adesso vado a letto- dissi, cercando di alzarmi.
Evidentemente mi ero addormentato mentre stavo guardando Harry Potter e L'Ordine della Fenice.
-Vuoi dirmi qualcosa?-
Prima che potessi lasciare il salotto, mia madre mi inchiodò con le spalle al muro, come era solita fare.
Dovevo riconoscere che era brava a fiutare i problemi quando aleggiavano in aria.
-Mamma, ho fatto una cazzata-
Le parole mi uscirono dalla bocca senza che me accorgessi e allo stesso modo fecero le lacrime. Poche volte avevo pianto in vita mia e per cose più gravi, ma in quel momento mi sentivo fragile, privo di forse e... un bambino. Un bambino privo di forse, con un sacco di problemi e bisognoso della propria madre. Mi avvicinai e lei mi accolse subito tra le sue braccia, cullandomi e sussurrandomi parole dolci e confortanti all'orecchio. -Raccontami tutto-
Ci sedemmo sul divano e io le feci il resoconto del mio compleanno e di quella stupida festa.
Le raccontai la reazione di Lili, le mie sensazioni, il dolore che avevo provato nel vederla soffrire così tanto.
Tutto, dall'inizio alla fine.
-Mamma, non so che fare, io...-
-Cole, calmati, non ti agitare-
Ero agitato?
Si, le mani mi stavano tremando e sembrava quasi che mi mancasse il respiro.
Ma perché?
Cazzo, non mi era mai successo!
Il solo pensiero di perderla mi faceva andare in paranoia e non sembravo nemmeno più io.
Non ero mai stato così... vulnerabile.
Dio, che immenso casino... -Mamma, aiutami- la pregai.
Non mi accorsi che lacrime calde mi stavano rigando le guance. Forse la situazione era più grave del previsto e io non riuscivo ancora a rendermene conto.
Mi asciugai gli occhi con il dorso della mano e osservai mia madre che mi rivolse un sorriso dolce, come sapeva fare lei sola per confortarmi.
-Non so cosa mi sta succedendo....- mi lamentai.
Sembravo un bambino di sei anni, ecco cosa.
Uno stupido bambino.
-Ti sei innamorato, Cole-
Mia madre mi schiaffò la realtà dritta in faccia, senza troppi giri di parole e senza mezzi termini. Della serie: "Basta figliolo, ti sei innamorato e adesso arriva il bello"
Già, davvero fantastico.
Vedendomi scosso e turbato, mia madre si avvicinò nuovamente e mi abbracciò, offrendomi quel calore che, non so bene come, riusciva a calmarmi e a regalarmi un po' di serenità.
-Devi riconquistarla- disse, dopo avermi depositato un piccolo bacio sulla fronte.
-Grazie mamma, fin... fin qui c'ero arrivato anch'io-
I preziosi consigli delle mamme!
-Quanto sei sciocco! Non puoi riconquistarla così, da un giorno all'altro-
Anche questo era chiaro.
-Lo so, ma... come?-
-Devi tirare fuori la parte migliore di te e dimostrarle che Camila ormai non è più padrona del tuo cuore, capisci?-
-Non lo so, mamma... Se Camila non mi piaceva più, non avrei risposto al bacio, ti pare?-
Era una mia impressione o sembrava una seduta dallo psicologo?
-Cole, ho visto come guardi Lili ed è lo stesso modo in cui io guardo tuo padre. Camila è stata solo una debolezza, si è approfittata di te-
Era incredibile il modo dolce, calmo e tranquillo con cui riusciva a spiegarmi le cose. Come una maestra che spiega al proprio alunno che due più due non fa cinque. Tirai sul col naso e mi stropicciai gli occhi, pesanti e ricolmi di lacrime.
-Vedrai che tutto si sistemerà, cucciolo-
-Mamma, ti prego...-
No. Va bene che avevo bisogno del suo affetto e sembravo un bambino alla tenera età di sei anni, ma anche i nomignoli no, eh.
Stavamo passando davvero il limite.
-Che c'è? Sei e rimarrai per sempre il mio cucciolo-
Certo, di questo non avevo il minimo dubbio.
-Grazie- sussurrai.
-Sono qui per questo. Adesso però vai a dormire, sei stanco-
Seguii il suo consiglio e mi alzai dal divano, diretto nella mia stanza.
-Ah, Cole?-
Mi girai prima di salire le scale.
-Fra tre settimane tua sorella festeggia il compleanno e Lili è invitata. Glielo puoi dire?-
Quello era chiaramente un messaggio subliminale di mia madre: era arrivato il momento di ricostruire il puzzle.
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Il mio pensiero costante- Lili e Cole
Romantiek[COMPLETA] Lili Reinhart Cole Sprouse Lili Reinhart sa benissimo cosa vuole dalla vita, ma se il fisico da urlo e un fastidioso sorrisetto sempre presente sulle labbra di un certo Cole Sprouse decidono di incrociare la sua strada, le cose si compli...