76.

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Portai le mani tremanti sui suoi pantaloni e iniziai a sciogliere la cintura. Poi venne il momento dei bottoni e non mi stupisco minimamente se la mia faccia si era già trasformata in un lampione acceso.

-Tutto bene, Reinhart?- mi chiese Cole divertito.

Che bastardo! Si divertiva a vedermi in difficoltà!

-Questa situazione è davvero imbarazzante- ammisi, guardandolo negli occhi.

-Non sai invece quanto mi sto divertendo-

Sbuffai e ripresi il mio lavoro, fino a che non lo portai a termine. Era ora!

Gli feci scendere i pantaloni lungo le gambe, lasciandolo in mutande e in tutta la sua bellezza.

Avrebbero dovuto fare una statua per la sua perfezione. Non era magro, nè grasso. Nè muscoloso, nè flaccido. Era possente, bellissimo, uomo. Cole mi fissò intensamente, dopodichè si liberò dei pantaloni, dandogli un calcio.

-Bene. Adesso tocca a me- annunciò, mentre gli occhi gli ardevano di desiderio.

Deglutii a fatica, ma non mi tirai indietro. Non avevo paura. Cole acchiappò i lembi del mio vestito di pizzo e iniziò a tirarmelo su piano piano, senza mai distogliere lo sguardo dal mio corpo.

Dopo pochi secondi, rimasi con addosso calze, mutande e reggiseno. Cole mi studiò per un po' con espressione seria, poi fece scorrere le mani lungo i miei fianchi e attorno alla pancia, poi giù verso le natiche e sulle cosce.

Era una lenta e dolce tortura.

-Sono attratto dalle tue curve, Reinhart- disse piano, iniziando a depositare piccoli baci sulle mie cosce.

Soddisfatto del suo lavoro, si alzò di nuovo, guardandomi negli occhi. Erano capaci di farmi fare qualsiasi cosa. Non riuscii a smettere di guardarlo quando allungò le mani dietro la mia schiena per slacciarmi il reggiseno, lasciandomi mezza nuda davanti a un uomo per la prima volta in tutta la mia vita. I capezzoli, esposti al contatto con l'aria, si irrigidirono doloranti dal desiderio di essere toccati. Cole non mi disse niente. Non fece niente, mi fissò per un istante. Poi le sue dita e i suoi occhi cominciarono a percorrermi lentamente il corpo, mentre io fremevo dal desiderio e pensavo a tutte le mie maledette imperfezioni. Chissà quante ragazze più belle di me aveva già visto... 

Cercai di scacciare quel pensiero e di concentrarmi su di noi, ma era difficile.

-Cosa c'è, Lili?- Cole sembrava preoccupato -Stai tremando-

-Il modo in cui mi guardi... Non pensi che io sia brutta?-

-Dio, no- rispose, rassicurandomi. Mi avvolse il viso tra le mani attirando verso di sè la mia bocca, baciandola, risucchiandomi la lingua come se appartenesse a lui -Sei talmente bella...-

Il modo in cui me lo disse, in cui mi fissava e mi toccava mi spinse a credergli. -Siamo perfetti insieme- mi sussurrò all'orecchio, mentre incastrava le sue mani nelle mie.

Poi sprofondò la testa tra i miei seni, iniziando a baciarli, regalandomi un piacere immenso, mai provato prima. Mi baciò esattamente dove mi batteva forte il cuore e io gli afferrai la testa, intrufolando le mani tra i capelli.

Dopodichè Cole si fermò improvvisamente e mi afferrò i capelli tra le mani, che mi ricadevano lungo le spalle.

Si portò al viso due grandi ciocche e le annusò.

-Adoro i tuoi capelli-

-Me lo dici sempre- gli ricordai sorridendo.

Questa volta non ero imbarazzata. Ero mezza nuda davanti a questo bellissimo uomo, ma ormai la timidezza mi aveva completamente abbandonata.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora