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Alla fine, io e Mads scoprimmo dove avevano deciso di portarci i nostri uomini: in un bellissimo ristorante di paese che aveva aperto da poco e che era davvero spettacolare. Non ero mai stata in un ristorante più bello del Piccolo Rifugio, così si chiamava. Ma vi posso assicurare che di piccolo non aveva proprio niente. Ogni cosa era in stile montagnolo e fu proprio quello a colpirmi di più. E poi non era solo un ristorante, ma possedeva anche una sala da ballo fantastica. Grande, spaziosa, giovanile, bellissima. Rimasi esterrefatta. Cole aveva di nuovo fatto centro.

-Vi piace?- chiese Charles a me e Mads  non appena entrate dentro.

Io e la mia amica ci guardammo e scoppiammo a ridere.

-Ma voi siete pazzi!- esclamai, gettandomi tra le braccia di Cole.

-Puoi dirlo forte, bellezza- mi sussurrò lui tra i capelli.

Mentre eravamo impegnate a ringraziare Charles e Cole, un cameriere si avvicinò per invitarci a prendere posto. -I signori possono seguirmi nella sala accanto, prego-

Venimmo condotti in un enorme sala dove le luci erano molto soffuse e per questo conferivano alla stanza un atmosfera romantica e molto intima.

-Vi siete dati proprio da fare, eh?- chiese Mads, senza smettere di sorridere nemmeno per un minuto.

-Bè, bisogna ammettere che noi abbiamo un certo stile nel fare le cose- rispose Cole, girandosi verso di me e facendomi l'occhiolino.

Ok, più sexy di così non poteva essere.

Arrossii come al mio solito e gli diedi un calcio amichevole sotto il tavolo. Cole fece una smorfia e iniziò a giocherellare con le mie gambe.

Certi giochetti dovrebbero essere vietati in un ambiente pubblico, ma lasciamo perdere... Ero tutto un fremito e il cuore non smetteva di battermi nemmeno per un secondo.

-Finalmente vi vedo felici, voi due- ci indicò Charles, sorseggiando un bicchiere di vino rosso.

-Charles, amico...- iniziò Cole sorridendo -io e Lili siamo la coppia più bella del mondo. E sottolineo bella-

Charles allora si rivolse a me: -Meno male che ti sei decisa. Era un tale piagnucolone quando non lo guardavi nemmeno di striscio-

Mi misi a ridere. Cole invece divenne serio.

-Sta' zitto- ammonì il suo amico, rifilandogli una gomitata amichevole.

Era evidente che non amava essere messo in difficoltà. Ma sapere che aveva sofferto almeno quanto me, mi rendeva felice. Perché significava che ci teneva davvero. -Ah, ti posso assicurare che anche Lili era ridotta a uno straccio quando...- Prima che Mads potesse dire qualcosa di troppo imbarazzante, la fermai.

-Madelaine. Tappati. La. Bocca- scandii volutamente ogni parola affinchè capisse che era arrivato il momento di tacere.

Fortunatamente Cole ebbe la decenza di starsene zitto e di parlare di altro per il resto della cena. Meno male!

Dopo aver mangiato come delle grasse mucche affamate e chiesto il conto, ci spostammo tutti e quattro nella sala da ballo. Non era proprio una sala, ma una specie di taverna molto, molto grande.

C'era un bar e un'immensa pista da ballo.

Quando entrammo, la sala era già gremita di persone e la musica risuonava dalle casse.

-Vuoi qualcosa da bere?- mi chiese Cole.

-No, grazie. Sennò rischio di non reggermi più in piedi- gridai per sovrastare la musica e farmi sentire da Cole.

-Non sarebbe una cattiva idea. Potremmo...- la frase di Cole rimase incompleta.

-Non dirlo!- lo ammonii immediatamente.

-...fare sesso per tutta la notte- concluse trionfante e con un gran sorriso stampato in faccia.

Dio, che imbarazzo!

Quella parola mi aveva sempre dato fastidio. Non so perché, ma... non mi piaceva, punto.

-Cole!- urlai.

Lui si mise a ridere e mi prese tra le braccia.

-Perché ti da così noia che io dica 'sesso'?- mi bisbigliò all'orecchio con voce provocante.

-Perché... perché...- balbettai in maniera patetica.

-Aspetta. Sei vergine?- chiese stupito.

-Con tutto quello che ti ho raccontato l'altra notte mi chiedi se sono ancora vergine? Sul serio, Cole?-

Forse aveva alzato un po' troppo il gomito... -Vero- disse, accigliandosi -Scusa... è che...-

-... ti era passato di mente- conclusi al posto suo.

-Bè, la cosa mi fa sentire sollevato-

Adesso ero io a non capire... -Perché?-

-Perché sarò il primo e l'unico- mi sussurrò con voce sensuale e fin troppo provocante.

Una cascata di brividi mi percorsero tutta la schiena e mi sentii subito in imbarazzo. Lo so, lo so, sono noiosa con tutti questi imbarazzamenti, ma, credetemi, il tutto non poteva non essere imbarazzante! Mi scansai di scatto da lui e lo guardai negli occhi, mentre il mio respiro si fece irregolare.

-Lili-

-Mh?-

-Stanno dando la nostra canzone- mi fece notare Cole.

-Always?-

-Non la senti?- chiese stupito.

Forse anch'io quella sera avevo alzato un po' troppo il gomito... E non era da me!

Dio, questo ragazzo mi faceva uscire fuori di testa!

Ecco, adesso la sentivo... la nostra canzone.

-Andiamo- Cole mi prese per mano e mi condusse al centro della pista.

Mi cinse i fianchi e io gli avvolsi le braccia intorno al collo, proprio come avevamo fatto l'altra sera a casa sua.

Stavo così bene... Le note e le parole di Bon Jovi ci accompagnavano con tutta la loro dolcezza e non potei fare a meno di abbandonarmi completamente tra le sue braccia. Poggiai la testa sulla sua spalla e sentii che stava ridendo. Mi incuriosii. -Perché ridi?-

-Sto tenendo la più bella ragazza vergine tra le braccia e tu mi chiedi perché rido?- Gli diedi una spintarella e gli schiacciai un piede. -Ahi!- si lamentò.

-Così impari a mettermi sempre in imbarazzo-

-Sei così bella quando ti imbarazzi, lo adoro. Diventi tutta rossa e mi fai eccitare in una maniera...-

-Cole! Piantala, per favore!-

-Sono sempre più convinto che un po' di sesso sfrenato ti farebbe bene per scioglierti un po'- si mise a ridere, mentre continuavamo a ballare.

Oh mio dio, ma perché questo ragazzo doveva sempre essere così diretto?

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora