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Gli ospedali mi hanno sempre fatto paura.

Quando venivo a trovare mio padre, volevo subito fuggire non appena varcavo la porta.

Non gli ho mai sopportati. Per me la parole ospedale significa morte, non riesco a paragonarla a qualcosa di positivo.

Qualsiasi cosa di positivo.

Erano due ore che eravamo entrati e ancora non sapevamo niente.

Pochi minuti dopo il nostro arrivo, vidi Ashley e Tom varcare la porta dell'ospedale. Corsi loro incontro e affondai il volto tra i vaporosi capelli di Ashley non appena la raggiunsi. In quel momento lei quanto me aveva bisogno di un assoluto conforto.

La strinsi più forte che potei, ma non riuscii a trattenere i singhiozzi.

-Lili...-

-Ashley... ho paura-

-Anch'io. Tanta-

La strinsi ancora a me e la confortai come meglio mi era possibile. Quando la guardai in volto, vidi due occhi stanchi e terrorizzati.

Non era la prima volta che assisteva a una cosa del genere. Sembrava che l'incubo non volesse finire.

Mi accarezzò dolcemente una guancia e, dopo avermi asciugato una lacrima calda, mi prese per mano e ci accomodammo sulle poltroncine nella sala d'aspetto. Non sapevo nemmeno che ora erano, ma il sole ormai era andato a dormire dietro le montagne e l'ospedale brulicava di persone. Chi andava a trovare i propri cari, i dottori che correvano da un reparto all'altro, gli infermieri che si prendevano cura dei malati. C'era un gran chiacchiericcio, ma noi continuavamo a restare in silenzio, non sapendo cosa dire.

Poco dopo, Tom ci raggiunse; era appena stato a parlare con il medico.

-Allora?- Ashley si alzò in piedi non appena lo vide.

Suo marito sospirò pesantemente, come a scrollarsi una grossa paura di dosso. -Hanno deciso di operarlo-In quel momento non sapevo che essere felice o gettarmi nella disperazione.

Che significava? che l'operazione era l'unico modo per salvarlo? Che si sarebbe risolto tutto?

Ashley rimase in silenzio. Tom riprese a parlare. -Il cuore ha una malformazione e se non intervengono subito non potrebbe...- le ultime parole gli morirono in gola.

Una malformazione... Al cuore... A quel bellissimo cuore che mi aveva amato, che quando facevamo l'amore batteva all'unisono con il mio. -I... i dottori hanno detto c-che sarà un'operazione rischiosa... ma è l'unico modo... per salvarlo-

A quelle parole, Ashley non riuscì più a contenersi e si gettò disperata tra le braccia del marito, che le sussurrò parole dolci e confortanti all'orecchio. Io rimasi come impietrita. La parola malformazione mi stava ancora vorticando dentro la testa.

Non mi accorsi nemmeno che Madelaine mi stava abbracciando. Non sentivo più niente. Avevo solo un disperato bisogno di rivedere Cole.

E basta.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora