12.

1.4K 64 13
                                    

-Lili, vado di sotto, perché devo assolutamente parlare con il professor Jeff prima dell'inizio delle lezioni, d'accordo?- mi chiese Mads, affacciandosi dalla porta del bagno.

-Sì, certo. Ci vediamo dopo, tranquilla- le risposi, sorridendole.

-Vai, perfetto. A dopo!-

E in meno di cinque secondi scomparse. Subito dopo sentii bussare alla porta.

-Oooh Mads, che cosa ti sei dimentica questa volta?- dissi, lamentandomi e andando ad aprire la porta, avvolta nel mio asciugamano rosa, che a malapena mi copriva le cosce. Ma davanti a me non trovai Mads... purtroppo.

Cole mi stava sorridendo con una faccia da ebete e, quando vide il mio abbigliamento davvero poco coprente, abbassò subito lo sguardo, squadrandomi da capo a piedi.

Ero imbarazzatissima e avevo, come al solito, le guance in fiamme. Chiusi la porta di scatto, senza proferire parola.

-Dai Lili, fammi entrare, ti devo dire una cosa importante-

-No! Sono nuda!- gli risposi irritata e alzando un po' troppo la voce. Magari qualcuno ci stava ascoltando... -Cosa sarà mai, non sei la prima che vedo...-

-Scordatelo! Non entrerai mai in camera mia, finchè non sarò vestita!-

Cercai di vestirmi alla velocità della luce con i primi indumenti che trovai a portata di mano: jeans, maglioncino di lana blu e stivali alti marroni. Mi detti una breve occhiata allo specchio e sistemai i lunghi capelli raccogliendoli in uno chignon improvvisato.

Aprii la porta con il fiatone e a malapena riuscii a dire:- Che vuoi di prima mattina?-

Ok, forse ero stata un po' troppo aggressiva, ma doveva togliersi dalla testa di rompermi l'anima subito alle otto di mattina.

-Ti ho detto di non usare questo tono con me! Comunque, ti volevo informare che stasera usciamo. La discoteca del paese è aperta e tutti gli studenti del college andranno lì. Fatti trovare pronta alle nove: prima andiamo a mangiare una pizza con Mads e Charles, ok?-

No, no, no, e poi no. Perché riusciva a rovinarmi la giornata di prima mattina?

Io odiavo le discoteche e non c'ero mai andata in vita mia.

-Ma scusa, il coprifuoco per noi studenti non è alle sette e mezzo?- chiesi sorpresa e speranzosa.

-Sì, lo so, ma il mercoledì ci lasciano uscire senza problemi. Contenta?-

-E se non volessi venire?- azzardai.

-E se andassi su dalla preside a fare quattro chiacchiere riguardo ad una ragazza molto maleducata che dovrebbe essere espulsa dal college?- rispose avvicinandosi al mio viso, mentre il suo solito sorrisetto increspava le sue labbra perfette.

Mi ritrassi subito e risposi acida: -Sei insopportabile-

-E tu sei solo una ragazzina. Stasera vieni con me, non discutere- disse così e se ne andò, facendomi innervosire più di prima.

Adesso, per una settimana, sarei dipesa da lui... che seccatura!

Di cattivo umore scesi di sotto per fare colazione e, con mia grande sorpresa, trovai Marilù in compagnia di Charles.

-Ehi, non dovevi essere a parlare con il professor Jeff?- domandai curiosa.

-Ho già fatto. Piuttosto, perché c'hai messo così tanto? Eri quasi pronta quando sono andata via...- Ecco, questa non ci voleva.

Dovevo inventare una scusa: non mi andava di dire la verità... soprattutto davanti a Charles.

-Ehm... ho avuto un problema con... il phon...- dissi, abbassando lo sguardo e iniziando a mangiare una fetta di pane con la marmellata di susine, la mia preferita.

-Il phon?- chiese Mads, non troppo convinta di quello che avevo appena detto.

-Sì, il phon-

-Ma se ti sei lavata i capelli ieri sera!-

-Ti ho detto che ho avuto un problema con il phon- risposi, facendole capire che non volevo più parlarne.

-D'accordo...- rispose, storcendo la bocca.

Le avrei spiegato tutto più tardi, quando saremmo state finalmente sole.

-Ah Lili, stasera Charles e Cole si sono offerti di portarci fuori a cena e di andare anche in discoteca, ci stai?- mi chiese con la felicità scolpita in faccia.

-Devo...- pensai, mentre stavo spalmando un'altra fetta di pane. Il cibo mi tirava sempre su il morale. -Come?-

Mi accorsi subito dopo che avevo riflettuto a voce alta.

Che scema!

-No, niente niente- dissi guardando le loro facce perplesse e alquanto stupite, mentre continuavo ad agitare le mani davanti al viso.

-Lili, stai bene? Mi sembri un po' strana...- mi chiese Mads. Sembrava veramente preoccupata.

-Sì sì, sto bene, non ti preoccupare... sto bene. Ora devo andare, ho lezione. Ci vediamo all'ora di pranzo- dissi, mettendomi un altro pezzo di pane e marmellata fra i denti e volatilizzandomi all'istante. La giornata non stava iniziando per niente bene e sicuramente sarebbe finita peggio. Mi diressi nell'aula di italiano, contenta di passare due ore lontano da Cole e tutti gli altri. Un po' di sano studio mi avrebbe sicuramente distratta. Ero sovrappensiero e stavo camminando guardandomi i piedi, quando all'improvviso andai a sbattere contro qualcosa di piuttosto duro.

-Ehi, bella addormentata, proprio non riesci a starmi lontano, eh?- ripose una voce profonda, che riconobbi subito.

No.

Ancora lui, no.

Perché a me?

Avevo per caso fatto qualcosa di sbagliato?

Se era così, avrei chiesto umilmente scusa, affinchè tutto questo finisse al più presto possibile!

-Sparisci, Cole- gli diedi una breve spinta per passare e filai dritta in classe.

Mi sedetti nel mio solito posto, accanto alla finestra. Quando Cole entrò, le ragazze non risparmiarono le loro occhiatine ammiccanti. Quanto erano stupide! Ce ne saranno stati di ragazzi belli in tutto il college? No, andiamoci a prendere quello stronzo e dannato, mi sembra chiaro.

-Ciao, tesoro- sentii un sussurro alle mie spalle.

Mi girai di scatto.

-Anche tu segui il corso di italiano?- chiesi, con la disperazione che stava invadendo il mio corpo.

-Esatto. Non si puo'?- chiese di rimando, sorridendo.

-Trovati un altro posto allora!-

Qualcuno lassù aveva deciso di farmi perdere il controllo, ormai era deciso.

-No, perché qui sto bene e non sarai certo tu a impedirmelo-

Stavo pensando di cambiare posto io, mettendo fine a quel teatrino, ma Cole mi fece subito cambiare idea.

-Non provare a cambiare posto, perché vado dritto dalla preside- Ero in trappola, non potevo fare niente e ciò, mi dava fastidio.

-Sembri solo un fastidioso avvoltoio- risposi.

-Sì, è vero. E tu sei la mia preda- sussurrò, avvicinando le sue labbra al mio orecchio. Incredibile. Aveva una straordinaria capacità di farti sciogliere in un momento. Aspetta, che cazzate stavo pensando?Lili! Falla finita e ascolta la lezione! mi ordinai.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora