19.

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-Cole, quanto tempo ragazzo mio! Come stai?- chiese l'uomo grasso dai lunghi baffii, che in pochi istanti si era materializzato accanto a noi. Cole mi cinse la vita con il braccio senza alcun preavviso.

All'inizio mi irrigidii: non mi piaceva tutta quella confidenza, ma poi mi rilassai, presa dalla conversazione.

-Diciamo bene, Robert. Lavoro e studio- rispose Cole di rimando, sorridendogli.

-Allora, è questa la bella ragazza di cui parlavi? E' proprio come me l'hai descritta, bellissima. Complimenti Cole, mi hai fatto proprio un bel regalo ragazzo mio!- disse scrutandomi e battendo una pacca sulla spalla di Cole.

-Posso avere l'onore di sapere il nome di questa bellissima fanciulla?- mi chiese Robert subito dopo, prendendomi galantemente la mano e posandoci un leggero bacio.

-Lili. Mi chiamo Lili- risposi con un sorriso.

- Lili- ripetè -Un bel nome per una bella ragazza, del resto. Eh, Cole?-

-Già, bellissima- disse, schioccandomi un bacio sulla guancia e stringendo ancor di più la stretta al mio fianco.

Ok, se ne stava approfittando.

-Da quanto siete fidanzati, ragazzi?-

-Un anno- rispose Cole.

-Solo da pochi mesi- risposi io.

Ecco, brava Lili. Perché non chiudi mai quella boccaccia!?

-Ehmm... un anno e pochi mesi,Robert- Cole cercò di sembrare il più normale possibile e fortunatamente Robert gli credette.

Fiiuh, c'era mancato poco!

La serata passò tra cibi deliziosi, risate e tanto divertimento. Ero costretta a rimanere ogni secondo vicino a Cole. Per gli altri noi eravamo felicemente fidanzati, ma io non vedevo l'ora di potermela finalmente svignare.

-Oh merda...- disse Cole dal nulla, guardando qualcosa, o meglio qualcuno alle mie spalle.

-Ehi Sprouse, com'è?- Un ragazzo alto, biondo e dai famelici occhi azzurri, si materializzò al nostro fianco.

-Delton- rispose Cole, serrando la mascella.

Si vedeva lontano un chilometro che questo bel ragazzo che era appena arrivato gli stava sulle palle, ma cercò di mantenere la calma.

-Allora, continui sempre a fare gare o scii solo per divertimento?- chiese il biondino, lanciandomi una breve occhiata.

Io veramente studio e insegno, Delton- rispose Cole, sempre più freddo e nervoso.

-Ah davvero? Wow, dev'essere... interessante. Soprattutto quando c'è una bella ragazza come questa a rallegrarti la giornata- disse, avvicinandosi a me e sorridendomi malizioso.

Era molto bello, bisognava ammetterlo, ma era la classica bellezza da modello hollywoodiano e a me non andava molto a genio. Non aveva niente di particolare, insomma.

-Lasciala stare Delton o ti cavo un occhio- lo minacciò subito Cole, stringendomi la mano.

Era proprio odio... -Cole smettila- lo ammonii in modo dolce.

Avevo capito subito che questo tizio non gli stava particolarmente simpatico, ma adesso stava esagerando.

-Hai sentito la ragazza? Smettila, Sprouse-

-Delton, hai cinque secondi per evaporare-

Questo Delton però, non lo stava nemmeno ad ascoltare, quando all'improvviso le luci si spensero e tutto divenne molto più soffuso.

Una ragazza si avvicinò al microfono:- Bene signori, che abbiano inizio le danze tirolesi!- annunciò entusiasta.

-Posso avere il piacere di ballare con... ?- mi chiese il biondino, tendendomi la mano e aspettando di sapere il mio nome.

-Lili-

-Lili, vuoi ballare con me?- mi chiese nuovamente.

A tanta galanteria non si poteva di certo rinunciare, no?

Accettai, ma Cole non ne fu così felice: -No, tu resti qui- mi ordinò, prendendomi per un polso.

-Lasciami Cole, stai diventando patetico- gli dissi, fulminandolo con lo sguardo.

Va bene che dovevo far finta di essere la sua fidanzata, ma diamine, volevo divertirmi anch'io!

Nessun ragazzo mi aveva mai invitata prima, era arrivato il mio momento! Cole fissò prima lui e poi me, e alla fine lasciò andare il mio polso.

Quando ci allontanammo abbastanza da Cole e iniziammo a ballare, gli chiesi il suo nome: -Tu invece come ti chiami?-

-Hart, Hart Delton-

-Piacere di conoscerti Hart- dissi, sorridendo e ballando a più non posso.

Mi stavo divertendo e Hart mi faceva ridere, quando ad un certo punto, mi sentii afferrare per il braccio e portata via, lontano dalla pista da ballo. Quando mi resi conto di chi si trattava, avrei voluto spaccargli la faccia. Ma come si permetteva?!

Cole non smetteva di camminare, trascinandomi dietro di sè.

-Ehii, dove la stai portando?- sentii da lontano la voce di Hart.

-La vuoi smettere di correre?!- chiesi spazientita e persino un po' preoccupata: Cole sembrava su di giri. Uscimmo fuori dalla grande sala, ci ritrovammo nella hall del college, salimmo le scale e percorremmo un lungo corridoio. Non avevo la minima idea di dove mi stesse portando, ma sicuramente lontano da Hart.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora