96.

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Venni svegliata dal suo dolce profumo e realizzai subito dove mi trovavo.

Aprii lentamente gli occhi e mi accorsi che avevo le labbra premute contro il petto nudo di Cole.

"Almeno ho avuto la decenza di non sbavare...", pensai, soffocando una risata.

Notai che lui aveva gli occhi chiusi e il respiro regolare: stava dormendo. Sentii le nostre gambe attorcigliate le une alle altre e i nostri corpi nudi che si toccavano. Ricordai all'istante ogni piccolo e indimenticabile particolare della sera precedente: le mani di Cole che esploravano con infinita dolcezza il mio corpo, il suo respiro caldo, i battiti dei nostri cuori e le nostre labbra che non smettevano neanche per un minuto di cercarsi. Lo guardai. Mi resi conto che dovevo assolutamente immortalare quel momento: Cole stava dormendo beatamente, come se non avesse nemmeno un problema al mondo, ed era bello. Molto bello. Le labbra leggermente socchiuse e morbide, i capelli un po' più lunghi che gli ricadevano dolcemente sulla fronte, il petto scolpito che si muoveva a ritmo regolare.

Sono davvero fortunata, pensai, alzandomi senza far rumore e coprendomi il seno con il lenzuolo.

Mossi con delicatezza una delle mie gambe, cercando di non svegliarlo, ma invano. Cole emise un sospiro e subito dopo si stiracchiò, aprendo gli occhi. Mi guardò e con un movimento repentino mi afferrò per i fianchi e mi riportò sotto di lui, schioccandomi un bacio appassionato sulle labbra. Giocherellò con i miei capelli, arruffandomeli ancora di più.

Mi sfiorò le labbra un'ultima volta, sussurrando:-Buongiorno- Gli sorrisi, rispondendo con un altro bacio.

Mossi nuovamente le gambe e Cole se ne accorse: erano ancora strette alle sue.

-Siamo un po' attorcigliati- mi rifilò un sorrisetto malizioso e alzò le sopracciglia divertito.

-Già...- arrossii. E riecco il mio imbarazzo che tornava alla riscossa. Ero davvero una stupida!

In fondo, era il mio fidanzato, mica uno sconosciuto. Ma non ci potevo fare niente, era più forte di me.

Dato che Cole non si decideva a muoversi (evidentemente il signorino stava bene così), gettai uno sguardo alla sveglia poggiata sul comodino vicino al letto. 

Cazzo, le otto meno venti! Alle otto in punto iniziavano le lezioni e non potevo arrivare in ritardo.

-Cole, spostati- Cercai di scalciare via le sue gambe, che adesso erano diventate troppo ingombranti -Ho lezione tra un quarto d'ora!-

-Ma io non voglio spostarmi-

Come, prego?

Lo guardai con un punto interrogativo dipinto in faccia.

-Resta con me. Non andare a lezione. Prendiamoci una giornata tutta per noi- mi propose tranquillamente. Era andato completamente fuori di testa. Non avrei mai saltato le lezioni, nemmeno una! Nemmeno per lui. -Non ci penso nemmeno. Oggi ho anche due ore di matematica e non posso...- Cole mi zittì con un bacio, prendendomi alla sprovvista. Ok, i suoi baci erano devastanti e il più delle volte non riuscivo a tirarmi indietro, ma ora come ora non potevo. Feci richiamo a tutte le mie forze e lo spinsi via. -No, Cole. E poi tu come fai?-

-Io non ho problemi. Prendo lezioni quando mi pare, a regola avrei già finito il college, ma mi piace tenermi in allenamento-

Ecco, per lui era sempre tutto facile. Già finito il college, prendeva lezioni quando pareva a lui, aveva già un lavoro fisso... Io no!

Storsi la bocca e scossi la testa.

-Eddai, hai la media del cento! Mica ti bocciano se salti una lezione... non ne hai mai saltata una!- Vero, ma... "E divertiti una volta tanto!"

Mi ci manchi pure tu!

-Allora?- Cole stava attendendo una risposta.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora