6.

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Suonata l'ultima campanella, mi diressi in sala pranzo, per incontrarmi con Mads.

Arrivai di corsa, perché come al mio solito ero in ritardo. Afferrai un panino con la mortadella e me lo ficcai in bocca.

-Ehi, piano così strozzerai!- disse Mads.

-Allora... come sono state le lezioni?- chiesi, con la bocca piena.

-Bè...- iniziò sorniona, ma poi si fece seria -allora, in classe con me ci sono Charles...- e le scappò un risolino.

-Che è, ti piace Charles?- chiesi piuttosto schifata. Non so perché, ma quel ragazzo non mi piaceva, così come tutti i suoi amici.

-Ma nooo, scema. Però è carino e...- non finì la frase, mentre le guance le si stavano colorando di un bel rosso ciliegia.

Ahia! Guai in vista... -E... cosa?- dovevo indagare.

-Mi ha chiesto di uscire!- sputò il rospo che si teneva dentro, tutto d'un fiato.

-Che?- non ci potevo credere. Faceva proprio il cascamorto con tutte, non se ne lasciava sfuggire una, certo! -E te... insomma...- non sapevo come prenderla. Forse Mads gli piaceva davvero... -Io gli ho detto di sì!- disse tutta eccitata -Non sei contenta?-

-Oh sì... certo. Però mi raccomando Mads, occhi aperti. Stai attenta. Lo sai che ci prova con tutte-

-Lo so, lo so. Tranquilla- disse, piazzandosi il dito indice sotto l'occhio e tirando un po' giù, in segno d'intesa.

-Tu invece?- mi chiese subito dopo.

-Io? Niente di che...-

-Aaaah, aspetta. Ora che mi ricordo- mi interruppe- tu sei in classe con Cole!-

-Come lo sai? E poi seguiamo solo il corso di greco... insieme-

E la cosa mi irritava parecchio. Era insopportabile. Sempre con quell'aria altezzosa, come a sottintendere che lui era un passo avanti a tutti.

-Bè, prendila come una cosa positiva... è talmente bello!-

-Ma smettila!- dissi, dandoli un leggero pugnetto sul braccio sinistro. Ci mettemmo a ridere, quando una voce, proveniente dalla Sala Grande, ci interruppe: -Tutti gli studenti sono pregati di presentarsi nella Sala Grande per scoprire il nome del loro maestro di sci- disse la voce squillante.

Ci dirigemmo subito in Sala Grande, gremita di ragazzi in attesa del loro nuovo maestro. Ero piuttosto nervosa. Chissà chi mi sarebbe capitato...

Ognuno di noi, uno ad uno, doveva immergere la mano dentro una grande ampolla, strapiena di bigliettini. In ognuno di questi biglietti c'era scritto il nome di un maestro di sci. Quello che pescavi, ti avrebbe fatto da insegnante per tutto l'anno scolastico.

Arrivò il mio turno, immersi la mano, afferrai un biglietto a caso e, molto lentamente, lo aprii. Divenni bianca come un lenzuolo nel vedere quello stupido nome impresso proprio sul mio stupido bigliettino

COLE SPROUSEEEEE?!

Nooooooooooo!

Perché a me, perché, cazzo!

No, non ero pronta, come avrei fatto ad affrontare la sua arroganza tutti i santi giorni?

E, come se non bastasse eravamo anche nello stesso corso di greco.

-Ehi Lili, sei scomparsa. Chi ti è capitato?-

Le porsi semplicemente il biglietto e alla vista di quel nome, Marilù si mise a fare i salti di gioia. Che c'era da gioire in una situazione del genere?

Per me era una tragedia!

-Oddio Lili, dimmi che non è vero! Quanto sei fortunata! Secondo me è destino-

-Eh?- chiesi schifata e incredula.

-Sì Dai! Siete insieme al corso di greco e da adesso in poi sarà anche il tuo insegnante di sci, ma ci pensi?-

-Wow, è davvero una gran bella notizia...-dissi priva di entusiasmo e con una punta di disperazione. -Dai su, andiamoci a vestire- mi incitò, dandomi una leggera pacca sulla spalla.

-Andiamo...-

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora