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Lili

-Che cosa?!-
Non potevo crederci, non adesso...
- Hai capito bene. Fai le valige al più nulla presto, perché ti spedisco in montagna. Invece di passare il tuo solito anno scolastico qui in città, in mezzo a smog e confusione, ritroverai la tranquillità e la pace.- dichiarò, con un sorriso.
Oddio mi mancava il respiro.
In montagna?
Stava scherzando? Lo spero tanto
Non sarei durata una settimana
Come poteva farmi una cosa de genere.
È vero che qui non avevo nessun amico e che la mia vita sociale era grande quanto una nocciolina, ma stavo bene.
Amavo la solitudine e come dice il detto:"meglio soli, che male accompagnati". Io ci credevo. In passato avevo avuto qualche amica, ma tutte erano tremendamente insensibili, approfittatrici e attirate da discoteche, ragazzi e tacchi alti. Non proprio il mio stile di vita...
Ero una persona molto solitaria e non amavo la compagnia, soprattutto se a occupare il mio tempo erano persone come loro.
Così cercai di mantenere la calma e mi rimisi seduta sulla sedia. -Mamma, spero tu stia scherzando. Non ci vado in montagna, puoi scordartelo. Lo sai che non mi piace la neve e non so nemmeno sciare. Che diamine farei?- chiesi con un minimo di speranza.
-Lili ti devi allontanare da questo posto.Devi dare una svolta alla tua vita. Non puoi stare chiusa in casa per sempre. Ti ho vista sai? Non hai nessun amico e passi tutto il tempo da sola. Ho pensato che forse cambiare posto per un po' ti avrebbe fatto sicuramente bene, quindi niente storie. Domani parti e non voglio sentire polemiche. Chiaro?- disse, più convinta che mai. Quando mia madre si metteva in testa una cosa, nessuno era in grado dì persuaderla a cambiare idea. Nemmeno io, che ero molto più cocciuta di lei.
Rimasi di sasso davanti alla sua decisione così improvvisa e per niente entusiasmante.
Insomma, la montagna ed io? Assolutamente no, non saremmo mai andate d'accordo. Povera me. Avevo davanti un anno da incubo.
Ma ormai tutto quello che potevo fare era non piangermi addosso e iniziare a far le valigie.
Mi diressi in camera mia e mi misi al lavoro. Dovevo portare con me tutto il necessario per sopravvivere a questo inferno. Presi la valigia più grande che avevo e iniziai a riempirla. Stavo osservando una foto di mio padre, quando la mamma fece capolino dalla porta della mia camera.
- Scusa Lili se ti disturbo, ma dovremmo andare a fare qualche acquisto. Ti servirebbe qualche tuta da sci e molte altre cose. Sei pronta?- mi chiese, quasi dispiaciuta. C'è l'avevo a morte con lei, dopo avermi presentato la mia nuova, orrenda vita su un piatto d'argento, ma dovevo fare buon viso e cattivo gioco.
-Certo mi preparo e scendo- risposi cordialmente, mostrando il miglior sorriso finto del mio repertorio. -Bene, ti aspetto giù- dopo aver detto ciò, chiuse la porte alle spalle e sparì.
Due ore più tardi mi ritrovai all'interno di un centro commerciale stracolmo di tute da sci. Mia madre ed io passammo l'intero pomeriggio all'interno del negozio, mettendo a dura prova la mia pazienza.
Il giorno dopo mi svegliai prestissimo. Feci colazione, mi lavai e mi vestii, pronta per affrontare il lungo viaggio che, per mia sfortuna, durò più di quattro ore.
-Lili?-
-Si mamma?- Ahia! Quando iniziava così, non si prospettava nulla di buono. - Non sei arrabbiata con me,vero?- mi stava prendendo ancora in giro, forse!?
- No, certo che no...- Bruciavo la macchina e tutti i bagagli che conteneva da quanto ero arrabbiata, cazzo!
- Ascoltami, tutto questo lo sto facendo per te. Voglio solo che la mia bambina passi un anno diverso dagli altri. Ti troverai bene, vedrai. E sicuramente ti aiuterà!- disse non troppo convinta. Eh no, questo era troppo.
- Mi aiuterà? A fare cosa? A chiudermi ancora di più in me stessa? Dio mamma, lo sai benissimo che non sono per niente contenta e non dirmi tutte queste cavolate per convincermi. Si che lo fai per il bene, ma proprio non lo capisco. Ti prego, finiamola qui-
E così non dissi più una parola finito a destinazione. Voleva che cambiassi atteggiamento e che fossi più estroversa? Bene,avrei fatto a modo mio, come sempre de resto.
Arrivate a Montana, mia madre non esitò a registrarmi nella nuova scuola e anche al corso di sci per principianti.
-E dai mamma, questo lo potevi evitare però!-
-Cosa? Il corso di sci per principianti? Non ci penso nemmeno! Ti mando qui anche per imparare un nuovo sport, cioè lo sci. E visto che sei una schiappa, qualcuno ti aiuterà nell'impresa- Oh poveri noi!
Dopo avermi portata nella mia nuova scuola, che offriva vitto e alloggio, mia madre mi salutò facendo scivolare una lacrima lungo le sue guance.
- Dai mamma, non piangere. In fondo mi hai spedita tu qui- dissi risentita.
-Certo amore, lo so. Ma ricordati che lo faccio per il tuo bene, capisci?-
-Si...- dissi non troppo convinta: in realtà non capivo proprio niente, ma in quel preciso momento, volevo solamente salire in camera per sprofondare in un sonno profondo e risvegliarmi dopo un sacco di tempo, scoprendo con mia grande sorpresa che tutto questo era solo un incubo. Ma purtroppo, non fu così. Entrai nella mia camera. Beh, in fondo, non era così male. Mi piaceva. Aveva una splendida vetrata che si affacciava su due montagne che toglievano il fiato solo a guardarle di sfuggita; due comodi letti di legno, disposti a poca distanza l'uno dall'altro; un grande armadio sempre in legno, dove avrei potuto deporre tutti i miei vestiti; e uno splendido televisore! Non mi potevo di certo lamentare. Almeno una cosa andava per il verso giusto. Stavo contemplando il mio nuovo habitat, quando la porta si spalancò all'improvviso. Una ragazza dai lunghi capelli rossi e boccolosi fece la sua comparsa all'interno della stanza.
Era sommersa dalle molte valigie che aveva con sé, così decisi di aiutarla. - Ehi, posso darti una mano?-
- Si certo, mi faresti un gran favore.- disse affaticata.
-Ah, a proposito sono Madelaine, la tua nuova compagna di stanza. Piacere di conoscerti....?-
- Lili, mi chiamo Lili. Il piacere è mio- dissi stringendole la mano in una possente stretta. Era simpatica ed ero contenta di dividere la camera con lei.
-Bene Lili, quest'anno ci divertiremo molto insieme,vedrai!- annunciò, facendomi l'occhiolino.
Tutto quello che mi venne in mente appena pronunció quelle parole fu: "Benvenuta all'inferno Lili... e questo è soltanto l'inizio!"

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora