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Ok, ero scesa con ben quindici minuti di anticipo e per questo, mi sentii una completa deficiente malata, ma Cole adesso era in ritardo di dieci minuti!

Forse aveva cambiato idea e pensava che non ne valesse la pena perdere tempo con una come me.

O forse era stato tutto un sogno fino ad'ora e io mi stavo appena risvegliando dal lungo letargo, oppure... Il rumore di una moto mi fece letteralmente sobbalzare e per poco non caddi a terra.

E' da precisare che stavo indossando il tacco dodici, quindi il mio equilibrio su quelle specie di trampoli era molto, molto precario.

-Eccomi, scusa il ritardo, ma c'era traffico per strada...-

No. Non era possibile.

Quello che era a cavallo di una moto e si era appena tolto il casco nel modo più sexy possibile era... era... Cole? Per la miseria.

Io restai a bocca aperta, mentre Cole mi fece un sorriso a trentadue denti.

-Brava, ti avevo detto di vestirti pesante e mi hai ascoltato, ma...- lanciò uno sguardo alle mie scarpe.

Ma perché avevo dato retta a Mads?

Stupida, stupida, stupida!

-Ehmm...- balbettai -Se puoi aspettarmi, vado un attimo su e...-

-Non preoccuparti, ti aiuto io- un sorriso malizioso si dipinse sulle sue bellissime labbra... come sempre.

-Vieni, non morde mica- mi assicurò, rivolto alla moto.

Ok... Mi avvicinai e Cole prese subito un altro casco.

-Mi dispiace per la tua pettinatura, tesoro, ma il casco è obbligatorio-

Non dissi niente, mentre lui mi stava infilando un casco nero, intonato al suo e al colore della moto.

-A proposito, sei bellissima stasera- disse, guardandomi con i suoi profondi occhi verdi, che ti facevano subito perdere il fiato.

Se si iniziava subito così... Scossi il capo, incapace di proferire parola.

Ormai ero fuori combattimento. Cole mi sorrise.

Il suo sorriso... Smettila Lili!

-Forza, aggrappati al mio braccio e salta su- mi incitò.

Grazie al suo braccio, riuscii a salire a bordo della moto senza troppi problemi.

Ecco, adesso mi ritrovavo a stretto contatto con lui.

Il mio corpo premuto contro il suo, quando a separarci c'erano solo inutili strati di cappotti e vestiti. Aspetta, avevo detto inutili?

Meglio non pensarci.

-Aggrappati a me- mi ordinò.

Eh?

-Cosa?-

-Vuoi per caso fare un incidenti, Lili?- mi stuzzicò.

Mi ci mancava solo quello... -N-no...- balbettai.

-Appunto. Allora fai come ti dico-

Ok, non avevo altra scelta che stringere le braccia intorno a tutto quel ben di dio.

Secondo me, l'aveva fatto a posta di venire in moto, anzichè in macchina... O forse non aveva la macchina e disponeva soltanto di motore a due ruote... -Pronta?- mi urlò, sovrastando il rumore della moto.

-Quando vuoi- gli urlai di rimando, soffocando un sorriso.

Perché, in fondo, ero felice di avere un appuntamento con Cole. Ero felice di aggrapparmi a lui come un koala. Ero felice di poterlo toccare, abbracciare, baciare... No.

Baciare no.

Il patto includeva che lui non poteva baciarmi, a meno che non fossi io a chiederlo.

Ma quella sera, mi sentivo stranamente in vena di fare qualsiasi cosa, quindi poteva succedere di tutto... se solo lo volevo.

Mentre percorrevamo tutto il paese, mi venne in mente che non ero mai salita su una moto prima d'ora. E per di più insieme a un ragazzo. Gioia, panico, eccitazione, felicità, voglia di vivere si mescolarono dentro il mio stomaco, facendomi sentire un'altra persona. Più sicura e meno riservata, timida, impacciata. Più... me stessa. Stringere il suo corpo, poggiare la testa sulla sua schiena, avere le mie gambe a contatto con le sue... tutto questo mi faceva solo provare brividi di immenso piacere. Ed io ero contenta. Contenta di trovarmi al posto giusto.

Intorno a noi, un panorama mozzafiato di luci e decorazioni andavano a incorniciare quel piccolo paesino che, in poco tempo, aveva cambiato la mia vita

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora