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Cole.

Dopo aver ballato a lungo con Lili, ebbi bisogno di un attimo di pausa per riprendermi. Mi riposai, mettendomi a sedere su un tavolino, addobbato con un tovaglietta rossa e un candela a forma di cuore.

Mentre stavo sorseggiando l'ennesimo bicchiere di birra, osservai Lili che stava ballando con Madelaine.

Con quel vestito rosso, era davvero una droga. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso e pensai a tutto quello che le avrei fatto non appena fossimo stati soli nella mia stanza. Pregustavo quel momento e non vedevo l'ora che la festa finisse.

Grazie a Lili avevo passato uno dei migliori compleanni di tutta la mia vita ed ero riuscito a tornare a Washington, la città che mi aveva insegnato ad amare lo sci. Stavo pensando che una ragazza così non l'avrei più trovata in tutta la mia vita, quando qualcuno spostò la sedia del mio stesso tavolino e si mise a sedere.

Camila.

Mi voltai verso di lei, che quella sera assomigliava più a una prostituta che a una normale adolescente come le altre. Certe volte mi domandavo come ero riuscito a stare con lei per tutto quel tempo. Poi ricordai che in realtà lei prima non era così.

Adesso era cambiata. Qualcosa l'aveva cambiata.

-Ti stai divertendo?- chiese, accavallando le gambe e osservando Lili.

-Non ho voglia di parlare con te-

-Pazienza, io ti parlo lo stesso-

Sbuffai e finii la poca birra che rimaneva nel bicchiere.

-Che vuoi?- domandai con poca gentilezza, posando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, facendo un po' troppo rumore.

-Ti amo ancora Cole, lo sai-

-Eppure sei fidanzata-

-Ho trovato un buono a nulla solo per partecipare a questa stupida festa per coppie e vederti- disse, assumendo un aria piuttosto scocciata e guardando in direzione del suo "finto" fidanzato.

Provai pena per lui. Era caduto nelle grinfie di Camila e probabilmente non se ne era ancora reso conto.

Dopo aver rivolto uno sguardo sprezzante nella sua direzione, tornò a concentrare la sua attenzione su di me.

-Cole, ho commesso degli errori, ma io ti amo- mentre diceva ciò, posò la mano sopra la mia.

Cercai di ritrarla subito, ma lei me lo impedì, imprigionandomela sotto la sua.

-Ti voglio ancora, Cole- fece, quasi pregandomi.

Si avvicinò con la sedia e me la ritrovai nemmeno a un metro di distanza.

Continuava a guardarmi con i suoi grandi occhi neri in attesa di una risposta, ma io non avevo niente da dire.

Le parole mi si bloccarono in gola e non avevo più idea di cosa fare. Quel contatto mi dava noia, ma allo stesso tempo non riuscivo a liberarmene. Insomma, io ormai non provavo più niente per Camila. Lei era acqua passata... Guardai le nostre mani intrecciate.

Poi guardai lei, che si era avvicinata ancora di più.

Mio Dio, mi girava la testa. Forse avevo esagerato con l'alcool... Senza nemmeno accorgermene, aveva posato con forza le sue labbra sulle mie e in un attimo fece scivolare la lingua all'interno della mia bocca.

Non stavo più connettendo il cervello.

Risposi al bacio, senza rendermi conto di quello che stavo facendo e mi avvicinai a mia volta.

Ma quando sentii che quelle non erano le labbra a cui ero abituato, mi scansai immediatamente.

Quelle labbra erano così fredde, non calde e focose come quelle di... Lili.

Rivolsi subito lo sguardo verso la pista da ballo e Lili aveva smesso di ballare e mi stava guardando.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora