130.

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Cole.

-Ti sto riconquistando, tesoro-

Sentendo quelle parole, Lili rasalì. Non so se per stupore o paura.

Mi stupii quando sfiorò le mie labbra con il dito, tracciandone il contorno.

Continuai a guardarla, mentre il suo sguardo era fisso sulla mia bocca.

-E' una falsa conclusione- rispose dopo quella che a me parve un'eternità. Un'eternità di assoluto piacere. -Perché dici così?-

-Perché non sei il ragazzo giusto per me- ammise assumendo un atteggiamento di sconforto e spostando l'attenzione sui miei occhi, che non smettevano di osservare ogni suo più piccolo e bellissimo particolare.

-Ma tu sei giusta per me. E non voglio nessun'altra- sottolineai quell'ultima frase affinchè le restasse ben impressa dentro la mente.

Notai un vortice di emozioni contrastanti che traboccavano dai suoi occhi così intensi.

Perché non riusciva a fidarsi nuovamente di me?

Dovevo fare di più.

Interruppi il nostro gioco di sguardi e poggiai delicatamente le labbra sopra il suo collo sensibile.

Assaggiai con estrema lentezza ogni centimetro della sua pelle che avevo sognato di divorare per molto, troppo tempo.

Lili si abbandonò ai miei baci, lasciando spazio alla parte più vera di se stessa.

Continuai a stuzzicarle il collo, scendendo fin sulla spalla e sganciandole il reggiseno, quando la porta della camera si aprì, cogliendoci nel bel mezzo del nostro momento più intimo.

-Charles, cazzo!- mi spazientii, quando vidi il mio migliore amico fare capolino dalla porta.

-Scusa, amico, ma la porta era aperta. Non sapevo...-

Lili colse la palla al balzo. -No, no. Stavo giusto per andare via-

-Ma se...- tentò Charles.

Lili non fece caso al mio amico e con uno scatto felino balzò giù dal letto, raccolse il suo maglione, lo indossò e si diresse verso la porta senza nemmeno salutarmi.

Eh no, cazzo!

La bloccai prima che potesse andarsene. -Noi non abbiamo ancora finito-

Lei mi guardò senza sapere cosa dire. Era evidente che anche lei la pensava allo stesso modo, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo.

-Ci vediamo dopo-

Lili continuò a non dire niente e abbandonò la stanza, lasciandomi solo con Charles.

Mollai una patta in testa al mio amico, che aveva avuto la decenza di rimanere in silenzio dopo averci interrotti così brutalmente.

E senza permesso!

-Ahi!-

-Pessimo tempismo, Charles! Giuro che ti ammazzerei!- mi lamentai, tamponandomi i capelli con un asciugamano e afferrando un paio di boxer dal cassetto.

-Scusa Cole, ma ero venuto per dirti una cosa importante...- Tesi le orecchie.

-S-sono usciti i tabelloni della Gara... inizia la prossima settimana. E... parteciperà anche Delton-Ascoltando quelle parole, immagini terribili del passato balenarono nella mia mente.

Quel figlio di... Non seppi cosa dire.

Insomma, c'era da aspettarselo che anche quello stronzo partecipasse, ma... sentirselo confermare a voce mi procurò comunque un certo effetto.

Dopo l'infarto, avevo continuato ogni anno a fare degli accertamenti per il cuore. I dottori mi avevano assicurato che il mio cuore stava bene e adesso era in grado di sopportare altre mille gare. Potevo nuovamente partecipare e realizzare il mio sogno, sperando che Delton si sarebbe tolto dai coglioni una volta per tutte.

-Amico, ce la farai- Charles mi rassicurò, battendomi una pacca sulla spalla e abbracciandomi come un fratello.

-Certo- fu la mia risposta.

Certo che ce l'avrei fatta. Era una promessa che avrei mantenuto.

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora