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-E forse tu dovresti cambiarti quei vestiti- mi fece notare lui.

Come?

D'istinto portai una mano sopra il mio sedere e mi resi conto, con grande imbarazzo, che ero tutta bagnata.

Completamente.

-Sì, tesoro. I tuoi pantaloni sono bagnati- Cole confermò il mio terrore.

Accidenti!

Mi voltai verso di lui e... be', insomma, non potevo negare che fosse un gran fico.

Tutte quelle goccioline d'acqua che gli ricoprivano il corpo erano... qualcosa di semplicemente fantastico.

Odio ammetterlo, ma avrei volentieri assaporato ogni centimetro della sua pelle, come già avevo fatto in passato.

Ma, adesso, lui non era più affar mio, nè tanto meno io ero affar suo, quindi, dopo la mia meravigliosa performance da Wonder Woman, potevo benissimo togliere le tende.

-E-ecco, ad-desso me ne... me ne posso andare- gesticolai con le mani come una deficiente che non sapeva esprimersi a parole.

Dannata, dannatissima balbuzie!

-No. Tu resti qui-

Santa cielo... Mi squadrò con quegli occhi verdi, che spruzzavano determinazione da ogni lato.

-Sei tutta bagnata- constatò nuovamente lui.

Grazie per l'informazione.

-Ed è proprio per questo che devo...-

-Lascia che ti aiuti a spogliarti- disse, avvicinandosi lentamente verso di me.

No.

Non volevo ricominciare da capo.

Non così.

Non in presenza dei miei ormoni che stavano impazzendo.

Venni messa alle strette, ma tentai subito una via di fuga, sgattaiolando da sotto il suo braccio e cercando di afferrare la maniglia della porta, ma lui fu più veloce. Afferrò il mio polso e lo strinse forte, facendomi voltare verso di lui.

-Resta con me-

-Lo sai che non posso-

-Sì che puoi, lasciati andare-

-Non voglio lasciarmi andare-

-Lascia che ti aiuti- ribadì.

-Non voglio lasciarmi aiutare-

Nel frattempo la nostra distanza si era praticamente annullata e me lo ritrovai a un palmo dal naso. O meglio dire, dalla bocca.

-Lascia che assapori le tue labbra-

-Ma io non...-

Mayday! Mayday! Mayday!

La situazione mi stava sfuggendo di mano!

Non potevo, non dovevo... Venni risucchiata da quelle labbra irresistibili e scaraventata senza alcun permesso nel mondo dei sogni.

Nel mio mondo dei sogni.

***

Cole.

La scusa della porta rotta era stata davvero una genialata e mi congratulai con me stesso per aver avuto quest'idea perfetta.

Perfetta per ricostruire il nostro rapporto.

Finalmente ero riuscito a calmarla e a farla tacere una volta per tutte. Mi ero impadronito nuovamente delle sue labbra senza chiedere il permesso, ma sapevo che a questo punto lei non avrebbe più posto alcuna resistenza. Ne ero sicuro.

Eravamo fatti per stare insieme, perché non riusciva a capirlo?

Perché era testarda e troppo orgogliosa, ecco perché!

Ma le avrei fatto cambiare idea... Circondai la sua testa con le mani, mentre continuavo a spingere la bocca contro la sua. Sentii le sue mani lungo la mia schiena, che mi cercavano. Che mi volevano. Che mi desideravano.

Io ero mezzo nudo, mentre lei aveva fin troppi vestiti indosso.

Feci scivolare una mano sotto il suo maglione enorme e iniziai una lenta risalita verso il gancetto del reggiseno, attraversando la schiena, l'addome, il ventre... Lili gemette non appena percepì il mio contatto sulla pelle; mi morse il labbro e io soffocai una risatina.

Senza smettere di baciarci, uscimmo dal bagno, sbattendo contro la porta e inciampando nei vestiti che avevo abbandonato sul pavimento.

Eravamo due imbranati che non vedevano l'ora di divorarsi a vicenda.

Riuscii finalmente a toglierle quel noioso maglione troppo largo e lo gettai dietro di me.

-Il mio maglione...- tentò di aggrapparsi a quella misera occasione per riuscire a fuggire dalle mie grinfie, ma fui irremovibile.

-Stai zitta-

-Non dovrei essere qui, io ti odio...- sussurrò tra un bacio e l'altro.

Che gran bugiarda!

-Se è per questo anche io non ti sopporto quando cerchi di mentirmi- dissi, spingendola indietro e facendola cadere non troppo dolcemente sopra il letto.

-Giuro che ti ammazzerei quando fai così- si spazientì lei, cercando di ricomporsi.

-Non ci riusciresti mai, tesoro-

-Smettila di chiamarmi tesoro-

-E tu smettila di parlare-

Le tappai la bocca con un altro appassionante bacio, facendola gemere di piacere. Lei mi tirò i capelli, quando iniziai a ricoprirle il petto di piccoli e roventi baci. -Cole, fermati. Cosa stiamo facendo?-

Lili si alzò all'improvviso e mi guardò con aria grave.

Cazzo, adesso stava dando spazio alla testa e iniziava a ragionare.

Dovevo farle chiudere la testa una volta per tutte e riaprire il suo cuore per sempre.

-Ti sto riconquistando, tesoro-

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora