55.

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-Guardami, Reinhart-

Eccolo, mi sembrava strano. Era troppo bello per essere vero: un altro irritante ordine.

Questa volta non riuscii a rispondere più garbatamente di così: -Che vuoi?- lo fulminai con lo sguardo. Era quello che si meritava quando voleva fare il capo supremo!

-Non è carino guardare altrove mentre stai ballando con il tuo compagno- mi fece notare.

Oh Dio Santissimo, sembrava di essere nel Medioevo!

-Io guardo dove mi pare!- risposi acida.

-Attenta a quello che dici, Reinahrt- Cos'era, una minaccia?

-Mi stai minacciando?- chiesi divertita.

-Potrebbe... se non fai quello che ti dico- Guastafeste!

Lo guardai sgomenta, mentre con una mano mi fece volteggiare in mezzo alla stanza.

-Adesso cambia musica- mi avvertì.

-Come?-

E adesso?

Come promesso: da una musica lenta e dolce, si passò a un ballo sgangherato e pieno di energia. Cole iniziò a muoversi senza problemi. Io, a differenza di tutti gli altri, ero diventata un tronco d'albero. (Non che prima non lo fossi, certo.)

Vedendo la mia reazione, Cole mi venne in aiuto, afferrandomi le mani e facendomi fare delle giravolte molto più movimentate di quelle precedenti. Mi stava girando la testa... Forse questo, era solo un terribile incubo e io non dovevo far altro che svegliarmi.

-Adesso cambia di nuovo- mi annunciò di nuovo Cole.

Ancora?!

E fu così che si ritornò a una specie di lento. Cole mi strinse di nuovo a sè e mi cinse i fianchi con le sue grandi mani.

-Mettimi le mani intorno al collo- mi suggerì.

-Preferirei...- le parole mi morirono sulle labbra, perché Cole mi aveva già afferrato le braccia e le aveva adagiate sul suo collo.

-Oh, così va molto meglio- Dio, quanto era bello!

Sembrava di avere davanti un dio, e la mia non era assolutamente un'esagerazione.

-Sai, molte ragazze pagherebbero per essere al tuo posto, in questo momento- mi fece notare Cole, guardandomi divertito.

-Non mi dire...- alzai le sopracciglia e distolsi lo sguardo.

Se l'avessi guardato ancora un po', mi sarei sciolta come un gelato al sole.

-E anche molti ragazzi- proseguì.

-Al mio posto?-

-No, al mio- mi corresse -Sai, stasera sei incredibilmente sexy-

Quel complimento mi fece sobbalzare, mentre un'ondata di brividi percorreva tutto il mio corpo.

-Pensavo non ti piacesse il mio abbigliamento- lo provocai.

-Non mi piace, perché tutti ti possono guardare- sembrava che non avesse più niente da dire, ma poi proseguì, sibilandomi all'orecchio con una voce più sensuale del solito: -Ma sappiamo entrambi che in questa stanza, io sono l'unico a poterti toccare- dopo aver detto ciò, mi rifilò un altro dei suoi sorrisini, come per dimostrare che aveva ragione. Il mio cuore iniziò nuovamente ad accelerare senza mai fermarsi.

Adesso l'infarto stava per venire a me!

La prima sfida continuò ancora per un tempo che parve interminabile.

Alla fine, indovinate un po?

Io e Cole fummo i vincitori.

Il mio compagno di gioco era esaltato, mentre io volevo solo sprofondare nel terreno e rendermi invisibile all'istante.

-Brava Reinhart, inizi a capire-

-Che cosa?- risposi un po' irritata.

Faceva sempre queste affermazioni così incomprensibili!

-Che stasera non dobbiamo perdere- confessò.

Aaah, era questo, eh?

Bene, vedremo chi avrebbe vinto la prossima sfida.

Mi allontanai dalla folla di gente che si era radunata intorno al palco e decisi di andare a bere qualcosa.

Forse un po' di alcool mi avrebbe distratta dalla serata e magari resa un po' più tranquilla. Mentre mi stavo versando della birra in un bicchiere di plastica gigante, mi raggiunse la mia amica traditrice.

-Allora, come procede la serata?- chiese allegra.

Guardatela, fa anche finta di niente, pensai.

-Se escludiamo il fatto che ho appena scoperto di avere un'amica traditrice e che io non voglia essere qui in questo momento, allora direi che va tutto a gonfie vele- risposi sarcastica.

-Ooh, smettila di lamentarti. Tu e Cole avete persino vinto la prima sfida! Dovresti solo ringraziarmi- Pure?! -E smettila di bere così tanto o ti ubriacherai prima del tempo- mi tolse il bicchiere di mano e lo accartocciò.

-Tanto ormai avevo già bevuto- risposi con un sorriso vittorioso sulle labbra.

Iniziavo già a sentire la pesantezza dell'alcool, che io difficilmente riuscivo a sopportare. Mi ero già scolata un bicchiere intero... Forse era meglio dare ascolto a Mads.

-Bellezza!-

Due braccia forti e lunghissime mi circondarono la vita e sentii subito il suo profumo, che in poco tempo mi inebriò le narici. Cole.

Mi girai verso di lui e gli rivolsi un gran sorriso da idiota. Sì, forse avevo bevuto decisamente troppo... -Aspetta...- Cole mi intrappolò il viso tra le sue mani giganti -hai bevuto?- domandò infine con una punta di... preoccupazione?

-Sì. E allora?- risposi acida, liberandomi dalla sua presa.

-Lili, dobbiamo sempre affrontare due prove!- si spazientì. Anzi, sembrava piuttosto incazzato... -Guarda che io l'alcool lo reggo bene!- protestai.

"Sì certo, come no." Vocina simpatica come un calcio negli stinchi sempre al seguito, non me la potevo mai perdere!

-Vedremo...- Cole non sembrava affatto convinto.

Mi prese per mano e mi trascinò lontano dal banco degli alcolici. Che peccato, pensai.

-Vieni- mi incitò -sta per iniziare il prossimo gioco-

Il prossimo gioco consisteva nel fatto che il mio piede, doveva essere legato, tramite un pezzo di corda, al piede di Cole e insieme, collaborando, bisognava percorrere un breve tragitto per arrivare al traguardo e vincere così la seconda sfida del Gioco.

Davvero uno spettacolo!

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora