25.

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Cole.

Era già passato un quarto d'ora, e Lili era sempre rinchiusa in bagno. Non potevo nemmeno azzardare ad aprire la porta, perché l'aveva chiusa a chiave.

Furba la ragazza... Le avevo detto una bugia e se l'avrebbe scoperto, mi avrebbe ucciso all'istante.

Non era vero che non c'erano più stanze disponibili. C'erano eccome, ma desideravo passare un'altra notte con lei, inebriarmi del suo odore di mandorla e sfiorare il suo corpo meraviglioso. Se fosse stata un'altra ragazza, a quest'ora me la sarei già portata a letto, senza girarci troppo intorno.

Ma con lei era tutto più difficile.

Non riuscivo a capire bene se le interessavo davvero oppure no... Rimaneva un enigma che io dovevo cercare di risolvere.

Mentre ero disteso sul letto, mi tornarono alla mente le immagini di Lili che ballava felicemente con Hart... Avrei voluto spaccargli la faccia, a quel figlio di puttana!

Lei era mia e lui doveva starle alla larga.

Se si fosse riavvicinato ancora una volta a Lili, giuro che lo avrei riempito di pugni senza esitazioni.

Mi aveva battuto una volta, e questo bastava.

Passarono altri dieci minuti e Lili non era ancora uscita dal bagno.

Mi iniziai ad insospettire e andai a bussare alla porta:-Lili, quanto diamine ci metti? Vuoi uscire dal bagno?-

-No, per stasera dormirò qui- la risposta apparve determinata e decisa.

Ma che cazzo aveva intenzione di fare? Voleva dormire sul pavimento, per caso? -Lili, ti consiglio di aprire la porta, perché non resterò a implorarti a lungo-

-Fa' come ti pare, io ho preso la mia decisione-

Quanto era cocciuta solo Dio lo sapeva, mentre io stavo iniziando a stancarmi delle sue infinite cazzate.

-Se non esci dal bagno entro tre secondi, giuro che butto giù la porta- dissi deciso, con un tono di voce che non ammetteva repliche. Forse in questo modo le avrei fatto paura e sarebbe finalmente uscita dal bagno, ma non accadde ciò che speravo.

-Mi vuoi lasciare in pace una buona volta?!- rispose ancora più irritata.

Ah, voleva la guerra eh?

Guerra sia, pensai, mentre il mio corpo e la mia mente si stavano accendendo di desiderio.

Ero pronto per colpire la porta del bagno con un pugno potente e duro, in grado da sfondarla, ma prima che potessi fare qualsiasi cosa, Lili apparve davanti ai miei occhi.

Rimasi con il pugno a mezz'aria, mentre Lili mi stava guardando con un espressione impaurita sul volto. Non persi tempo e la spinsi nuovamente dentro il bagno, facendola sbattere contro le ante della doccia, che emisero un leggero rumore.

-Si puo' sapere che cazzo stavi facendo rinchiusa in bagno?- chiesi un po' su di giri e premendo il mio corpo contro il suo. Adoravo avere il completo controllo della situazione e Lili era tremendamente in imbarazzo. Dio, quanto era bella!

-V-volevo solo dormire qui...- disse, abbassando lo sguardo.

Non ce la faceva a guardarmi negli occhi, era più forte di lei.

Sapevo che cercava di resistermi, ma non riuscivo a capire il perché... Le presi il viso tra le mani e la costrinsi a guardarmi dritto negli occhi. I suoi luccicavano, riuscivano a stregarti in un attimo. Le sua bocca carnosa, invece, era così invitante che non riuscii a controllarmi. Spinsi violentemente le mie labbra sulle sue, togliendole il respiro. Feci scorrere la mia mano sinistra sul suo fianco destro, soffermandomi su ogni centimetro della sua pelle. Iniziai a sollevarle la maglietta, mentre lei mi stava accarezzando il volto e i capelli. Il suo modo di baciare era straordinario, unico, in grado di scatenarmi delle emozioni mai provate prima.

Ormai ero sicuro che, per quella notte, sarebbe stata di nuovo mia. Mia e di nessun altro.

Ma evidentemente, Lili non desiderava la stessa cosa: all'improvviso, tolse le mani dai miei capelli e mi diede un morso sul labbro inferiore, facendolo sanguinare.

Cazzo, mi aveva fatto male!

Quando mi resi conto di quello che aveva appena fatto, lei era già sgattaiolata via come un felino, uscendo dal bagno.

Ero incazzato nero!

Come si era permessa?!

Adesso sì, che l'avrebbe pagata!

Mi toccai il labbro e le mie dita rimasero impregnate di sangue. Mi guardai allo specchio, mentre sentivo già il sapore metallico rilasciato dal sangue, dentro la mia bocca.

-Lili, adesso me la paghi!- urlai, arrabbiato come non mai.

Nessuna prima d'ora era riuscita a prendersi gioco di me in quella maniera.

Uscii di corsa dal bagno, desideroso di averla di nuovo tra le mie braccia.





I

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rikers.is.a

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora