16.

1.4K 67 16
                                    

Lili.


Finita la canzone, mi staccai immediatamente da quell'abbraccio nel quale ero imprigionata. Era una sensazione piacevole stare a contatto con lui, ma non dovevo avere niente a che fare con persone del genere. Mi avrebbe spezzato il cuore, ed io, un domani, non avrei avuto la forza per raccattare i pezzi.
-Che lento...- mi stuzzicò Mads, appena mi sedetti accanto a lei.
-Smettila. Non sei di aiuto- la ammonii -E poi non è successo niente-
-Per ora...-
Decisi di finire lì la conversazione: ero troppo stanca per affrontare nuovi problemi che, per il momento, non esistevano e non sarebbero mai esistiti!
Passammo un'altra oretta, chiacchierando e facendo commenti sulle molte persone che stavano ballando. Stavo ridendo come una matta alla battuta che aveva appena fatto Mads, quando sentii chiamare il mio nome.
-Non è Cole?- mi chiese Mads.
Avrei tanto voluto dirle di no, ma riconoscevo la sua voce fin troppo bene.
-Sembrerebbe di sì...- dissi infine.
-Andiamo a vedere-
Ci alzammo di malavoglia e ci dirigemmo al bar, dove trovammo Cole con la faccia sul bancone e un bicchiere di vodka in mano, completamente vuoto.
-Lili, vieni qui- mi ordinò Cole, facendo il gesto con il dito indice.
Anche da ubriaco non smetteva di dare ordini, certo!
-No Cole, torniamo al college. Vieni, alzati- gli appoggiai una mano sulla spalla e lo feci alzare, aiutata da Charles.
-Cos'è successo?- mi chiese.
-Si dev'esser scolato un po' troppi bicchierini di Vodka, secondo me- risposi a fatica, aiutando Cole a raggiungere la macchina.
Arrivati al college, Charles e Mads non smettevano nemmeno un minuto di baciarsi, mentre io ero alle prese con il testa di cazzo, che aveva bevuto fino a farsi bruciare tutto quanto lo stomaco.
-Scusatemi tanto, ma ci sarebbe questo demente da portare in camera- cercai di richiamare la loro attenzione, ma niente.
Stanca della situazione, lanciai un urlo e si girarono subito entrambi, guardandomi stupiti.
-Mi volete ascoltare o no?-
-Sì, certo...- rispose Charles.
-Bisogna portare Cole in camera. Lo posso fare io, ma mi devi dare la chiave- dissi, rivolgendomi a Charles.
-Tieni- e me la lanciò.

-Aaaah, mi è venuta un'idea strepitosa! Ascoltate: che ne dite se Charles viene a dormire da me stasera, mentre tu, Lili, vai in camera di Cole?- propose Mads tutta eccitata.

Forse anche lei aveva bevuto troppo... -Scordatelo, non ci dormo in camera con lui- risposi duramente.

-Eddai Lili, solo per questa notte- mi pregò Charles -e poi, Cole vuole solo te. Vero, amico?- chiese infine, rivolgendosi a Cole, che ormai era più morto che vivo.

-Sì... esatto... solo Lili- disse Cole guardandomi e stampandomi un bacio sulla guancia.

Per la miseria, dovevano essere tutti contro di me?

-Va bene- risposi con un grugnito.

Li avrei ammazzati tutti e due per quello che mi avevano appena chiesto, ma per il momento mi dovevo occupare di ben altro. Quest'altro si chiama Cole Sprouse.

Dopo il mio consenso, Mads e Charles sparirono all'istante, lasciandomi sola.

Nonostante tutto, riuscii a portarlo in camera, mentre Cole continuava a dire cose senza senso. Stavo cercando di infilare la chiave nella serratura, quando mi sentii prendere per i fianchi e sbattere contro il muro. Davanti a me Cole, con due occhi grandi come sfere giganti e colmi di desiderio.

-Lasciami Cole, mi fai male- lo supplicai.

Mi stava stringendo un po' troppo i fianchi e non mi piaceva.

-Non sai quanto ti desidero, Lili- e detto ciò, iniziò a baciarmi il collo, mordicchiando e assaporandone ogni singola parte, come se ne avesse assolutamente bisogno. Mi stavo per lasciare andare, cedere alla tentazione, ma fu Cole a fermarsi.

-Ti voglio, ma non così- disse, staccandosi da me e lasciandomi stupita di fronte a quell'azione così inaspettata.

Restai a pensare per qualche secondo a quello che era appena successo, poi tornai in me e mi decisi ad aprire la porta.

Entrammo in camera e aiutai Cole ad arrivare al letto.

-Mi devi aiutare a spogliarmi- disse all'improvviso.

-Eh?-

-Hai capito benissimo. Non ce la faccio da solo- ammise.

Oh madonna, adesso dovevo fargli pure da balia?

Assurdo.

Iniziai a sfilargli la maglietta, tolsi la canottiera e per un attimo ammirai quel corpo così perfetto.

Subito dopo Cole mi riportò alla realtà: -Se continui a guardarmi così, ti uscirà la bava dalla bocca- disse divertito e facendomi un sorriso sghembo.

-Stupido-

-Dai, levami i pantaloni-

E adesso?

-Sì, be'... ecco...- cercai di spiegare.

Era così imbarazzante!

-Adoro quando diventi rossa-

-Smettila- risposi brusca e con le guance a fuoco.

Iniziai ad armeggiare con la cintura, sbottonai i vari bottoni e alla fine riuscii a sfilarglieli senza troppi problemi.

-Visto, non era così difficile-

-Certo, come no- risposi e stavo per andarmene, quando mi afferrò per il polso.

Impreparata di fronte a quel gesto, persi l'equilibrio e caddi proprio sopra di lui.

Avevo la testa poggiata sopra il suo petto e le gambe accavallate alle sue, così cercai di dimenarmi e fuggire il più lontano possibile da lui. Ma mi fu impedito: mi teneva stretta come fossi la sua preda.

-E sta' ferma- si lamentò, stringendo ancora di più la presa e accarezzando piano i miei capelli.

Poco dopo il respiro di Cole si fece regolare, e da questo capii che si era addormentato profondamente. Non potei più fare niente per liberarmi. Restammo stretti in quell'abbraccio per tutta la notte.

Non mi ero mai addormentata così bene.



QUANTO E' FORTUNATA LA NOSTRA LILINA, VERO?!

Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora