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Continuai a guardarlo e vidi che si portò le mani al petto.

Continuai a guardarlo e lo vidi mentre si accasciava a terra, privo di sensi.

Cole, gridai dentro di me.

Solo dopo mi accorsi che in realtà stavo urlando a più non posso e sembravo una povera pazza. Ma lui era lì... a terra... e... Dio mio, perché era successo... di nuovo? -Cole!-

Mi agitai e non mi accorsi nemmeno che Madelaine mi stava stringendo tra le braccia, mentre Walter era già sceso dalle gradinate.

-Calmati, Lili, calmati-

Calmarmi? Ma come cazzo facevo?!

Il mio ragazzo era terra, privo di sensi e sembrava... morto.

Il cuore non smetteva di martellare dentro il petto, il terrore e la paura si impossessarono di me e non fui più in grado di pensare lucidamente.

Intanto, davanti ai miei occhi, un fiume di persone vestite di bianco che stavano circondando a poco a poco il corpo del mio ragazzo, ancora steso a terra. Sembrava non dare alcun segno di vita.

Il mio respiro divenne affannoso, mentre mi infilai le mani tra i capelli e scossi violentemente la testa.

No, non poteva risuccedere... -Lili, dobbiamo andare via da qui- Madelaine mi toccò la spalla con delicatezza, cercando di mantenere la calma.

Annuii, mentre le prime lacrime iniziarono a solcarmi il viso.

Ero disperata, mi sentivo così impotente... Non so come, ma io e Madelaine riuscimmo a scavalcare la calca di persone che ormai si stavano affollando sempre più per cercare di capire cosa fosse successo.

Tremavo e non me ne rendevo nemmeno conto; quando parlavo balbettavo e non c'era niente che potesse calmarmi.

Nemmeno la mia migliore amica.

Sentii in lontananza la sirena dell'ambulanza che stava arrivando. Mentre mi guardavo intorno non vedevo altro che persone che si accalcavano alle sbarre di sicurezza, caos da tutte le parti.

Mi colava il naso, le lacrime non smettevano di scendere, ma non me ne importava. Non potevo farci nulla.

Eravamo ancora immerse nella folla, quando Charles spuntò dal nulla.

-Lo stanno portando in ospedale- Era affannato, il viso rosso e i capelli scompigliati.

-Non sai come sta?- chiese Madelaine con voce flebile.

Charles scosse la testa. -Non lasciano passare nessuno-

-Dobbiamo andare in ospedale- dissi con la voce impastata dalla lacrime.

-Certo. Ehm... Charles, vai a prendere la macchina-

Non sapevo ancora che quella sarebbe stata la giornata più lunga di tutta la mia vita.


Il mio pensiero costante- Lili e ColeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora