Rose camminava per i corridoi del treno ormai deserti, mentre Scorpius, dopo averla richiamata, aveva allungato il passo per uscire prima di lei, il baule che lo precedeva come un carrello azzurro.
Rose non aveva mai capito perché il ragazzo lo portasse a mano: era risaputo che sarebbero stati gli Elfi Domestici li avrebbero presi e messi nei dormitori giusti.
Difatti, lei viaggiava libera, la veste nera che si alzava dietro di lei come una scia di Dissenatore e la Spilla da Prefetto che brillava suo petto.
Dalla seconda Guerra Magica gli obblighi dei Caposcuola e dei Prefetti erano stati semplificati, e adesso non c'era più bisogno di, ad esempio, andare nello scompartimento del treno riservato a loro per un ora, ma i turni delle ronde si definivano al castello, in modo più calmo e ordinato, nella torre di Corvonero.
Da quello che Rose aveva capito leggendo la lettera con allegata la spilla, sarebbe stato il Caposcuola di Corvonero a decidere tutto, e, quindi, quell'anno sarebbe stata Molly II, sua cugina.
Le andava bene, sostanzialmente: sua cugina era una ragazza estremamente perspicace e attenta, non avrebbe mai lasciato che succedesse qualcosa sotto alla sua, se pur minima, supervisione.
Sarebbe stata attenta a tutti, e non avrebbe permesso a Rose di capitare con Prefetti irresponsabili.
Sotto questo punto di vista, poteva anche strappare dei favori.
La cosa l'allettava molto.
Ora, la riduzione degli obblighi era si una comodità, ma anche una penalizzazione: Rose non sapeva ancora chi fossero i nuovi prefetti, mentre immaginava che per quelli scelti l'anno scorso insieme a lei fossero sempre li stessi.
Medelain Heartquache e Blaise Nott per Serpeverde; Cristian Bott e Louis Weasley per Corvonero; Laila Maccillant e Frank Longbottom per Tassofrasso e Rose e David Cormac per Grifondoro.
Erano più o meno tutti simpatici, anche se Rose era abbastanza ai ferri corti con Medelain Heartquache: da quello che aveva capito Hugo le aveva fatto qualcosa che la ragazza non gli aveva mai perdonato.
E, come si voleva dimostrare, Medelain se la era presa con Rose, la sorella.
Tipico.
Ma lei, come con il resto delle altre persone, le aveva sempre rivolto sorrisi e parole gentili, liquidate da gesti poco cortesi dall'altra ragazza.
Rose non si era mai lasciata ferire, in quel senso: non le interessava molto di Medelain.
Rose scese dal treno, sollevando la toga nera con le mani e pestando sgraziatamente i piedi nel fango.
La voce di Rubeus Hagrid riempiva l'aria, mentre con gesti espliciti delle braccia il mezzo gigante richiamava l'attenzione i Primini.
Rose gli volse un veloce sorriso, al quale Hagrid rispose con una sventolata di mano tanto forte che per poco non colpii un bambino troppo vicino.
Rose agitò la sua mano in risposta, prima di voltarsi e continuare a camminare, superando il lago e dirigendosi verso le carrozze.
Ne erano rimaste poche, e in nessuna riconobbe Albus, Alice, Scorpius o Roxanne, che dovevano averla preceduta. Rose scosse la testa e salii su una carrozza a caso, sedendosi con un piccolo sospiro di ringraziamento per il riposo sul sedile.
Fare quel viaggio l'aveva sfiancata, anche se non sembrava così.
"Rose!"
La ragazza sobbalzò, voltandosi verso la persone che la chiamava.
Sorrise.
"Lily, credevo fossi con i tuoi amici" disse Rose, riconoscendo la piú piccola delle sue cugine anche al buio.
Era seduta da sola, proprio davanti a lei, le mani innocue e innocenti sul grembo, mentre i rossi capelli lisci le ricadevano sulle spalle in modo naturale e ordinato - cosa che a Rose non sarebbe mai successa visti tutti i suoi ricci - e disegnavano quasi delle lingue di fuoco sulle esili spalle di Lily, creando un bellissimo contrasto con la cravatta Rosso-oro di Grifondoro.
Vista così, non si sarebbe detto che era una delle migliori Cacciatrici del Campionato.
La rossa sorrise.
"Stanno arrivando, sto solo aspettando Lysander e Hugo"
"Qui?"
"No, Rose" Lily alzò gli occhi al cielo, trattenendo uno sbuffo. "In cielo"
"Spiritosa"
"Grazie"
Lily le lanciò un altro sguardo divertito, mentre si alzava e la raggiungeva,poggiando le mani sul bordo della carrozza e spingendosi oltre, cercando con lo sguardo gli amici. Rose si tirò su, posizionandosi accanto a lei e aiutandola nell'impresa.
La mancata illuminazione non aiutava di certo, e il buio uscuro inghiottiva tutte le piccole figure che si muovevano indistintamente fra di loro, stagliandosi contro lo sfondo Nero e risultando irriconoscibili.
Rose strinse le palpebre, cercando di vedere oltre. I suoi occhi azzurri saettarono nel buio, cercando di fendere le tenebre con la vista.
Setacciò con le iridi chiare tutto il percorso, provando a scorgere la chioma rossa del fratello e o quella bionda dello Scamander.
A un tratto, i suoi occhi si fermarono, impennandosi di botto su una chioma mora che Rose conosceva fin troppo bene.
Si irrigidì, stringendo le mani sul bordo della carrozza fino a fare diventare bianche le nocche.
Si morse il labbro inferiore, sperando che Lily non notasse niente, e si concentrò sulla figura, seguendo i suoi movimenti, fin quando la carrozza sulla quale era montato non partii, scomparendo nel buio e alla vista di Rose.
Rose lasciò andare il fiato, che non si era accorta di aver trattenuto.
Pericolo passato.
Anche se la voglia di scendere era stata tanta, e quella di estrarre la bacchetta per affatturarlo ancora di più, era riuscita a resistere e non fare niente, rimandendo inchiodata al suo posto.
Per ora, il ragazzo l'aveva scampata.
Ma il suo vero pericolo non era Rose.
Se fosse salito nella carrozza di Albus...ah, allora sì che se la sarebbe vista brutta.
"Lys, Hugo, siamo qui!"
Rose sobbalzò per le improvvise parole di Lily.
La cugina aveva il braccio alzato verso il cielo, e lo muoveva avanti e indietro. Si era alzata sulle mezze punte, mentre con la mano che non era intenta a sbracciarsi per catturare l'attenzione era afferrata dei due ragazzi era afferrata alla carrozza, per avere un ampiglio e assicurarsi di non cadere.
"Muovetevi!"
Rose aguzzò lo sguardo e li riconobbe: nelle tenebre ormai scure, due figure abbastanza alte si stavano avvicinando, correndo verso la carrozza per riuscire a precedere i Teslha che stavano per partire.
Lysander, la cravatta di Corvonero un po' slacciata per via della velocità della sua camminata, sembrava stesse saltando per riuscire a raggiungere prima la rossa, mangiando in lunghe falcate la terra che li separava.
Rose nascose un sorriso: la sua cotta per Lily età fin troppo evidente.
Accanto a lui, con una camminata decisamente più lenta e monotona e l'aria alquanto scocciata, Hugo percorreva la strada verso la carrozza, lo sguardo a terra per evitare qualche cacca non ben identificata. Il ciuffo di capelli rossi gli pendeva sugli occhi scuri, rendendoli praticamente invisibili alla vista altrui.
Rose si chiese come Hugo potesse camminare senza andare a sbattere contro qualcuno.
"Eccoci"
Lysander, veloce come era apparso, li aveva raggiunte, sbattendo le mani sul metallo della carrozza e provocando una risposta metallica al quato scocciata. Aveva il fiatone, mentre alzava il viso e lo puntava verso Lily, sembrava però che l'ansia fatica fosse stata ripagata dalla semplice vista di quella ragazza.
Lily rispose al sorriso, senza sbilanciarsi troppo.
"Muovetevi"
"Porca miseria, Lilian, sei troppo gentile" disse Hugo, sbuffando, e alzando il viso verso la rossa "ti prego, sii più cattiva, se no non ti riconosco"
Lily sbuffò.
"Salute e basta, i giuro che li faccio partire"
"A questo proposito..."
Lily sbuffò "cosa, Lysander?"
Il biondo lanciò uno sguardo a Hugo, che si limitò a stringersi nelle spalle, apatico.
"Possiamo aspettare anche mio fratello e Frank? Dovrebbero raggiungerci a breve" chiese Lys, sorridendo imbarazzato verso Lily.
Prima che quest'ultima potesse rispondere, Rose la precedette.
"Frank?" Chiese, un attimo perplessa "ma non é andato con Alice e gli altri?"
Lysander scosse la testa.
"No, lui e Lorcan si sono intrattenuti per non so bene cosa..."
"E va bene, comunque" disse Lily, lanciando un occhiataccia a Rose, che arrossì "aspettiamoli, anche se non si per quanto i Teslhal rinuncieranno a partire"
Lys sorrise.
"Grazie"
"Fantastico" Hugo fece roteare gli occhi, le mani ficcate nelle tasche "ci tocca fare il viaggio con due Tassi"
Rose lo fulminò con lo sguardo.
"Cosa hai contro i Tassi?" Chiese, severa.
"Tu gli affari tuoi non sai proprio cosa vogliano dire, eh?" Domandò Hugo, retorico, mentre seguiva Lysander per salire.
Rose gli rivolse un occhiataccia, mentre aiutava il Corvonero a issarsi sulla carrozza.
Strinse le dita attorno al palmo del ragazzo, tirandolo verso di sé e aspettando che prendesse equilibro.
Lysander rimase un secondo in bilico poi, con uno strattone di Rose, riuscii a mettersi dritto sulla carrozza, sotto lo sguardo divertito di Lily, che sembrava trattenersi dal ridere in modo spropositato.
Lysander arrossì per la sua figuraccia, e Rose gli rivolse uno sguardo a metà fra il comprensivo e il rassicurante.
Gli batté una mano sulla spalla, e stava proprio per mollarlo e aiutare il fratello a salire, quando qualcosa catturò la sua attenzione.
Ci fu un piccolo brillio sul petto di Lysander, in risposta a una luce di un ragazzo del settimo anno che era passato da lì.
L'incisione della P di Prefetto, però, si vedeva ancora benissimo.
Rose sorrise.
"Sei stato scelto come Prefetto" costatò, adocchiando in modo esplicito alla sua spilla.
"Eh?" Lui parve un attimo confuso. Abbassò lo sguardo e capii "che, oh, si, anche mio fratello"
"Per i Tassi?"
"No, Rose" Hugo alzò gli occhi al cielo, mentre si issava sulla carrozza di fianco alla sorella "per i cerbiatti.
Ma secondo te?"
Lei non disse niente. Si limitò a sporgersi sull'orecchio di Lysander con la scusa di prendere di nuovo posto, e a sussurrargli concitatamente:
"Lily ha sempre avuto un debole per i ragazzi intelligenti"
Lysander arrossì talmente tanto che Rose quasi ne sentii il calore.
Probabilmente il ragazzo stava ringraziando la scarsa illuminazione che nascondeva il suo imbarazzo palese.
"A m-me non int-teres-sa di L-lily" balbettò, poco prima che Rose si stacasse.
Lei gli batté una mano sulla spalla.
"Era per dire"
Rose si sedette di fronte a Lily, mentre Hugo, sbuffando e in modo parecchio restio, si accomodò accanto a lei, mettendo più distanza possibile fra lui e la sorella. Si spinse all'angolo, vicino ai Teslha, la schiena rivolta agli animali e le mani nelle tasche, mentre il ciuffo rosso scendeva come un sipario scarlatto sulla sua fronte.
Lysander, cercando di sembrare più naturale possibile, si sedette accanto alla piccola Potter, mentre questa si stava rilassando a occhi chiusi contro il sedile.
Rose notò più volte le occhiate piene di ammirazione che il ragazzo le lanciava.
"Quando arrivano gli altri?" Domandò Hugo, sbuffando "ho fame"
"Dovresti portare pazienza" lo rimbeccò Rose, sistemandosi composta. "Nessuno a mai messo fretta a te"
Hugo fece roteare gli occhi.
"Anche se fosse, non mi sarei mai lamentato"
"Certo" fece ironica Lily, incrociando le gambe sotto di lei. Rivolse al cugino un occhiata di eluquente scherno.
Hugo la guardò quasi indifferente, trafiggendola con gli occhi scuri.
"Indovina un po', Lily? Io ho. Qualcosa che si chiama maturità so che questo vocabolo può sembrarti nuovo, ma se vuoi-"
"Hugo!" Esclamò Rose, Fernando il fratello da tutto ciò che stava per dire.
Hugo fece scattare la testa verso di lei, il ciuffo rosso che ondeggiava sulla sua fronte.
"Cosa?"
"Vuoi smetterla di-"
"Non fa niente, Herm" disse Lily, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo. "Ormai ci sono abitata"
Hugo sbuffò, e il silenzio imbarazzato cadde nella carrozza.
Lysander sembrava quello più a disagio dei quattro, e Rose non riusciva a capirne il motivo.
"Oh eccoli" disse Lysander a un tratto, balzando in piedi come una molla e indicando un punto lontano "sono loro"
Pochi minuti dopo, altre due figure maschili si stagliarono all'orizzonte, avvicinandosi sempre di più alla carrozza.
Rose riconobbe immediatamente Frank Longbottom - fratello di Alice - e Lorcan Scamander - un Tassofrasso dello stesso anno di Lily, che giocava come battiture nella squadra della sua Casa.
"Frank" lo salutò Rose, imitata subito dopo da Lily. Si alzò e aiutò il ragazzo a salire, proprio come aveva fatto con Lysander.
Lily aiutò Lorcan, e il fratello di questo parve rattristarsi per non aver avuto la fortuna di avere la stessa sorte.
Rose venne un attimo colpita dal disagio, poi sorrise al biondo.
"Hermione, non eri con mia sorella?" Le chiese Frank, mentre si sedeva i accanto, lui in mezzo fra i due fratelli Weasley (Hugo sbuffò per come Frank aveva chiamato Rose)
Rose notò che aveva la cravatta di Tassofrasso slacciata, come se avesse corso. Però non aveva l'affanno.
Probabilmente era molto resistente, anche merito degli allenamenti di Quiddich.
Rose scosse la testa, puntando gli occhi azzurri in quelli scuri del ragazzo.
"No...é divertente: credevo la stessa cosa di te"
Frank la guardò allucinanto, probabilmente chiedendosi come mai Rose, nota per la sua intelligenza fuori dal comune, avesse potuto credere anche solo per un secondo che due fratelli come Alice e Frank - non esattamente affiatati a livello affettivo - avessero potuto decidere di fare il viaggio insiene.
Rose arrossì.
Se lo chiedeva anche lei.
"Bene" disse Hugo, dopo che Lorcan si fu seduto accanto al fratello, fra Lysander Lily "possiamo, andare? Ho fame"
Rose alzò gli occhi al cielo.
"Si, Hugo" disse "possiamo andare"Arrivarono in stazione fra li ultimi.
Ormai tutte le altre carrozze stavano già tornando indietro, e superavano solo le banche dei Primini, che si avvicinavano sempre di più, viaggiando velocemente sul lago Nero.
Rose, Lorcan, Lysander, Lily, Hugo e Frank varcarono le porte della Sala Grande in contemporanea, mentre i loro coetanei stavano ancora prendendo posto.
Arrivati ai tavoli si separarono: Rose e Lily si diressero nel lato destro, insieme a Hugo, mentre Frank, Lorcan e Lysander andavano verso quello sinistro, per le Tavole di Corvonero e Tassofrasso.
Lily e Rose presero posto nella tavola di Grifondoro, e invece Hugo allungò il passo per andare dai Serpeverde, i colori sgargianti che occupavano tutta la loro tavolata, tingendo di verde anche il soffitto, ricoperto da stelle luminose.
"Rose!" Alice, la voce ridotta poco più di un sussurro, le fece cenno di avvicinarsi. Si era rifatta la coda, che ora era di nuovo impeccabile, e si era tolta la lunga veste, lasiciando solo che la gonna grigia e il maglioncino nero su cui spiccava la cravatta della Casa le bastassero come outfit.
Rose, abbassandosi per non dare fastidio a nessuno, attraversò velocemente le sedie che la separavano dall'amica, e le si sedette accanto sulla panca, nel posto che Alice aveva conservato per lei.
"C'è ne ha messo di tempo" costatò la castana, mentre Rose si toglieva la toga e la posava piegata ordinatamente accanto a lei.
"Potevi anche fare più veloce" ribadii Roxanne, difortne a loro, mentre cercava di raccogliere tutti i capelli in una coda.
Non stava andando troppo bene: ogni volta che li prendeva tutti non riusciva mai a far girare il laccino per intero, e di conseguenza diversi ciuffi neri le rimanevano fuori, ondeggiando sul suo viso come alghe scure.
"Voi, più che altro dove siete finire?" Chiese Rose, risentita "sono andata con Lily e gli altri!"
Alice fece un sorriso di scuse.
"Mi dispiace...ma eri troppo lenta"
Rose aprii la bocca per replicare, ma una voce li richiamò al silenzio.
La Preside MecGrannit si era alzata, richiamando su di sé gli occhi degli studenti.
Fece il solito discorso di inizio anno, mentre i Primini venivano smistati nelle varie Case ( dodici Grifondoro, dieci Serpeverde, otto Corvonero e nove Tassofrasso) e, poco prima di dare il via libera al banchetto, fece un annuncio importante.
"E, visto che la nostra insegnate di Volo é andata un pensione, il suo posto verrà preso da Marcus Flint, che ha gentilmente accettato l'impiego di sostituirla per quest'anno scolastico"
"Gentilmente" borbottò Roxanne, a mezza voce "il suo negozio va a rotoli: se non prende questo stipendio finisce sull'astrico!"
"Rox" la riprese Rose, voltandosi di scatto verso di lei.
Nonostante tutto, voleva bene a Flint, anche se non era una presenta così influente nella sua vita.
Meglio del padre era, però, quello di sicuro.
Roxanne si strinse nelle spalle, alzando gli occhi al cielo difronte all'occhiataccia di Rose.
"Detto questo" riprese la preside "potete mangiare"
Nessuno se lo fece ripetere due volte.
Centinaia di mani si tuffarono nei piatti, e, dopo diverse liti, Rose riuscii ad accaparrarsi una coscia di pollo.
Alice prese una minestra, mentre Roxanne della carne di manzo.
Rose si guardò intorno, la sua bocca che masticava alacremente la carne.
Gli studenti portavano tutti la divisa, sulla quale spiccava la cravatta con i colori della loro casa.
Riconobbe qualche posto più in là James e Fred, che davano fastidio a Dominique; nelle altre tavole, Frank, Lucy e Lorcan che parlavano fitto; Hugo e Albus che si scambiavano qualche parola sporadicamente; e, infondo alla sala, Louis, Molly II e Lysander che stavano ognuno per fatti propri, lanciandosi di tanto in tanto degli sguardi di cortesia.
Il cielo stellato del soffitto illuminava i loro volto allegri, mentre la luce tremolante della candele gettava bagliori confusi su tutti, facendo brillare gli stenderadi delle quattro Case di Hogwarts.
Sembrava una specie di dialogo, un botta e risposta fatto di scintillii e riflessi ingannevoli.
Rose sorrise, tornando a mangiare nel suo piatto, circondata dalle voci delle due amiche.
Li, in quell'istante, mentre tutti si divertivano e si scambiavano battute, Rose si rese conto che stava per iniziare il suo sesto anno.
E non poteva essere più veloce di così.
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In The Name/ Scorose.
FanfictionTutti concordano sul fatto che Rose Weasley é una delle persone più buone al mondo: sempre gentile e altruista con tutti ( e con tutti, ovviamente, comprendo anche gli animali, dai più piccoli e innocui ai più grandi e pericolosi) pensa prima alle n...