This means war.

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Il giorno dopo tornai a casa solo per avvisare Castiel che sarei dovuto uscire subito dopo. Mentii su ciò che stessi andando a fare dicendo che fosse solo una sorta di rapporto a Michonne riguardo quello che era successo la notte precedente; il che non era del tutto una menzogna, ma volevo parlare con lui e con i nostri amici quando avrei avuto la certezza e le soluzioni a ciò che avremmo appurato o per lo meno proposto. Gli dissi solo di tener sott'occhio Chris più di quanto già non facesse e di non farlo allontanare neanche per andare a prendere il latte dalle mucche di Andrea due case più in là dalla nostra. A quel punto il suo viso mutò, quasi come se la sua pelle diventasse pesante man mano che perdesse colorito.

Insistette sul perchè dovesse prendere quelle precauzioni e dato lo stress e la stanchezza che portavo addosso gli risposi male e con prepotenza me ne andai di casa senza dire una parola in più.

Per l'ennesima volta lo trattai male e per l'ennesima volta mi sentii un pezzo di merda a rivolgermi in quel modo verso di lui, eppure il pensiero inconscio di non poter difendere la mia famiglia mi ribolliva nel corpo come lava ardente e come quest'ultima distruggeva ogni forma di umanità presente in me. Mi vergognai nel pensare che ucciderli sarebbe stato molto più soddisfacente di qualsiasi altra cosa, tutta la nostra comitiva lo pensava; persino Greta che in un momento così delicato doveva essere più comprensiva o forse più debole mentalmente nel prendere certe decisioni drastiche. Potevo capire i neogenitori. Il solo pensare che il proprio figlio finisse nelle mani di quelle bestie era qualcosa di orribile, eppure anche uccidere era un peccato che avevamo riservato solo agli zombie. Non avevamo mai ucciso qualcuno così, a sangue freddo.

Persino Ricky che non aveva figli era d'accordo con noi e capiva il nostro punto di vista su ciò che stavamo pensando, per cui pregavo che sia Negan che Daryl capissero il mio punto di vista e la mia rabbia nel farli fuori, nel vendicarmi di mio fratello esattamente come l'arciere fece con il suo.

Camminai a passo svelto mentre i galli cantavano all'alba. Prima di andare da Michonne mi fermai al cimitero a fare una piccola visita a quella parte della mia famiglia che non era più in vita e mi sedetti di fronte a quelle croci artigianali che avevamo creato con dei legni. Li guardai come se fosse lì di fronte a me nella stessa posizione, con quelle ginocchia portate al petto e le braccia a tenerle più vicine possibile al cuore, quasi dovessero attutire il rumore di quest'ultimo che si sbriciolava alla visione di quella cruda verità.

Se ci fosse stato John in quel momento si sarebbe messo a litigare con George sulle motivazioni positive e negative di escogitare quella vendetta, mentre quest'ultimo sarebbe già partito in quarta con il coltello da cucina in mano e un sorriso che avrebbe inquietato persino me, colui che li aveva traumatizzati tutti con IT.

"Mi mancate." sussurrai.

Mi alzai e li guardai per l'ultima volta, poi pulii la terra rimasta sui jeans e iniziai a camminare verso la meta. Lì mi aspettavano Negan e Michonne che sul portico parlavano di qualcosa che non riuscii a capire subito, ma che poi una volta vicino alle scale capii fosse un piccolo screzio avuto con Lydia e il suo gruppo di amici. A quanto capii da quello che avevo appena ascoltato, e dalle parole che Negan mi rivolse durante la notte, quella ragazza stava passando il periodo dell'adolescenza in cui andavi contro le regole e iniziavi a fare cazzate una dietro l'altra.

"Daryl è arrivato?" chiesi una volta vicino.

"No." rispose Negan che guardava altrove. "Quello stronzo prima mi dà del ritardatario e poi non si presenta agli appuntamenti."

"Starà di nuovo discutendo con qualcuno, sai com'è Daryl..." lo giustificò Michonne. "Attaccherebbe briga anche con il suo stesso riflesso."

Negan scosse la testa in segno di sconforto e negazione, infine si lasciò sfuggire una piccola risata amara mal trattenuta, forse perchè non voleva dare completa ragione alla donna al suo fianco o forse perchè stesse ricordando qualcosa in collegamento a quella risposta appena ricevuta. In ogni caso, dopo qualche minuto arrivò il protagonista dei nostri discorsi ed entrammo in casa con fare silenzioso e professionale.

We'll find the happiness in the hell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora