Good night, Cas.

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Da quando Castiel era entrato nella mia vita tutto era cambiato e, col senno di poi, mi ero reso lentamente conto di possedere un coraggio che fino a qualche mese prima non pensavo potessi mai avere. Iniziai a pensare che, magari, tutto era nato da quel senso di colpa che la mia famiglia, durante gli anni, aveva alimentato; quasi come se la colpa per il loro carattere di merda fosse la mia.

Sarebbe stato meglio per entrambi cancellarli totalmente dalla mia vita; anche perché volevo preservare la mia sanità e, soprattutto, quel che rimaneva della mia vita privata. In questo periodo, avevo rimuginato affondo sul fatto che nasconderli da Castiel sarebbe stato difficile; che semmai avesse avuto la voglia di conoscerli io non lo avrei di certo impedito. Ero però anche conscio che sarebbe stata una brutta esperienza per entrambi, soprattutto dopo che lo avevo avvisato del loro comportamento e di come ero stato cresciuto.

Sembrava impossibile pensare che quelle cicatrici sulle nocche, quella pelle dura e rovinata fosse solo una corazza del passato, qualcosa che dovevo iniziare ad accettare con lucidità. Anche Castiel faceva parte del mio passato, e non potevo quindi rinnegare tutto quello che era avvenuto; seppur, comunque, sentissi di dover continuamente svegliarmi da un incubo formato da ricordi spiacevoli e azioni di cui, adesso, mi pentivo.

Con lui stavo bene, davvero bene. Era stupefacente come avesse persino scoppiato quella bolla di odio e paura che mi imprigionava ogni qualvolta pensavo che Lucas fosse stata solo una stella di passaggio, schiantatosi contro una realtà che era troppo dura con lui e con noi. L'avevo pensato spesso la settimana scorsa, quando io e Cas eravamo lontani. Chissà cosa avrebbe fatto lui in una situazione del genere: lui con quel fare arrogante quanto il mio che spesso ci portava a litigare come pazzi per quasiasi cosa solo per poi far pace. Lui che mi capiva al volo, persino quando - anche se non lo dicevo - volevo quegli abbracci spontanei che solo Lucas sapeva dare.

Tra l'altro, mi piaceva pensare che il Paradiso esistesse davvero e che fosse stato Lucas stesso, da lì, a spingere me e Cas l'uno nelle braccia dell'altro: entrambi con i nostri passati tortuosi e i nostri misteri da scoprire.

Castiel mi stava baciando con la stessa passione che avevo io nei suoi confronti ogniqualvolta lo sentivo vicino a me. Mi avvicinò a lui con desiderio, per poi spingermi contro la libreria dell'ufficio del padre. Il mio corpo era posato contro il suo. Potevo sentire chiaramente il suo fiato pesante sfiorarmi le labbra, e un piacevole pizzichio sopraggiungere subito dopo. Morsicò le labbra piano, come a voler intendere che voleva farle diventare completamente sue. Sembrava però insicuro su alcune cose e non poté che balenarmi per la mente che forse lui non si era mai spinto tanto oltre con qualcuno. D'altro canto, non lo avevo mai visto con un qualsiasi ragazzo che potesse sembrare il suo fidanzato; anzi mi stupii quando vidi Marcus nella foto e come entrambi non sembravano così imbranati come lo si poteva pensare a primo impatto.

Pensare che io fossi il suo primo ragazzo - o qualsiasi cosa noi eravamo - e che ci stavamo provocando in quel modo mi faceva sentire strano ma felice al tempo stesso. Presumibilmente anche Lucas si sentì così quando, con imbarazzo, gli confessai di non aver mai avuto un ragazzo prima di allora: avevo solo quindici anni, mentre lui diciassette; ovviamente aveva un pò più di esperienza in tutti gli ambiti, soprattutto in questo.

Lo baciai dolcemente, scendendo fino al collo che studiai punto per punto. Gli sfiorai le labbra su di esso prima di posarcele, sentendo quei sospiri spezzati di Castiel dritti nelle mie orecchie e sorridendo nel notare cosa gli stavo provocando. Lo feci ancora quando le sue mani accarezzarono la mia schiena piano - quasi come se volessero farmi implorare di averle più vicine - fino ad arrivare alle scapole dove strinsero la maglia e mi avvicinarono ancora un pò: per un attimo ebbi l'impressione che mi avesse chiamato, ma venni distratto dal suo corpo ora così caldo.

We'll find the happiness in the hell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora