Dopo aver fatto un lungo bagno ed esserci rivestiti - decisi io il suo outifit per quella serata. Lo volevo, infatti, vedere più alternativo come quelle volte in cui lo incontravo dopo il concerto - chiamammo i ragazzi per andare al cinema come aveva programmato John. Quest'ultimo mi urlò dal telefono la produzione di IT e potei come immaginare George lamentarsi della cosa.
Sicuramente sospettava già che ci saremmo ridotti a vederlo tra i tanti altri, eppure non lo sentii poi tanto contrariato; forse l'aveva presa più alla leggera l'idea di guardare quel film insieme a tutti gli altri.
Ricky mi chiese se ci sarebbe stato anche Castiel con noi e io risposi affermativamente, ringraziandolo subito dopo per quel consiglio che mi diede nel risolvere il tutto con qualche momento intimo. Anche se l'idea non era stata completamente mia ne potei vedere, compiaciuto, gli effettivi risultati sul mio collo; quei deliziosi segni rossi che aveva lasciato Cas quando volle come creare un impronta di sé su di me, e forse per dire anche agli altri di starmi alla larga. A quel pensiero sorrisi e gli stampai un delicato bacio sulla spalla, poi con la stessa leggerezza passai al suo collo. La sua reazione fu quella di accennare un sorriso timido e dolce, guardandomi con quegli occhi che ora trasmettevano una luce diversa da quella a cui ero abituato ad osservare.
Mi prese la mano e una volta chiusa la chiamata scendemmo le scale e andammo a salutare Scarlett - la madre di Castiel - che finalmente era tornata dal lavoro e ora era stesa sul divano con un braccio a coprirle gli occhi. Per un attimo mi ricordò quell'orrendo post sbornia avuto con Ricky poco tempo fa: lui era nella stessa posizione quando decise che svegliarsi e fare colazione era la cosa più giusta da fare, specie dopo aver passato la nottata a bere superalcolici e a procurarci una probabile malattia al fegato possibilmente dovuta a quella vita che ormai vivevamo da un paio di mesi. O almeno, da quando Carl ci assunse per fare i concerti al Celtic.
In ogni caso, notai fosse senza scarpe e che per colpa dei tacchi questi fossero diventati rossi e certamente doloranti.
"Signora Lorans, sono felice di vederla." dissi avvicinandomi a lei. "Ha un emicrania?"
Castiel si era seduto sulla poltrona e controllava il telefono. Mandava anche dei messaggi, ma non avevo idea a chi fossero indirizzati. Era certo però che ridesse e fosse rosso come un pomodoro mentre premeva sullo schermo del suo telefono.
"Non immagini quanto, Dean." rispose. "E non chiamarmi signora, lo sai il mio nome."
Sorrisi. Odiava quando la chiamavo in quel modo e diceva che la facessi sentire vecchia, ma la mia era solo una forma di rispetto che avevo imparato ascoltando i miei nonni servire la clientela al negozio di musica. Loro ci tenevano alla buona educazione e al saper rivolgersi alla gente, e ovviamente queste premure non le potevo che imparare da loro; non da Kate a James.
Ogni tanto loro due, i miei "genitori", mi tornavano alla mente come una brutta esperienza dalla durata di un flash. La stessa che causava il mio mal umore, la mia paura di diventare quello schifo ogni volta che mi incazzavo per poco o alzassi la voce con Castiel. Come quelle volte in cui da ubriaco gli facevo male e lo spingevo via con forza.
Ancora ricordavo le mani di James intorno al mio collo e quel suo entrare nella mia bolla in modo violento e prepotente. Lui sapeva che effetto aveva su di me e sapeva anche come sfruttarlo, simile a Kate che il danno lo creava nella mia mente e non sul mio corpo. Questo, almeno, la maggior parte delle volte.
Feci qualche passo, giusto per mettermi al fianco del moro e strinsi i pugni più forte che potei. Castiel mi diede un'occhiata in quel momento e sfiorò quel pugno lungo i miei fianchi.
"Scusa, Scarlett." dissi piano. "Potrei consigliarti dei rimedi, ma i miei sono solo per l'emicrania post sbornia."
"Non preoccuparti, piccino." affermò con fare amorevole. "Passerà dopo una bella cena! Rimani da noi?"
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We'll find the happiness in the hell.
RandomDean è un ragazzo problematico con alle spalle una famiglia di tossicodipendenti, questo lo porta a sfogare la sua rabbia repressa contro chiunque gli dia fastidio, in particolare con Castiel Novak. Dean, appassionato di musica, crea una band in cu...