La prima cosa che vidi appena aprì la porta furono delle schieggie di un bicchiere di vetro rotto contro il muro, mentre alcune tracce di un liquido marrone vi erano vicino; il che mi fece pensare a della coca-cola o qualcosa di molto simile. Arriciai d'istinto il naso appena entrai. L'odore che si diffondeva per tutto l'ingresso era, ovviamente, ma non mi sarei mai abituato, del fumo ormai impregnato nei mobili e nel tessuto stesso della moquette beige; nonostante ciò, tutto era stranamente in ordine: non vi erano stracci a terra, robe di quà e là, non c'era confusione sul tavolino di fronte al divano e soprattutto ogni cosa era calma, nessuno urlava o sembrava ipnotizzato dalla luce della abat-jour sul mobile.
Per un attimo avvertì un po' di paura pensando di aver sbagliato casa, ma ripresi un minimo di controllo quando notai le chiavi ancora nella serratura della porta. Anche se stentavo a crederci, quella doveva essere per forza casa mia.
Mi spostai lentamente verso il divano, osservando come persino i mobili erano stati spolverati e liberati dalla polvere. Rimasi a guardare quella specie di miracolo per qualche minuto, anche se non era stato abbastanza potente da cancellare le macchie sul muro. Lentamente camminai per il corridoio, notando come ogni stanza fosse in condizioni perfette e pulita.
Questo non fece che incrementare la mia irrequietezza, insieme a quella sgradevole sensazione che tutta quella beatitudine non sarebbe durata poi a lungo. Appena arrivai alla fine del corridoio presi un grosso respiro ed entrai in cucina.
Difatti il mio sesto senso aveva ragione, ne ebbi la conferma quando notai due persone anziane sedute al tavolo e mia madre con un piatto pieno di cibo da poter servire. Queste persone le consideravo parte della mia famiglia nello stesso modo in cui consideravo Kate e Jame; il che era tutto un dire.
"Buona sera!" dissi, facendo leva su tutta la mia calma. Per esperienza, sapevo che in quelle situazioni sarei dovuto stare al loro gioco; anche se mi richiedeva sempre un grande sforzo fingermi tanto amorevole verso di loro.
James fu il primo ad alzare lo sguardo e a sorridermi, facendo poi cenno di unirmi a tavola. Sentii un formicolio lungo i polpacci ad ogni mio passo; un po' come se le mie gambe si fossero intorpidite di colpo. Non volevo rimanere lì un solo minuto di più; volevo scappare ma sapevo che non potevo, che non me lo avrebbero permesso. A malincuore, avrei dovuto sopportare come ogni volta quei loro sorrisi falsi e risatine forzate a testa china, trattenendo a denti stretti il mio disprezzo e ribrezzo nel sentirli parlare.
Al solo pensiero di ciò, mi sentii ribollire dalla rabbia e dall'odio più viscerale; il mio stomaco, come in risposta, si chiuse in una morsa: non aveva proprio appetito.
"Buona sera, pasticcino!" disse mia nonna materna, Daniella.
Daniella era una donna dai vecchi principi. Per lei ogni uomo doveva stare con una donna educata e sottomessa a lui per servirlo e riverilo; una schiva in pratica.
Indossava un golfino mogano nonostante fuori fosse ancora un autunno caldo, ed i suoi capelli erano cotonati di un colore grigio come la cenere.
Le sorrisi, cercando di scacciare dalla mente tutti gli schiaffi e le punizioni che mi diede a causa dei miei gusti sessuali. Ricordavo ancora quella volta in cui, a 13 anni, gli confessai che mi piaceva Ricky, e lei non perse tempo a raccontarlo al nonno. A ripensarci, potevo ancora sentire quei suoi occhi fissi su di me mentre quel mostro di Antoine mi prendeva a colpi di cinta; provocandomi, per giunta, dei lividi violacei che scomparirono solo dopo settimane.
Ancora a 17 anni mi era difficile capire come facevano a non comprendere il perché del mio repentino distacco; e, specialmente, la mia musica. Una volta infatti - per puro caso - entrarono con Kate nel pub in cui suonavo e mi videro. Le loro facce stravolte piene di repulsione e rabbia furono la ragione per il quale iniziammo ad usare delle mascherine nere per potezione personale.
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We'll find the happiness in the hell.
De TodoDean è un ragazzo problematico con alle spalle una famiglia di tossicodipendenti, questo lo porta a sfogare la sua rabbia repressa contro chiunque gli dia fastidio, in particolare con Castiel Novak. Dean, appassionato di musica, crea una band in cu...