Hope in better life.

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Nel tragitto per tornare a casa non parlammo molto, ed anzi il silenzio che si era creato intorno a noi descriveva esattamente lo stato di angoscia e tristezza che avevamo avuto vivendo quella terribile esperienza in quella clinica. In ogni caso, cercai di stargli vicino il più possibile, parlandogli e distraendolo da ciò che senza freno si insidiava nella sua mente, rendendolo sempre più depresso e non motivato a trovare una soluzione a quello che stava succedendo nella vita della madre biologica.

Difatti Castiel aveva ragione nel dire che la madre lo reputava un bambino e lo potevo notare dal modo in ci parlava e dal suo comportamento verso di noi, sfociando però poi in un'assurda violenza che la rendeva incontrollabile, molto più forte di quello che il suo corpo esile dimostrava. Vederla trasformarsi da un dolce angelo con la voce delicata a un demone urlante in cerca del bambino perduto mi aveva dato la pelle d'oca, e ripensando a tutto questo passai il pollice su quel tatuaggio e sulle vicine cicatrici che lo costellavano. Non mi passò proprio per la mente di coprire quei polsi o fasciare quelle braccia per non far vedere quell'orrore che il bambino nella sua testa aveva.

Quel pomeriggio discutemmo di quello appena successo con i genitori di Castiel e - quando lo videro così abbattuto - decisero di accettare la mia proposta nel passare la serata con me e i miei amici. Avevamo infatti organizzato un piccolo cinema, se così possiamo dire, in cui il salone si trasformava facendo spazio a poltrone, sacchi a pelo, coperte e cuscini.

Non organizzavamo qualcosa di questo genere da quando eravamo piccoli e l'idea di ricrearlo con le persone che frequentavamo non mi dispiaceva; peccato però che solo io e Ricky avevamo compagnia; oltre comunque ai due piccioncini Greta e Tom.

A quanto ci raccontava George, Rachel l'aveva mollato per andare dietro al palestrato della sua scuola. Lui non l'aveva presa così male come tutti ci aspettavamo, sapendo soprattutto come il nostro amico fosse un sentimentale che piangeva di fronte a Lilo&Stitch. Beh, chi non lo faceva?

Passammo una bella serata alla fin fine. Ci divertimmo parecchio quando - mentre guardavamo 40 giorni e 40 notti - il tipo iniziò a vedere ogni genere di donna nuda in mezzo alla strada, roba che ovviamente fece scattare commenti che fecero arrossire e forse anche infastidire Tanya, la quale di tanto in tanto pizzicava Ricky per i suoi apprezzamenti poco casti.

La serata andò avanti tra un film comico e un altro, accompagnata dalla nostre risate e commenti: sicuramente avremmo rimpianto quella tarda serata il giorno dopo a scuola, ma in quel momento ci importava ben poco. Tutti finirono nel mondo dei sogni dopo circa trenta minuti dall'inizio del terzo film, e mi ritrovai con Cas tra le braccia e affianco John che russava rumorosamente.

Avrei tanto voluto spingerlo per farlo voltare, sperando che questo aiutasse a farlo smettere, ma sfioravo il suo polpaccio con il piede e non mi andava di disturbare Castiel.

"Dean." sussurrò poco dopo quest'ultimo, non mi accorsi fosse ancora sveglio.

"Come mai sei sveglio?" domandai.

"Non riesco a dormire dopo tutto quello che è successo" bisbigliò. "E poi penso che John ti nasconda qualcosa."

Lo vidi sorridere nella fioca luce del televisore, poi si tirò a sedere e io ancor più perplesso feci la stessa cosa, guardando poi nella direzione di John poco lontana da George.

"Non capisco." dissi piano.

Cas scosse la testa e indicò le mani dei miei amici che si sfioravano leggermente, nonostante ciò non trovai nulla di strano siccome questo gesto lo facevano fin da piccoli e tra l'altro il modo in cui dormivano era così naturale da non sembrare qualcosa di fatto apposta per destar sospetti.

"Si dice che chi dorma in questo modo sia destinato a stare insieme." mi disse, per poi sorridere. "Potrebbe essere dal punto di vista sentimentale o semplicemente amichevole, ma questo è quello che dice la gente. Tra l'altro le lontre galleggiano sulla riva del fiume tenendosi le zampe per non perdere il compagno."

We'll find the happiness in the hell.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora