Andando in giro per la cittadina iniziai a conoscere meglio le abitudini e le persone che vi erano intorno. Iniziai a essere avvicinato da ragazzi di ogni età e genere che mi chiedevano se fossi uno dei pochi superstiti salvati dal carcere - a quanto pare fu una grande impresa aver salvato qualcuno - e nonostante fossi distaccato e sulle mie potei dire di esser capitato in un luogo più che accogliente. Alcuni di loro erano certamente più severi rispetto ad altri, ma a grandi linee potei dire di essermi distratto per un momento dall'idea che metà dei miei amici fossero stati sterminati dai non morti; così come l'immagine sognata ripetutamente di loro mezzi morti ai piedi di quell'ospedale di cui Ricky ci aveva raccontato.
Nonostante ciò era impossibile tenere la mente occupata per così tanto tempo e aver qualcuno con cui parlare di cazzate varie per non pensare alla cruda realtà che ci circondava. Eppure capitava spesso di ritrovarsi nel completo "silenzio" ad ascoltare l'ansimare animalesco degli zombie e quello che ti portava a pensare. In quegli anni mi ero abituato ad ascoltarli e a stare in guardia da ogni male, ma questo non significava non averne paura. Sapere che i miei amici fossero spariti nel nulla mi portava ad aver ancora più terrore di quelle bestie, ed era come se tutto si fosse tramutato in vero dandomi uno schiaffo in faccia così forte da destabilizzarmi.
Mi sentivo l'esatto opposto di quando mi diedero la notizia che Castiel fosse vivo, l'opposto all'euforia che si prova a sapere che il ragazzo che ti aveva portato ad essere quello che eri fosse sopravvissuto a tutto ciò e che il suo cuore battesse di vita.
A pensare a loro, mi sentivo come quando Lucas morì di fronte ai miei occhi e io non potei far nulla per aiutarlo.
Alzai lo sguardo al cielo stellato e vidi una stella cadente. Ad Huntington Beach era impossibile vedere uno spettacolo del genere a causa delle luci della città, ma ora che tutto era sparito si poteva gioire dei piccoli lati positivi dell'apocalisse. Pensai che a John sarebbe piaciuto questo aspetto della vita, avrebbe iniziato a parlarci delle costellazioni e tutte le merdate che gli piaceva osservare in silenzio, poi si sarebbe messo di fianco a George e gli avrebbe indicato e spiegato qualcosa a riguardo finchè quest'ultimo non avrebbe citato un qualche film come Interstellar o Gravity.
Sorrisi ancora una volta. Forse dovevo impormi di ricordarli così e non essere incazzato nero con entrambi, soprattutto con George, il quale mi aveva promesso così tanti progetti che ora come ora sarebbero stati comunque impossibili. A quel punto posai una mano sul fianco - dove vi era il nostro tatuaggio - e pensai che in ogni caso quello stronzo anoressico sarebbe stato sempre vicino a me.
"Notte insonne?" chiese Negan.
Passeggiava di fronte casa mia controllando che la situazione in città fosse tranquilla e senza imprevisti, poi si avvicinò al marciapiedi dove ero seduto con alle spalle quella che in quel momento era la mia dimora. Avrei pagato oro per una birra o qualche superalcolico che mi facesse perdere il controllo per un pò di tempo e godermi quella quite.
"Già." risposi.
Negan venne vicino e si sedette al mio fianco. Osservammo entrambi lo stesso punto della casa di fronte alla nostra - quella di Castiel - e non proferimmo parola per non interrompere il flusso di pensieri che probabilmente tormentava entrambi.
"Come mai nessuno si fida di te?" chiesi dopo un pò.
Volevo cercare di capire se potessi fidarmi dell'uomo che avevo affianco e se potevo davvero credere e dar fiducia alle parole di Ricky. Non che non mi fidassi di lui, ma sapevo anche quanto buon cuore avesse il mio amico e quante volte dovesse sbagliare prima che quest'ultimo perdesse le speranze: era e sarebbe sempre rimasto un uomo dal cuore d'oro.
"Ho fatto delle stronzate in passato." disse con una risata amara. "Avrei potuto uccidere tutta Alexandria con le mie stesse mani! Poi le cose andarono un pò a scemare e quello stronzo di Daryl insieme a Michonne e il marito mi fecero mettere in riga."
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We'll find the happiness in the hell.
عشوائيDean è un ragazzo problematico con alle spalle una famiglia di tossicodipendenti, questo lo porta a sfogare la sua rabbia repressa contro chiunque gli dia fastidio, in particolare con Castiel Novak. Dean, appassionato di musica, crea una band in cu...