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E che sarà mai?
E' solo una pizza,no?
E allora perchè quando ho chiamato Giovanni sembrava molto entusiasta di uscire?
Forse era anche troppo felice..E' solo una semplice uscita tra amici..
Quello stronzo non mi ha neanche chiamata,nè cercata,nè mi ha scritto,nè mi ha mandato dei fottuti segnali di fumo o che so io.
Ma qui la scema sono io che ci credo ancora.Sono la tipica ragazza che ha smesso di crederci, ma che nel profondo,ci spera ancora.
Ma di cosa parliamo poi?
Di uno stronzo viziato che ha dato della ragazza facile,a me!D'accordo,avrei potuto evitare di andarci a letto dopo poco che ci conoscevamo ma sono una ragazza che quando si fida lo fa completamente,ed io di lui mi sono fidata.Sì,utilizzo il passato perchè per me è morto.O almeno,quella vorrei fosse l'idea.
Secondo Beni mi sarei dovuta fare bella,quindi prepararmi un minimo al meglio:truccarmi e acconciarmi.Ma tecnicamente quando ti prepari per bene è perchè vuoi fare bella figura perchè dovresti essere interessata.E per quanto io stimi Giovanni come persona e come ragazzo,non penso a lui in quel senso.
Mi preparo per me,e basta.
Che Riccardo si fotta!
Il suono del citofono mi risveglia dalla mia trance cieca e pensare che sono d'avanti allo specchio da una manciata di minuti e non mi sono mai specchiata realmente.Un po' come quando guardi qualcosa ma pensi ad altro quindi non la guardi realmente.
Vado ad aprire,non curante di chi possa essere..Da queste parti non c'è un gran circolo di gente,quindi sarà Giovanni..Ma pensandoci,come mai è voluto salire?
Arrivo vicino alla porta aprendola sorridente,finalmente una serata di svago,senza studio e senza due maledetti occhi verdi.
'Ciao Giov..'-lo saluto,spostandomi.A mezzo busto riconosco quel braccio muscoloso,che troppe volte mi ha stretta a sè.
Sto bastardo..
'Ciao principessa'-dice la voce più odiosa al mondo.Cosa cazzo è venuto a fare qui?Crede che io mi faccia calpestare come quei fiori meravigliosi?
'Non mi fai entrare?'-chiede con..Un mazzo di rose rosse in mano?
Il trucco dei fiori è vecchissimo,e non sono due roselline ad addolcire una ragazza ferita ed incazzata!
Beh,un pochino ci è riuscito ma io non demordo,incazzata Lena.Incazzata!
'Non vedo perchè dovrei.Io sto uscendo,quindi ciao'-dico chiudendo la porta di casa alle mie spalle mentre inizio a scendere le scale.Quante cavolo di scale ci sono in questo condominio?Sento dei passi alle mie spalle,segno che lo stronzo è ancora dietro di me.
Quando arrivo all'entrata del portone mi inchioda velocemente contro il muro non dandomi il tempo di batter ciglia.
'Dov'è che dovresti andare vestita così?Sei fin troppo bella per qualsiasi amica tu debba vedere...'-sorride,un sorriso che non riesco a definire.Sembra quasi reale,genuino.
Ma ripeto,non mi faccio abbindolare..
O almeno ci provo..
'Potrei anche andare a mangiare dal papa,non è più affar tuo stronzo'-dico duramente prendendo in mano il cellulare e ringhiando anche alla persona,povera malcapitata,al telefono
'Chi è?'-afferro il telefono con tanta forza,la stessa che vorrei usare per staccargli tutti quei capelli color rame.Il telefono si surriscalda nelle mie mani,ma ora poco importa.
'S-scusami Lena..Io sono fuori..'-balbetta Giovanni tra il confuso e l'intimidito dal mio atteggiamento.Bell'atteggiamento del cazzo ho con un angelo che mi sta salvando da una buca che mi sono fatta da sola.
figure di letame time
'Scusami Giovi,arrivo subito.Sono già nel portone..'-chiudo imbarazzata dalla figura appena fatta.Epica ficura di merda,aggiungerei.
'Scusami Giovi..'-Riccardo scimmiotta la mia voce
'E quindi esci con lui eh?Vedo che non hai perso tempo..'-sbotta deluso.Ma qui so bene come muovermi,dato che quella delusa sono io.So che con Giovanni non può succedere nulla,quindi ci esco tranquillamente.
'Scusami Riccardo,ma ti ho aspettato per troppo tempo...Adesso devo andare.'-Sorrido falsamente,mandandogli un bacio volante.Qui quella offesa sono io.Quindi non credesse di poter fare la vittima,men che meno con me.
Lo lascio di sasso,raggiungendo Giovanni che mi aspetta trepidante con un magnifico sorriso.
***
'Cazzo hai ragione..'-ridacchia lui,cercando di non ridere non riuscendoci dato che la signora del tavolo accanto si gira.
'Ma la smetti..'-ridacchio a mia volta coprendomi il viso con il tovagliolo.
'Ma si vedono di qui i peli che ha sulle gambe..'-si sbraga dalle risate. Sbraga,che bel termine.Non chiedetemi cosa significa..Ma l'ho letto su uno degli articoli della costituzione italiana per il test della prossima settimana.
'Scusami Giovi,vado emh..Ad incipriarmi il naso?'-chiedo non sapendo neanche io come esprimermi.Si insomma..Vado a fare la pipì.
'D'accordo,va in bagno..Ti aspetto qui..'-sorride gentilmente,capendo il mio disagio.
Perchè non mi sono innamorata di lui?Dolce,bello ed intelligente?
Mannaggia a me e ai miei sentimenti.
Arrivo nel bagno,grande quando quattro aule dell'università tutto bianco,in marmo...Specchi immensi mi permettono di riflettere la mia figura pallida e piena di occhiaie.Io ho due borse nere ma nella mia mente appaiono due occhioni verdi.
'Ahhh!Stupidi occhi verdi!'-ringhio frustrata contro il nulla.
Con chi dovrei prendermela, se non con me stessa per essere totalmente attratta da due occhi verdissimi ma con un carattere da stronzo?
'Principessa,non prendertela con te stessa se ti sei innamorata di me'-sorride divertito,incrociando le braccia e cazzo se ne ha di roba..In più quella camicia bianca attillata non aiuta.
'Ma chi ti ha mai cagato!?'-urlo di rimando,quasi a voler contraddire la mia stessa mente.
Sorride mentre a passato felpato si dirige verso di me.
Lento come un animale feroce e maestoso che ha inquadrato la sua piccola preda.E di maestosità lui ne ha da vendere.E la piccola preda sarei io,che non saprei cosa fare.
Si posiziona esattamente alle mie spalle,facendomi sbattere la schiena al lavandino in marmo freddo.Poggia le mani ai lati dei miei fianchi non lasciandomi spazio sufficiente per muovermi.Agguanta i miei fianchi,non facendomi male ma tenendomi ferma.
'L-levati'-ringhio,ma a lui sembra non interessare..Abbassa il viso sul mio collo,inumidendolo solo con le sue labbra.E già questo serve a farmi perdere le staffe.Vorrei spingerlo,urlargli contro che è un grandissimo stronzo e andare da Giovanni ma non ci riesco.Le mie gambe sembrano quasi incollate al pavimento.Stringe i miei fianchi,da sopra il tessuto di cotone della gonna,in maniera molto rude ed affamata.
'L-lasciami s-stronzo..'-riesco a tornare in me e ad allontanarlo,ma lui continua ad ignorarmi fin quando non riesco a mettere un minimo di distanza tra di noi attraverso il suo petto sodo.
'Ricordati Lena che nessuno bastardo,neanche il più bello,può farti dimenticare il mio tocco e quanto bene ti faccia sentire.Sei legata a me,che tu lo voglia o meno'-soffia ancora con la bocca sul mio collo e le mani calde e fameliche sul mio corpo.
'Fottiti va..'-lo spingo uscendo da quel bagno troppo piccolo per entrambi,mentre lui continua a ridere..Fottuto stronzo.
Questa non la vince,se si gioca..Si gioca in due e credimi mio caro Riccardo:non sei l'unico ad avere i mezzi per farlo..
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L'assistente di Mister Bernaldi
Romance-Revisionata- Che cosa accadrebbe se due mondi opposti si fondessero?Si creerebbe la disfatta perfetta o la perfetta disfatta? Benedetta Rossi è una ragazza di 19 anni che dopo aver finito la scuola fa lavoretti un po' dovunque cercando però un pos...