73 - Lena C

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'Certo,si..La ringr-..Certament-..Ma sicur-..'-occhi al cielo e penna in mano,quando ci sono queste telefonate di lavoro.Da venti minuti sono al telefono con questa cozza,che non mi lascia finire di parlare.Un accordo che è in ballo da stamattina per un articolo su una pubblicità di cibo per pecore.

C'è gente che vuole queste cose,badate bene..

'D'accordo,l'accordo è segnato.Ci risentiamo la prossima settimana per maggiori informazioni.Buongiorno'-sbuffo chiudendo la telefonata,con tono evidentemente scocciata.

Dio..Che mattinata..

Alzo lo sguardo dal pc e stiracchio le mie povere braccia.

Le persiane dell'ufficio,assieme alle tende,permettono alla luce di entrare nella grande stanza.Un po' di calore,colora questa giornata di dicembre.Certo,fuori c'è il sole e la giornata è calda,eppure io continuo ad indossare queste cazzo di gonne che non mi fanno respirare.Ho provato ad indossare un pantalone a palazzo ma non so mai cosa metterci sopra..

Esco dall'ufficio,nell'intento di andare alla macchinetta per prendere qualcosa di dolce.

Ho una voglia assurda di cioccolata,dio mio..

Metto delle monetine nella macchinetta quando,nel silenzio della stanza,si sente un gran botto.Qualcosa in pezzi,rotto.

Mi avvicino alla fonte del rumore e vedo Riccardo di spalle,nella sua giacca grigia che con tono minaccioso urla contro qualcuno,al telefono

'Mi hai sentito?No!Non esiste!'-urla,prendendo una manciata di fogli e lanciandoli contro il nulla.Ma con chi sta parlando?E perchè diavolo urla?-'Sei solo un fottuto bastardo,fanculo!'-prende la tastiera e la sbatte contro lo scherno del computer,causando del fumo ed una puzza di plastica bruciata.

'P-posso?'-chiedo titubante,battendo il pugno sulla porta.Ne esce un suono flebile,abbastanza forte però,da arrivare alle sue orecchie.Mi guarda,ed il suo sguardo è nero e cattivo.

'Entra..'-prende i suoi capelli tra le mani,tirandoli.Non l'ho mai visto così,vorrei solo poterlo aiutare..

'Amore..Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?Ho una voglia di pizza e..'-mi stoppa freddamente,guardando fuori dalla finestra,mentre ingurgita avidamente un bicchiere dal forte odore.

Storco il naso.

'Non mi va,va tu se vuoi'

'Potremmo..'-provo a dare un nuovo invito,magari..

'Ho da fare,ciao.'-ringhia,buttando con forza la bottiglietta di vetro nel cestino.Ha gli occhi rossi ed ho paura a capirne la causa.Mi fissa,alternando lo sgaurdo da me alla bottiglietta di vetro con del liquido ambrato.

'Se vuoi possiamo andare a casa..'-mormoro,provando ad avvicinarmi a lui.Mi lancia un occhiata torva e lì non ci vedo più.Arrivo velocemente alla porta,ma prima di uscire sibilo duramente:-'Mah si,resta qui fottuto stronzo!'-esco dalla porta,sbattendola alle mie spalle.

Ma chi cazzo ha bisogno di lui per..

Porto le ginocchia vicino al petto,levando le lacrime in eccesso.Mi fa male il petto e non riesco a respirare.Mi gira la testa e mi pulsano violentemente le tempie.

Potrò fare qualsiasi cosa,fatto sta che per lui una lacrima ci sarà sempre.

Benedetta's pov:

Ma se io avessi fame e avessi la borsa in auto?Cosa accadrebbe?

Ho talmente fame che un bufalo vivo non mi sazierebbe!

L'assistente di Mister BernaldiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora