60 - Benedetta C

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'Devo farti un disegno?NON VERRO' CON TE!'-urlo,in preda alla rabbia.Quando le persone si autoconvincono che una cosa è così è fottutamente irritante.Se ti dico che non è così,minchia insisti?

Continua a sorridere con quella sua cazzo di faccia da schiaffi.E' irritante.

'Ma si,fammelo un bel disegnino..'-sorride mettendo in moto l'auto.Quando ci sono salita?Vabbe,potrebbero anche portare in Alaska con il monopattino,con la capacità che ho di accorgermene facciamo notte..

Sposto la testa verso il finestrino.

Non solo mi accusa di essere una traditrice.Mi porta contro la mia volontà a pranzo facendo tutto come se per me andasse bene.

La città scorre velocemente davanti ai miei occhi.Colori vivi e accesi.E nel freddo della città mi accorgo che tra poco sarà natale.

Sospiro.

Possibile che un altro anno sia andato via?

'A cosa pensi?'-chiede cautamente,non spostando lo sguardo dalla strada,ma allo stesso tempo prestandomi tutto la sua attenzione.

Forse a tutto,forse a nulla.Forse al bene,forse al male.Vi capita mai di fissare il vuoto e far tracciare alla vostra mente una sorta di percorso?In cui provate a capire chi siete,come,quando e perché e proprio quando state per arrivare ad una conclusione siete alla fine del vostro reale viaggio?

'Mh?No,nulla di che..'-mormoro sovrappensiero.

'Famiglia..'-sussurra improvvisamente.

cosa?Chi,quando..

'Beh,pensare a te,mi fa venire in mente la famiglia.Mi fa pensare ad un grande albero di Natale decorato,con tanti regali e tanti bambini che corrono per casa.Pensare a te mi fa immaginare una casa,silenziosa di domenica mattina e due occhioni verdi che mi danno il buongiorno.Pensare a te mi fa sentire così vivo,tanto da fare immense follie e sentirmi da Dio.Guardare te mi fa desiderare di render vero tutto ciò che ho appena detto.Stare qui con te mi fa capire quanto io sia nel posto giusto,con la persona giusta.' -sorride ancora,slacciandomi la cintura e lasciandomi un bacio sula naso.

Ancora un po' intontita dalla risposta lo seguo in casa.

Perchè gli uomini danno sempre risposte a cazzo e lui deve dare risposte serie che mi lasciano con l'amaro in bocca?Un monologo così mi fa capire quanto lui voglia fare le cose sul serio con me,ma io non posso dargli nulla.

Entra in casa,lasciando la porta aperta.Quasi a sapere che sarei entrata.

'Perchè quella risp-..Ilaria?'-chiedo vedendola davanti a Max.In silenzio.

E questa stronza ora cosa vuole?

'Vattene.Adesso.'-sussurra,minimamente scalfito dalla presenza della stronza davanti a me.Lei incrocia le braccia e mi guarda schifata.Cazzo hai da guardare,gnomo?

Beh,tra le due quella bassa sarei io..Ma ho bisogno che sia tutto a suo sfavore,quindi..

'E adesso ti sei portato la puttanella a casa?Patetico..'-sorride maligna.Puttanella a chi?Ma sta cagna..

'Voglio ricordarti che hai una bambino con..'-continua lei,ma qui Max la ferma.-'Non con te.So che il bambino che porti in grembo non è mio.Quindi se non sparisci dalla nostra vita ti renderò la vita un inferno.A te la scelta.E bada,che non ti chiamo puttanella in rispetto alla povera creatura che hai in pancia. Perchè dopo averti sentire parlare non trovo parola più perfetto per te di puttana.'-finisce,aprendo la porta e facendole strada.

Devo sembrare talmente sbalordita da avere la mascella a terra.

'Cosa?Non puoi!Noi..Noi siamo..'-urla lei.E sono quasi tentata di sussurrarle di non urlare perchè il bambino potrebbe risentirne,ma non lo merita.

L'assistente di Mister BernaldiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora