52 - Benedetta C

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Corro.

Corro finché il fiato me lo permette e finché il cuore non smette di far male.

Vedere Massimo di certo a me non fa bene.

E' sempre così impeccabile,in ogni parte del suo essere. Così preciso,bello,ordinato.Tutto il mio contrario,insomma.E poi,io ho sempre saputo che Ilaria era una stronza cattiva! Andiamo,se la tua ex torna un motivo c'è e il più delle volte non è perché ti ama.Insomma,altrimenti non sarebbe la tua ex,no?

Ma la cosa che più mi fa struggere è che io non so che fare!Andare a dire tutto a Massimo o tacere?Allontanarmi da lui per paura di soffrire o battermi per una causa che francamente non sono neanche sicura di vincere?

Suona il campanello ed io mi catapulto verso la porta.Avevo bisogno di un'amica con cui parlare di questo e quindi ho chiamato Rebecca.

Apro la porta,e mi si presenta una Rebecca terrorizzata in un cappotto scuro dalla pelliccia di un color celeste chiaro.Ma dove li trova certi capi?Io trovo solo cappotti leopardati o catarifrangenti in giro..

'Adesso mi dici che succede o giuro di strapparti le parole con le pinze.E non parlo in senso metaforico..'-mi avvisa con un sorrisetto sadico in viso.Questa ragazza mi fa salire un'ansia assurda e che diamine!

'Ma prego mia cara Rebecca,entri pure e poggi sulla poltrona le sue tenere armi di tortura...'-ridacchio,indicandole la poltrona bianca,vicino al divano.Lentamente si sfila il cappotto e nel farlo mi accorgo di una sciocchezza:dietro al collo,sulla parte sinistra,si trova una piccola voglia a forma di trifoglio.Ed io ne ho una identica.Nello stesso punto.Guarda il caso alle volte,ma non perdiamoci in cavolate.

'Ora mi dici tutto.Eh,a proposito,dammi qualcosa da mangiare che ho fame...'-sorride innocentemente,facendosi largo in cucina.Fortunatamente è così magra che può mangiare quanto vuole e rimane perfetta.

Mi avvicino al mobile e prendendo il caffè preparo una veloce caffettiera. Nell'attesa che si prepari il caffè,verso su un piattino una manciata di biscotti al cacao e prendo anche delle merendine all'albicocca che nella colazione di Benedetta non possono mai mancare.

Abitudini ambigue,lo so..

'Okay..Da dove iniziare..'-sfrego le mani,l'una contro l'altra.Mi mette panico parlare della situazione di Max con qualcuno che non sa esattamente la sua storia.Che poi,non c'è granchè da dire.E' solo che mi sento tanto stupida..Poggio il piccolo vassoio sul tavolo,poggiando la schiena al top di marmo aspettando che il caffè sia pronto.Lei mi osserva,accavallando in maniera femminile le gambe ed io la osservo sempre più curiosa.Come le racconto tutta la questione?

'Vuoi iniziare a parlare o aspettiamo che mi crescano i capelli bianchi perché sai ho lett-..'-inizia a raccontarmi uno dei suoi tanti aneddoti ed io la stoppo ridendo.D'accordo,ora o mai più.

'D'accordo.Ti ho parlato di Max,vero?'-annuisce,mentre lentamente spezza a metà la merendina e ne porta un pezzo alla bocca.Proseguo,ingoiando una parte di saliva che per poco non mi faceva strozzare -'..E qualche giorno fa,in ospedale ho scoperto che l'attuale ragazza di max,nonchè sua ex,è incinta.Di un altro.'-finisco seria,sperando che lei capisca subito il punto di un discorso che non è chiaro neanche a me.

Rimane in silenzio,con lo sguardo alle mie spalle e la mente chissà dove.Nell'attesa,verso il caffè ormai pronto nelle tazzine marroni,caratteristiche a casa mia.Porto tutto a tavola e le metto due cucchiaini di zucchero,sotto sua tacita richiesta.

'Quindi..'-riprende a parlare,dopo interminabili minuti di silenzio '-..Ti saresti invaghita di un uomo,di qualche anno più grande di te,che aspetta un bambino,non suo,da una donna che non ama?'-mi chiede,sorseggiando il caffe scuro e fumante.Annuisco,mangiando un biscotto.

L'assistente di Mister BernaldiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora