107 - Riccardo C

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Un raggio di sole

non sceglie il tuo viso.

Ma tocca a te riconoscerlo

e accettarne il calore.

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Un altra giornata monotona.

Dopo tutte le altre che ho passato.

Sono settimane che non vedo Lena neanche per sbaglio.

E' evidente che sia successo qualcosa,ma la cosa che mi fa più rabbia è che io non so cosa!Certo,nelle vacanze sono stato freddo,ma non è stato certamente per un divertimento personale!Volevo sapere chi si stesse divertendo a tenermi in pungo e non doveva centrare anche lei perchè se così fosse stato,le vittime da aiutare sarebbero state due.E perchè avrei dovuto mettere in mezzo anche lei?Perchè farle sapere una parte di passato che ormai non ha più valore?

Peccato che così io abbia perso l'unica parte di presente che avesse valore.

Ma ciò sta per finire:oggi mi incontrerò con quel merdoso bastardo e chiuderò questa faccenda del cazzo.E finalmente potrò tornare dalla mia Lena.

Premo il piede sull'acceleratore:questo catorcio può andare molto più veloce!Le strade mi scorrono davanti,foglioline si appoggiano sui vetri appannati e le strade sono umide.

La stagione mi rispecchia a pieno;il male prima di avere il bene,il mio piccolo spiraglio di luce.

L'indirizzo sembra questo,quindi spengo la macchina ed esco.Stringo il giaccone,e fisso questo palazzo di merda che vedrò per la prima ed ultima volta oggi.Mi avvicino a passo svelto,secondo l'indirizzo dato;che quartiere di merda!

Proseguo,quando vicino all'entrata mal messa trovo quest'uomo incappucciato.

'Ben arrivato..'-sorride maligno e la mia voglia di assestargli un pugno è davvero forte!E se non lo faccio è solo per non aggravare quella che è la mia situazione!Tra un passato di merda e un massacro è sicuro che mi chiudono in gattabuia,buttando la chiave!

'Bene,dammi ciò che mi serve e chiudiamo questa merda!'-ringhio,facendo avanti la valigetta con i soldi.Il mio investigatore ha visto che il materiale su di me è stato realmente distrutto,e quello rimasto me lo sta consegnando.Poi,credo sappia che se dovessi nuovamente sentire il suo nome,non impiegherei più di due secondi a mandarlo all'altro mondo!

Il vento continua a soffiare e la mia pelle si bagna con delle gocce;spicciati bello mio!

'Bene,questo è tutto il materiale non distrutto..Ora voglio i miei 50.000 euro e a mai più..'-sussurra,prendendoli e sparendo.Il cappuccio nero sparisce tra i bidoni della spazzatura del vicolo buio ed umido.

'menomale..'-mormoro rientrando in auto.E anche questa fottuta merda è finita.

Apro la porta di casa e l'espressione di Benedetta mi inquieta.

Le sopracciglia corrucciate,e le mani che si sfregano tra loro.Una bustina bianca in mano.

'Ricky,questa è per te..'-mormora preoccupata,ed io la ringrazio con lo sguardo e la vedo sparire.

Che cazzo è sta lettera?

Sudo freddo e mi tremano le mani.Questa lettera mi sa tanto di dobbiamo parlare,e si sa..Una cosa molto poco rassicurante...

Ciao Riccardo,

esattamente come al mio compleanno hai espresso i tuoi sentimenti nero su bianco,in questo momento sento di doverlo fare anche io.Credevo che per una cosa del genere ci saremmo parlati,insomma...Tu di me hai sempre saputo tutto.Ma davvero tutto,e parlo anche del mio periodo del mese.Ma credevo che un uomo come te non si facesse prendere da ansie,insomma è una cosa che può succedere.Nessuno si augura mai che capiti a lui,ma è successo.Ed io non sono riuscita a restare.Come si fa,poi?Io non ce l'ho fatta.Ti amo Riccardo,e ti amo davvero tanto.Al di la delle nostre liti,del tuo essere uno stronzo coglione e del mio essere un'acida bisbetica.Non riesco a reggere la nostra relazione sapendo che hai un'altra.Ho unito i punti di un puzzle che speravo di non dover  fare.Insomma,sono strana e a tratti acida e rompi palle.Pozzo senza fondo e sempre in disordine ma ti amo.E credo che questa sia una di quelle cose che non cambiano.E sapere che la tua mente ma che soprattutto il tuo cuore sia occupato da un'altra lei mi ha fatta stare malissimo.Per questo ho deciso di cambiare aria per un po'.Grazie delle emozioni che mi hai fatto vivere,spero tu ora possa stare bene con questa persona.

Non più tua,Lena.

Non è vero...

Ditemi che è solo un cazzo di brutto sogno.

Butto la lettera per terra,avvicinandomi velocemente al muro.

Non può essersene andata,credendo che io abbia un'altra.

Il primo pugno contro il muro.Forte,veloce,indolore.

Mai lo avrei fatto.

Il secondo,un po' meno indolore.

La amo troppo.

Il terzo.

Il muro si crepa,solo un po'.

Non mi importa.

Il quarto,ed il sangue esce a fiotti ed io non respiro.

Io non la voglio un'altra stronza,un'altra bellissima stronza.Perchè nessuna è come lei.

No.

Nessuna è lei.

Il quinto,e sul muro rovinato lascio le stampe rosse dei miei colpi.

Adesso i colpi non sono indolore.

Fanno male.

Fanno un male che non riesco a descrivere,ma fa più male sapere che per un passato di merda ho perso l'unica persona di cui avevo bisogno.

Ridatemela. 

La mia vita è stata tutta un fottuto casino,è possibile che io non possa avere neanche un po' di pace?

Me la merito...

Ma forse non merito lei.

Lena's pov:

Avrò fatto bene?O no?

'Sì mamma,va tutto bene..'-sorrido debolmente alla figura di mia madre,che mi porta la solita tazza di the come ha sempre fatto quando mi vedeva triste.

Sono andata un po' via dalla città,staccando da tutto e tutti.Prima però ho avvisato Benedetta e Rebecca del mio breve trasferimento e a Benedetta ho lasciato una lettera per Riccardo.Dio..Scrivere quella lettera non è stato facile,ma l'ho dovuto fare.Mi ha sconvolta sapere che lui ha un'altra ma che non ha avuto il coraggio di dirmelo,mi ha davvero ferita.

Altro che forte..

Non mi reputo forte.O meglio,ci sono situazioni di poco conto che mi scivolano addosso o altre che riesco a gestire..Ma i sentimenti no,non riesco a farli scivolare addosso.

Mi rigiro nel letto,stringendomi nel mio pigiamone.

Sento che la porta viene aperta e subito sbotto

'Mamma,ti ho detto che sto bene!'-quando,al posto di trovare la figura di mia madre,trovo questo ragazzo dai capelli scurissimi e gli occhi chiari che mi fissa.Con una scopa,due stracci e un secchio d'acqua.

'Cara,non sono la mamma..'-mormora ridacchiando,mentre si piega e versa nel detersivo per vetri nel secchio.Immerge la pezza ed inizia a pulire i vetri.

Chi diavolo è questo tipo?

'Credevo lo avesse capito..Tarda la ragazza..'-borbotta acidamente,strizzando lo strofinaccio nel secchio.

Cos'è che ha detto?A suon di calci in culo lo rimando al mittente!

'Senti coso,punto primo sei in camera mia quindi modera il linguaggio..'-sibilo molto incazzata.Mi alzo,legandomi i capelli.-'Punto due chi diavolo saresti te,a quest'ora del mattino?'

La sua figura imponente,dall'alto della sua altezza lascia strofinacci e secchio e mi scruta.E posso guardarlo anche io.

Mi sta già sul cazzo.

Felpa grigia con cappuccio,un paio di pantaloni blu e delle scarpe bianche da ginnastica.Capelli scuri e vaporosi,occhi chiari e mascella squadrata.Carino,ma proprio stronzo.

'Primo,sono Simone, il ragazzo delle pulizie.'-indica gli oggetti per pulire da lui usati e direi dalla spiccata intelligenza visto che fin lì ci arrivavo anche io.-'Secondo,modero il linguaggio solo perchè vengo pagato e terzo aggiungerei..'-il suo sguardo mi squadra dalla testa ai piedi e la cosa non mi piace e mi fa anche sentire in imbarazzo..-'Sei molto carina ma sei troppo tarda..Posso fare il mio lavoro,ora?'-sorride arrogantemente,mentre si gira ed inizia ad asciugare i vetri mentre fischietta.

Datemi la forza o lo strozzo con lo straccio..

L'assistente di Mister BernaldiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora