La convocazione [3]

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Jason stava osservando il cielo oscurato da un ammasso di nubi grigie proprio sopra la sua testa. Il sole non era più alto nel cielo, come accadeva d'estate a quell'ora del giorno, ma si stava allontanando verso l'orizzonte, pronto a svanire oltre le fronde della foresta accompagnato dai suoi riflessi rosei e ramati e dai suoi tiepidi raggi morenti. Teneva gli occhi color smeraldo fissi in direzione del sole. Non aveva paura di esserne accecato: un'altra nube aveva appena coperto la grande stella, rendendo la sua luce flebile e innocua. Contro la sua volontà, J si portò una mano al mento e passò le dita sulla cortissima barba bionda appena fiorita che già da qualche mese aveva iniziato a tagliare e sospirò.

A qualche passo da lui, seduti sul tronco di un albero abbattuto per sbaglio il giorno prima da due lycan che avevano iniziato a litigare, Alois e Silas sedevano l'uno accanto all'altra, le loro braccia intrecciate e i loro corpi vicini. La ragazza gongolava dal piacere mentre appoggiava la guancia sulla spalla del suo amato fidanzato, che le accarezzava i capelli e la ricopriva di parole dolci e complimenti. «Sei bellissima», mormorava senza vergognarsene. «Sei tutto ciò che io possa desiderare», le assicurava. E allora Alois sorrideva, arrossiva e sussurrava dei teneri ringraziamenti. Ogni tanto tra i due scappava qualche bacio, che poteva essere breve e dolce oppure tenace e passionale.

Jason alzava gli occhi al cielo ogni volta che succedeva. Apprezzava che Alois e Silas si amassero e avessero deciso di tentare una relazione - che tra l'altro procedeva a gonfie vele - ma le loro smancerie lo infastidivano per ragioni che lui stesso faticava a spiegarsi. Si era seduto nei paraggi, ma non aveva intenzione di stargli vicino a guardarli mentre si dichiaravano amore eterno e si baciavano con delicatezza. Annoiato, girovagò ancora il cielo con lo sguardo, appoggiando le nocche della mano destra alla zona tra il mento e lo zigomo. Neanche se ne accorse, quando alla fine puntò lo sguardo sui suoi due amici accoccolati sul tronco d'albero lì accanto. Sembravano molto carini insieme, e conoscendoli sapeva che fossero un'ottima coppia. Quando si erano conosciuti avevano avuto qualche rivalità. Alois era appena fuggita dopo essere stata catturata, insieme agli altri membri del Branco, da un gruppo di draculiani. Lui e i superstiti che aveva trovato nella foresta l'avevano ospitata, ma una volta che si fu ripresa le fu subito dichiarata la verità: i sopravvissuti si stavano dirigendo alla base dei vampiri, per combattere contro di loro e salvare i Lunapiena ancora in vita. Alois aveva dato di matto e aveva rifiutato. Invece, all'ultimo secondo, si era presentata tra le file dei lycan pronta a battersi per il suo Branco. Jason allora non lo sapeva, ma era stato Silas a convincerla. L'aveva incontrata tra i viali del nuovo accampamento e aveva giurato di proteggerla durante la lotta. Poi aveva messo da parte l'orgoglio, strano ma vero, e non l'aveva rivelato a nessuno. Durante la battaglia, invece, aveva mantenuto la promessa: Alois stava per essere attaccata da ben tre nemici. Sil l'aveva difesa con ogni sua forza, riuscendo a salvarla. La loro affinità era nata in quel momento, di questo J era sicuro. Mentre vagava con l'immaginazione, continuando a osservare i due amici che non si erano assolutamente accorti di lui, si ritrovò però a provare uno strano senso di solitudine. Jason non era mai stato fidanzato. Nella città da cui proveniva non aveva trovato nessuna ragazza che fosse interessata a lui. C'erano maschi molto più belli, alti e robusti di lui, e alle femmine non importava altro. Al Branco, invece, non era riuscito a prendersi una cotta per nessuno. Fanny, una cacciatrice poco più piccola, aveva perso la testa per lui e non aveva mancato alcuna occasione per dimostrarglielo. Per questo J non riusciva a provare nulla per lei: Fanny era stata egoista, e per mettersi in risalto aveva deciso di paragonarsi a Jocelyn.

"Jocelyn...", pensò all'improvviso Jason. Jocelyn era una ragazza meravigliosa. Bella, alta, atletica, simpatica e gentile. Soprattutto, era coraggiosa e aveva un buon cuore. J non aveva amici quando era arrivato al Branco, la stessa notte in cui arrivò Joy, ma la incontrò alla scuola delle reclute. Lì, l'aveva subito reputata una ragazza di cui fidarsi, e in poco tempo era diventata la sua migliore amica. Erano solo loro due, tutto quello su cui potevano contare entrambi. Avevano condiviso ogni attimo e avevano indagato sul misterioso comportamento di Arcan insieme. Quando fecero la conoscenza di Silas, che all'inizio sembrava essere attratto da Joy, Jason aveva provato uno strano sentimento. Si trattava di una fiamma che divampava nel suo cuore e lo faceva star male. Era geloso.

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