Il ritorno [2]

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Quando raggiunsero l'accampamento, circa dieci minuti dopo, era certo che i demoni le stessero ancora cercando ma si erano assicurate di guadagnare un po' di distanza da loro.

Dervyne era ancora chino sull'erba, con la gemella tra le braccia.

Denirah si era assopita ed era molto più pallida dell'ultima volta che Jocelyn l'aveva vista. Non tremava più ed era rigida come un legno, cosa che fece spaventare terribilmente Joy.

"Che sia... morta?", si chiese e accelerò il passo per accertarsene.

Fu il viso rilassato seppur stanco di Vyn, che le rivolse un piccolo sorriso, a tranquillizzarla e a farle capire che Denny si stava solo riposando. Eppure, il sorriso di Vyn scomparve quando qualcuno lo spintonò per passargli davanti. Il ragazzo non ribadì, ma il suo sguardo divenne glaciale e spento.

Jocelyn pensò che fosse stato Jason a colpirlo per raggiungerla, eppure non era così.

Davanti a lei si tinse l'inesorabile figura del viso di Hope, che la scrutava con rabbia celata ed evidente desiderio di infliggerle quanto più dolore possibile.

«Ce ne avete messo di tempo!», grugnì il suo disappunto. Si mise le mani sui fianchi e abbassò le labbra in uno strano broncio.

Nessuno le rispose e alcuni distolsero lo sguardo, disinteressati oppure intenti a prendere il portale per portarlo fin lì.

Hope, però, non si arrese tanto facilmente. Lanciò uno sguardo in lontananza e guardò all'orizzonte verso Sud e fu in quel momento che per la prima volta Jocelyn ebbe l'impressione di vederla seriamente preoccupata.

«Dov'è Leonel?», domandò tremando.

Jocelyn vibrò non sapendo bene cosa rispondere, così fu Dream a prendere parola.

«Ne parleremo quando saremo giunti finalmente al campo Lunapiena». Se la ritrovò davanti e dimostrò di essere più alta di lei di almeno tutta la testa. «Ora fammi passare. Devo portare le gemme al portale e sostituire il pezzo mancante», ordinò.

Hope però non si mosse. «Non finché non mi avrai detto dov'è Leonel!», volle insistere.

Intorno a loro si radunò una piccola folla di curiosi, tra i quali fu facile distinguere anche Mikhail.

«Mi stai facendo perdere tempo. Fammi passare, i demoni ci stanno ancora inseguendo», ribadì l'Alpha.

«Non andrò da nessuna parte senza di lui!», minacciò Hope.

«Allora sei libera di restare qui». Dream non la resse oltre. Ricambiò il favore che aveva fatto a Dervyne e la spintonò pur di passare.

Molti Ghiaccionero, tra cui lo stesso Vyn, Mikhail, i guerrieri ufficiali e ovviamente anche la Beta, realizzarono cos'era accaduto al loro Alpha.

Jocelyn si sarebbe aspettata che partisse da lì una confusione terribile che li avrebbe tenuti occupati finché non sarebbero giunti i demoni ma a smentire tutte le sue catastrofiche aspettative fu l'intervento dell'Omega Ghiaccionero.

«Avete sentito cosa ha detto Dream? Portate qui il portale, svelti!», comandò nervoso. I suoi ordini furono eseguiti in fretta e furia e i guerrieri più robusti si precipitarono verso la baracca degli attrezzi per recuperare l'anello di pietra gigante.

In quel momento Jason approfittò del tempo libero per raggiungere Jocelyn. Sembrava malconcio, cosa che significava che probabilmente era scoppiata una rissa contro di lui. Era anche molto triste.

«Jocelyn... non dirmi che Leonel è...». Non riuscì a completare la frase, Joy non poté far altro se non annuire e abbassare lo sguardo. «È tutta colpa mia. Mi merito la loro rabbia», asserì il ragazzo arrendendosi all'amara verità. Credeva ancora che fosse colpa sua se l'amuleto del portale si era rovinato a quel modo, cosa che aveva portato i due Alpha, Joy e la demone un tempo regina a intraprendere il viaggio verso la casa di Tredos e che era terminata con la tragica morte di Leon.

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