L'ultima speranza [3]

265 23 10
                                    

"Parlate in fretta, non c'è tempo da perdere", ordinò Dream quando lei, Jocelyn e Dervyne raggiunsero una zona isolata, posta sul fianco dei dormitori, abbastanza nascosta da non essere punto d'interesse per i soldati nemici.

"Ci manda Tatiana", ripeté Vyn, con le zampe che gli fremevano per la fretta.

Dream annuì. "Sì, questo l'ho capito. Ma per quale motivo?", volle sapere. Sembrava abbastanza curiosa di sapere per quale motivo i due ragazzi l'avessero disturbata nel bel mezzo della battaglia.

Joy e Vyn si scambiarono uno sguardo, per lasciar intendere chi dei due avrebbe dovuto parlare. In breve fu chiaro che Jocelyn, in quanto allieva dell'Alpha e membro del suo Branco, si sarebbe presa la responsabilità. La lupa bruna si voltò verso la leader e parlò con voce non del tutto convinta.

"Dream, Galtur è qui. Poco fa stavo correndo a cercarti insieme a Jason, così ho deciso di attraversare una via più sicura. Di colpo ho percepito che J, però, non mi stava più seguendo... e quando l'ho rivisto Galtur lo teneva sospeso a mezz'aria, con la sua mano stretta attorno al collo", raccontò rivivendo il terrore di quegli attimi.

Un guizzo di meraviglia attraversò gli occhi dell'Alpha.

"Cos'è accaduto dopo? Mi rifiuto di credere che Jason sia morto o comunque in pericolo... lo capisco dai tuoi occhi", spiegò, naturalmente pretendendo di saperne di più.

"Ho combattuto contro Galtur ma stavo per perdere. Se Dervyne non fosse intervenuto io e Jason non avremmo avuto la minima possibilità di salvarci. Alla fine siamo scappati, però... durante lo scontro Galtur si è lasciato sfuggire un'informazione decisamente preoccupante", rivelò. Sapeva di non avere molto tempo a disposizione e raccolse ogni bagliore di coraggio restante in lei per sputare fuori la verità. "Lui ha ucciso Hope prima di attaccare noi. Erano alleati, come temevamo, ma... l'ha fatta fuori. Ha detto che 'la sua lingua era più affilata dei suoi artigli', ma non so cosa intendesse dire", rivelò.

La leader ascoltò in silenzio, indecisa se gioire o rammaricarsi per la perdita subita. Il suo sguardo rimase vago ed atono, il colore delle sue iridi non accennò neppure a cambiare per simboleggiare la nascita di emozioni contrastanti.

"Galtur mi ha anticipata, allora. Ma se davvero ha detto così, significa che Hope sapeva qualcosa di pericoloso. Noi dobbiamo scoprire cosa", decise mentre i muscoli delle sue zampe s'irrigidivano.

Joy rifletté con lei per un lungo arco di tempo, così come Dervyne, che però trovò una possibile soluzione prima delle altre due alleate.

"E... se avesse a che vedere con la moglie di Galtur?", mormorò.

"La Regina Selestial?", ripeté Dream, "Avrebbe senso. Forse è venuto qui per ucciderla e prendersi la sua vendetta una volta per tutte. Il solo pensiero che possa esistere un odio così profondo nei confronti di un'innocente mi dà il voltastomaco", ipotizzò.

In Joy si accese finalmente un barlume di ragione.

"Dervyne ha ragione!", esclamò, "Galtur è qui per uccidere Selestial, ma non perché la odia. Lei è semplicemente una minaccia per il suo titolo".

Vyn piegò la testa di qualche grado.

"Dici davvero?", domandò confuso.

Jocelyn catturò anche l'attenzione di Dream e riprese a spiegarsi.

"Pensateci: sappiamo che Selestial era molto amata ai tempi in cui regnava. Il popolo l'adorava ma Galtur di sicuro non le permetteva di visitare le periferie più povere, dove abitano semplicemente paesani e marginali", spiegò, "Questo spiegherebbe il perché Less sia rimasta al sicuro, abitando nella taverna situata in quella zona. Nessuno poteva riconoscerla, ma il soldato di Galtur aveva dei sospetti, per questo l'ha attaccata".

Dream continuava ad essere confusa. "Dove vuoi arrivare?", chiese.

"Semplice! Se riuscissimo a fare in modo che i guerrieri di Galtur riconoscano il viso di Selestial, si rivolterebbero contro di lui, che ha mentito raccontando della sua morte. Non posso assicurarti che ogni demone diventerà nostro alleato, ma la maggior parte di loro lo farà".

Dervyne scodinzolò e lasciò cadere la lingua penzoloni fuori dalla bocca.

"Geniale! Hai ragione, Joy, ci basta cercare Selestial e convincerla ad uscire allo scoperto. Forse si nasconde alla sala della mensa insieme agli altri, nella confusione non ci ho fatto caso", le diede ragione speranzoso.

L'Alpha, però, non sembrò così contenta.

"La tua è un'idea astuta, giovane Jocelyn, ma impossibile da realizzare", spiegò.

"Cosa?", chiesero all'unisono i due ragazzi. "Per quale motivo?"

"Selestial ha lasciato i territori del Branco questa notte. Immagino sia già molto lontana. Era la nostra unica speranza... mi pento di averle chiesto di andarsene. Accetterò la mia colpa e combatterò anche a nome suo. Con un pizzico di fortuna, Galtur capirà che non si trova qui e ci lascerà in pace", dondolò la testa amareggiata, facendo per andar via, di nuovo sul campo di battaglia.

"No, aspetta!", la fermò Joy per l'ennesima volta. "Mi dispiace, Dream, questa volta non mi lascerò andare all'idea che tutto sia perduto. Andrò a cercare Selestial e la riporterò qui, Per il Branco, per i miei amici e anche per lei. Ha sofferto troppo, molto più di noi, ma finalmente ha l'occasione di riprendersi ciò che è suo di diritto...", sentenziò, "... la sua corona".

La leader osservò colpita l'atteggiamento della giovane e, dopo un attimo di riflessione, annuì brevemente.

"Voglio fidarmi del tuo buonsenso, non ti fermerò", le disse, "anzi, verrò con te", si offrì.

Vyn sorrise e si avvicinò alle due lupe.

"Potete contare anche su di me. Ho zampe veloci e resistenti, non vi rallenterò".

Jocelyn avrebbe voluto sorridere, ma si limitò a scuotere la coda con entusiasmo.

"Allora dobbiamo metterci in marcia già da subito. Sono sicura che riusciremo a fiutare l'odore di Less, le tracce non sono ancora vecchie", decise.

Tutto il suo corpo venne attraversato dal brivido dell'avventura. Aveva un'idea in mente, ma sarebbe stata difficile da realizzare. Aveva poco tempo a disposizione e stava rimuovendo il supporto di Dream ad entrambi i branchi, così come quello di Dervyne e dell'Anima di Lupo. Non aveva idea di dove Selestial potesse essere andata, ma seguendo la scia giusta avrebbe trovato la strada.

Era tempo di ricominciare a correre nella foresta, di sfidare il vento e di uscirne vincitori.

Era il tempo di dimostrare quanto il coraggio di una lycan fosse superiore al rancore di un demone.

Così fece la sua scelta e le sue zampe cominciarono a battere il terreno e a sollevare la polvere, mentre la lotta contro il tempo cominciava.

Wolf Souls - DemonsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora