«L'alba è giunta».
Dream era stata ferita ad un braccio da una daga, ma colui che l'aveva colpita aveva sofferto molto di più in seguito. Stava osservando il cielo ormai rossiccio ed infuocato.
Silas, Alois, Jason e i soldati lycan sopravvissuti per miracolo all'attacco la seguivano in silenzio. Erano in cammino già da un po' di tempo, per fortuna le strade erano sgombre e silenziose e i cancelli della reggia erano stati lasciati aperti. Nella stalla lì vicino solo i cavalli osavano nitrire, spaventati da tutti quei rumori di battaglia.
«Se sono riusciti a scappare, li incontreremo sul retro del castello», esordì impassibile.
Jason per un attimo perse la voce e sentì il suo cuore cessare di battere. «"Se ci sono riusciti"? Che significa? Mi avevi assicurato che Jocelyn era al sicuro», accusò subito.
Silas gli mormorò qualche parola gentile da buon amico per farlo calmare, ma lui se lo tolse di dosso.
"Se hanno torto un solo capello a Joy li ucciderò uno per uno, lentamente, e sussurrerò loro il suo nome in modo che sappiano chi sto vendicando", si ripromise stringendo la mascella. Non riuscì a immaginare una vita senza di lei, la amava a tal punto da rischiare ogni cosa. "Devo riaverla, sto soffrendo tremendamente...".
Dream cercò di restare calma. Tra lei e Jason non era mai corso buon sangue, tuttavia sapeva che non era un cattivo ragazzo. Bastava saperlo comprendere a fondo per scoprire il suo buon cuore.
«Esatto, è quello che ti ho detto. Quando ci siamo messi in marcia per raggiungervi loro tutti erano al sicuro, più o meno. Dubito che lo siano anche adesso, quindi ti consiglio di accelerare il passo piuttosto che fermarti a discutere», lo canzonò per le rime. Silas e qualche altro scoppiarono in una breve risatina. «E poi c'era quel ragazzo, Dervyne, che sembrava ben disposto a proteggerla», aggiunse la leader, ignara dei sentimenti repressi che il giovane provava per l'Anima di Lupo.
"Il candelotto di ghiaccio è con lei?", realizzò lui. "Dannazione...".
«È proprio la sua presenza a turbarmi», rispose sottovoce. Le sue parole non furono abbastanza percepibili da essere udite dall'Alpha, ma arrivarono alle orecchie dei suoi due amici che correvano di fianco a lui.
Alois gli si aggrappò ad un braccio ululando piano. Non era tramutata, semplicemente emise un verso curioso prolungato.
«Che ti prende, J-J? Non sarai mica geloso?», sghignazzò. Era tremenda.
Jason sospirò. "J-J mi mancava come soprannome". Un tempo Alois lo aveva chiamato "Jas" per ben due mesi, alcune volte le sfuggiva anche un "Jay" o un "Jassy". Tutti nomignoli che non gli piacevano. Preferiva la classica e semplice lettera J. Tuttavia, anziché concentrarsi sul nuovo soprannome, preferì rispondere alla provocazione.
«Geloso, io? Ma ti senti?». Guardò altrove cercando di evitare ogni contatto visivo. «È solo che non mi fido di Dervyne, e poi lo sai che ho sempre avuto un atteggiamento protettivo nei confronti di Jocelyn. Lei è la mia più cara amica», confermò. Sapeva che Joy non voleva che la voce di quello che davvero c'era tra di loro si diffondesse.
«Ah sì? E dimmi, dal paese dal quale provieni è tradizione dimostrare il proprio affetto verso le amiche tramite appassionati baci sulle labbra?», lo stuzzicò ancor di più la pettegola dai capelli rossi. A volte si rendeva proprio insopportabile.
J sentì un brivido. «Che...? Ma di cosa stai parlando?», cercò di evitare la discussione, ma nulla poteva fermare Alois dal sapere la verità.
«Suvvia, Jocelyn mi ha raccontato tutto. Sospettavo che ti piacesse e sentivo che tu e Sil ne parlavate a volte ma non me ne hai mai detto nulla». Alois lasciò andare il suo braccio per afferrare quello del suo fidanzato, che sorrise imbarazzato.
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Wolf Souls - Demons
مستذئب[SECONDA STORIA DELLA SERIE WOLF SOULS] La guerra contro l'ultimo Zanna Rossa sembra ormai essere finita. Arcan è stato ucciso ed il Branco Lunapiena è finalmente in grado di godersi qualche anno di pace, ma si sa: la calma è solo apparente e preced...